Robbiate: la comunità ricorda Don Emanuele con una Messa e una mostra fotografica

Da sinistra Don Paolo Bizzarri, Don Cesare Lauri, Don Carlo Crotti e Don Luigi Brigatti

C'erano davvero tutti ieri sera a Robbiate dove, nel centenario della nascita, dopo la messa è stato presentato "Il tratto della discrezione", ovvero la storia di don Emanuele Merlini, un prete che per mezzo secolo ha vissuto a Robbiate dove aveva diretto la parrocchia di Sant'Alessandro. Lasciato il ministero,  nel 1988 don Emanuele, milanese di origine, aveva scelto di rimanere comunque in paese dove è morto, il 13 gennaio 2001, ed è sepolto. Ben tre i giovani che durante il suo impegno come parroco avevano scelto di diventare prete.

Don Emanuele

Uno di loro, monsignor Carlo Crotti, l'ha ricordato nell'omelia, mentre don Cesare Lauri, per vent'anni responsabile dell'oratorio, poi parroco in Valsassina, ha ricordato i due decenni vissuti insieme. A concelebrare con loro c'erano anche don Pierangelo Cattai, coadiutore negli anni settanta, e don Luigi Brigatti, che, con don Emanuele aveva deciso di entrare in seminario.

 

"Da molto tempo non torno a Robbiate - ha detto monsignor Crotti - in questa chiesa, che avete reso bella, ci sono tanti dei miei ricordi. Molto mi lega a don Emanuele, a cominciare dal primo. Era il 13 luglio 1952. Per l'ingresso del nuovo parroco, don Cesare mi chiese di leggergli la poesia. Dunque sono stato il primo robbiatese a parlare con lui. Don Emanuele era discreto, cortese, gentile. In una parola, era un signore. E di questi tempi, con tanta sguaiataggine e volgarità, lo apprezziamo ancora di più. Questa sua dote nasceva certo dall'educazione ricevuta in famiglia, ma in don Emanuele era molto più profonda, perchè attingeva alla fede nel mistero di Dio. Don Emanuele era un credente, ma anche un persona umile. Sulla sua tomba ci sono le parole che Mosè aveva pronunciato prima dell'Esodo: "Chi sono io per guidare questo popolo". E' stato un prete che ha saputo dare esempio, che ha fatto crescere le vocazioni al sacerdozio. E' bello che stasera la Comunità si ritrovi qui, numerosa, per fare memoria; perchè dal passato bisogna partire, per vivere il presente e costruire il futuro".


Don Cesare Lauri ha ricordato il suo parroco con "quello che ci ha lasciato: la parola di Dio, l'umiltà, la fedeltà alla parrocchia e l'esempio".


Infine Gianfranco Brivio ha presentato il libro di immagini. "I testi sono solo dei sacerdoti che avevano conosciuto don Emanuele - ha spiegato - questa è una sorta di film che racconta un pezzo di storia di Robbiate"

Don Emanuele mentre celebra un matrimonio


A Robbiate dal 13 luglio 1952, don Emanuele aveva lasciato la parrocchia dopo trentasei anni. Tre gli arcivescovi in visita pastorale durante il suo ministero: Giovanni Battista Monti (poi Papa Paolo VI) nel 1956, nel 1968 Giovanni Colombo, nel 1987 e 1999 Carlo Maria Martini. Migliaia i robbiatesi che sono cresciuti con don Merlini. Lunedì sera molti di loro non hanno voluto mancare. Si sono cercati e ritrovati, per un saluto e per sorridere insieme davanti alle immagini della loro infanzia.
S.P.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.