A.O: al Mandic e al Manzoni, il 10, 'Fuori di testa', riflettori accesi sulla Salute Mentale

Da sinistra Antonio Urti dell'Ufficio Stampa, il dr Antonio Lora direttore del Dsm,
il dr Ottaviano Martinelli direttore della Neuropsichiatria infantile e
il dr Romolo Gadaldi, responsabile dell'area territoriale del Dsm
Giovedì 10 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale: l’Azienda Ospedaliera vi aderisce con una serie di eventi aperti al territorio e ai cittadini interessati inseriti nell’inziativa “Fuori di tesa”. Il programma, messo in campo anche con la collaborazione delle Associazioni che si occupano di disagio psichico, prevede iniziative sia presso il Presidio di Via dell’Eremo sia al Mandic di Merate. Nel corso della giornata saranno  poi diffusi materiali realizzati da O.N.Da. (l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna) dedicati alle donne che soffrono di disturbi neurologici, psichici e del comportamento che rappresenta , oggi , uno dei più gravi problemi  di salute pubblica.
“La depressione è una delle principali cause di disabilità” è solito dire, per spiegare la “vastità” del problema, il direttore del Dipartimento di Salute Mentale (DSM), il dottor Antonio Lora. Eppure ancora oggi la psicopatologia è “un tema negletto. Esiste lo stigma: la sua funzione è potente, tiene lontano le persone dalle cure” ha argomentato il primario nel corso della conferenza stampa di presentazione “dell’open day”, iniziativa facilmente inquadrabile dunque tra quelle promosse per “rendere meno forte – appunto - la macchina dello stigma” e accendere quindi i riflettori su un argomento, la salute mentale, che “sarà uno dei temi che, nei prossimi anni, terrà banco nelle discussioni mediche internazionali”. Nel sottolineare il problema, innegabile, dell’accesso alle cure, il dottor Lora ha voluto però rimarcare anche i punti di forza del Dipartimento di cui è il numero uno ed in modo particolare la possibilità di offrire, all’interno di una struttura pubblica, l’Azienda ospedaliera della Provincia di Lecco, “trattamenti integrati” con una stretta sinergia e un rapporto di continuità tra le due strutture complesse in cui si articola il Dsm stesso ovvero la Neuropsichiatria per l’infanzia e l’adolescenza (dedicata agli under 18) e la Psichiatria (area adulti).
Ma come si articola la giornata del 10 ottobre? Nel corso della mattinata, nella Hall degli Ospedali di Lecco e Merate, saranno allestite mostre dei lavori e degli elaborati realizzati dagli utenti dei servizi psichiatrici , banchetti espositivi curati dalle Associazioni di Volontariato e pannelli che presentano e illustrano il sistema di offerta in Provincia di Lecco del DSM.
Nel pomeriggio , al Manzoni , presso l’Aula Magna,  è programmata  una sorta di non stop,  dalle 15.00 alle 19.30.
Alle 15.00 verrà illustrata un’assoluta novità per l’Ospedale: il Laboratorio di movimento creativo a cui partecipano, presso il servizio di Neuropsichiatria di Via dell’Eremo, adolescenti con disturbi alimentari.
Alle 15.30 verrà presentato , invece,  il libro “Franco Basaglia, il dottore dei matti” scritto da Oreste Pivetta (Dalai Editore) . Presente l’autore si punterà la luce su un protagonista del suo tempo che rivoluzionò la concezione di Salute Mentale, introducendo nuovi metodi di cura e ispirando l’importante Legge 180 sull’ordinamenti degli ospedali psichiatrici italiani. Nel libro troviamo la storia di Basaglia, dagli anni giovanili a Venezia, la sua città natale, agli studi e alla sua carriera medica nelle strutture psichiatriche a Padova, Gorizia, Colorno , Trieste.
Come sottolinea bene Corrado Stajano sul Corriere delle Sera il testo di Pivetta “non è una semplice biografia: si tratta anche di un libro di storia che racconta, attraverso la vita e l’impegno di Basaglia, uno dei periodi più delicati del nostro Paese”.
Alle 16.30 è in programma la proiezione di un ampia selezione di brani del film “Il lato positivo”, storia agrodolce di un ex insegnante che ritorna a casa, dai genitori, dopo un ricovero in una clinica psichiatrica.
Alle 18.30 l’appuntamento di chiusura della non stop con due reading: il primo della poetessa lecchese Germana Marini e dell’attrice Lorenza Stimamiglio incentrato sull’opera poetica di Alda Merini, la cui esistenza, come è noto, ha percorso per non pochi anni anche l’ospedale psichiatrico; il secondo, a cura di Alberto Bonacina, che leggerà alcuni brani tratti dal libro di Simone Cristicchi , “Un cantastorie tra i matti”, che riporta esperienze di vita vissuta di pazienti psichiatrici.
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