Lecco: è morto Roberto Rotasperti. Aveva aperto il ''Manzoni'' organizzando il trasferimento.

Roberto Rotasperti
Roberto Rotasperti, primo Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera di Lecco è prematuramente scomparso stamane. Il decesso, per arresto cardiocircolatorio, è stato accertato alle 5.35 dagli operatori del 118 , chiamati dalla moglie poco prima delle 5.00, dopo aver eseguito - purtroppo senza alcun esito - tutte le necessarie manovre rianimatorie.
Roberto Rotasperti aveva 61 anni: era nato, infatti, il 14 giugno del 1949. Era stato nominato Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera "Ospedale di Lecco" (questa l'originaria denominazione) nel 1995 e aveva conservato questo incarico fino al 2002. In precedenza era stato ragioniere capo della stessa struttura.
La sua vita spesso è stata tutt'uno con quella dell'ospedale: conosceva la sua organizzazione strutturale, tecnica e sanitaria "come le sue tasche" (come si suol dire): non c'era un angolo o un dettaglio che gli sfuggisse.
Il suo nome e il suo operato sono profondamente legati alla realizzazione nel nuovo ospedale di Lecco in via dell'Eremo e al trasferimento dalla vecchia sede di via Ghislanzoni, avvenuto nel 2000. Certamente il ruolo e il peso esercitati da Rotasperti hanno impresso una svolta decisiva alla realizzazione dell'Ospedale Manzoni.
Determinante , altresì, il suo impegno per istituire a Lecco la centrale operativa del 118 e per l'avvio di quel percorso che ha portato, poi, l'Azienda Ospedaliera ad essere certificata secondo le norme ISO 9001. Quella di Lecco è stata la prima struttura pubblica multipresidio sul territorio nazionale ad avere ottenuto questa certificazione di qualità.
Rotasperti è stato un amministratore, un "direttore sul campo", così come viene ricordato dagli operatori ospedalieri. Piccoli e grandi problemi erano da lui affrontati (e risolti) con analoga tenacia e passione. Moltissimi ricordano il suo carattere forte. Allo stesso tempo era capace di grande affetto nei confronti dei suoi collaboratori e dei dipendenti che conosceva quasi uno per uno.
Manager, uomo del fare, Rotasperti era anche profondo conoscitore d'arte e uomo di cultura: su molti degli eventi artistici e culturali, promossi nel corso degli anni in ospedale, c'era la sua mano, la sua intuizione.
Roberto Rotasperti aveva 61 anni: era nato, infatti, il 14 giugno del 1949. Era stato nominato Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera "Ospedale di Lecco" (questa l'originaria denominazione) nel 1995 e aveva conservato questo incarico fino al 2002. In precedenza era stato ragioniere capo della stessa struttura.
La cerimonia per la festa dei dieci anni dell'azienda ospedaliera lecchese
La sua vita spesso è stata tutt'uno con quella dell'ospedale: conosceva la sua organizzazione strutturale, tecnica e sanitaria "come le sue tasche" (come si suol dire): non c'era un angolo o un dettaglio che gli sfuggisse.
Il suo nome e il suo operato sono profondamente legati alla realizzazione nel nuovo ospedale di Lecco in via dell'Eremo e al trasferimento dalla vecchia sede di via Ghislanzoni, avvenuto nel 2000. Certamente il ruolo e il peso esercitati da Rotasperti hanno impresso una svolta decisiva alla realizzazione dell'Ospedale Manzoni.
Determinante , altresì, il suo impegno per istituire a Lecco la centrale operativa del 118 e per l'avvio di quel percorso che ha portato, poi, l'Azienda Ospedaliera ad essere certificata secondo le norme ISO 9001. Quella di Lecco è stata la prima struttura pubblica multipresidio sul territorio nazionale ad avere ottenuto questa certificazione di qualità.
Rotasperti è stato un amministratore, un "direttore sul campo", così come viene ricordato dagli operatori ospedalieri. Piccoli e grandi problemi erano da lui affrontati (e risolti) con analoga tenacia e passione. Moltissimi ricordano il suo carattere forte. Allo stesso tempo era capace di grande affetto nei confronti dei suoi collaboratori e dei dipendenti che conosceva quasi uno per uno.
Manager, uomo del fare, Rotasperti era anche profondo conoscitore d'arte e uomo di cultura: su molti degli eventi artistici e culturali, promossi nel corso degli anni in ospedale, c'era la sua mano, la sua intuizione.
"E' una persona che ho apprezzato per il lavoro che ha svolto per l'ospedale cittadino" ha raccontato Lorenzo Bodega, ai tempi sindaco di Lecco "ha organizzato ed eseguito il trasferimento da Via Ghislanzoni alla nuova sede senza problemi. Lo ricordo come una persona appassionata del suo lavoro, che ha proposto l'intitolazione al Manzoni della struttura e sempre attenta ai problemi della sanità locale. Sono vicino alla famiglia per questa perdita".
La data dei funerali non è ancora stata stabilita.
