Il procuratore Buonanno saluta e ringrazia la grande famiglia del tribunale di Lecco

Il dr. Tommaso Buonanno

"Cinque anni fa, qui, il primo di ottobre, ho inaugurato il mio ufficio personale, cha ha una splendida veduta panoramica dal Lago di Galbiate sino alla Valsassina".

Ha risposto così il Procuratore capo di Lecco Tommaso Buonanno alla domanda "qual è il ricordo più bello di questi ultimi cinque anni passati a Lecco?".

Il dr. Buonanno con il presidente del tribunale Renato Brichetti

Tutti gli altri, come ha sottolineato l'ormai nuovo Procuratore della Repubblica per la sede di Brescia, sono legati principalmente a soddisfazioni personali. "Le faccio un esempio significativo: siamo sempre riusciti a registrare un saldo attivo. Infatti, se venissero venduti tutti i beni confiscati e venissero incassate tutte le somme delle condanne, avremmo un bilancio attivo. E questo smontando tutti i pregiudizi che ci sono" ci ha spiegato, con orgoglio.  La sua "parabola", in continua ascesa, è incominciata a poco più di vent'anni; "ho iniziato come funzionario del Ministero degli Interni, ero un ragazzo con poco più di 24 anni. Nel 1977 ho vinto il concorso di magistrato e da Roma sono approdato a Bergamo, dove ho rivestito la carica di Pretore sino al 1984, poi quella di sostituto Procuratore fino al '96".


Ha fatto seguito un quadriennio in cui Buonanno è stato sostituto Procuratore generale, poi Procuratore aggiunto, sempre a Bergamo, dal 2000 al 2008.
Nel 2008, dunque, è iniziata l'esperienza lecchese. "Qui ci starò fino all'ultimo" ha scherzato, "a Brescia inizio martedì".
Tanti i nomi che il Procuratore ha voluto citare al momento del saluto pubblico ed ufficiale, svoltosi presso il Foro di Lecco nella mattinata di oggi, venerdì, in concomitanza con l'interruzione di tutte le udienze. "So già che mi dimenticherò qualcuno" ha esordito, preferendo piuttosto parlare a livello corale di una "grande famiglia": "stare qui con voi oggi significa ritrovare un contatto con una grande famiglia" ha detto ai tanti presenti, rappresentanze civili e militari, giudici e avvocati con i quali "c'è sempre stato un rapporto dialettico, di vicinanza" ha sottolineato, nonché "tutti i componenti ed il personale del tribunale".


Buonanno li ha riuniti tutti in questo pensiero: "ho un ricordo bellissimo di questa realtà che ho visto crescere e ho apprezzato il lavoro di tutti i collaboratori. Auguro a tutti voi e alle vostre famiglie ogni bene".
S.T.
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