Servizio idrico integrato: dal 1° novembre tariffe unificate al via. Quota fissa più alta, il prezzo al mc dipende dal consumo
Queste le tariffe in vigore dal 1° novembre per le utenze domestiche residenti:
La tariffa di depurazione scende a 0.07 €/mc in caso la fognatura sia sprovvista di impianti di depurazione centralizzati o questi risultino temporaneamente inattivi.
Per le utenze domestiche non residenti la quota fissa annuale raddoppia (50 €/anno contro le 25), ma le fasce di applicazione si limitano a due (entro e oltre i 36 mc), e vale il medesimo discorso in mancanza di impianti fognari di depurazione.
Difficile effettuare una comparazione con le tariffe in vigore ora, che non tengono conto di fasce di consumo, ma se si considera che la quota annuale fissa è passata da un massimo di 8 euro a 25 si comprende la preoccupazione di amministratori e cittadini. Alcune voci, come il prezzo relativo al servizio acquedotto per uso domestico, non subiranno invece grandi variazioni. Le tariffe attuali al netto dell’Iva nei vari comuni del lecchese per questa voce oscillano infatti tra 0.12 €/mc di Pasturo a 1.7 €/mc di Morterone, mentre dal 1° novembre si pagheranno da 0.18 a 1.35 €/mc a seconda del consumo.
Per quanto riguarda la fognatura la tariffa media ora in vigore nei comuni della provincia di Lecco, al netto dell’Iva e comprensiva di addizionale Ato, oscilla tra 0.07 €/mc (Varenna) e 0.13 €/mc (Missaglia), mentre dall’inizio del prossimo mese sarà unificata a 0.25 €/mc per utenze residenti e non. Per la depurazione la tariffa media ora in vigore, al netto dell’Iva e comprensiva di addizionale Ato, si assesta tra 0.3 e 1.8 €/mc (il dato più alto è di Sirtori), da novembre sarà unificata al valore di 0.47 €/mc (0.07 in assenza di impianti centralizzati).
La tariffa complessiva media per acquedotto, fognatura e depurazione, se prima oscillava a seconda dei comuni tra 0.41 (Cortenova) e 1.8 €/mc (Rogeno), varierà da lunedì prossimo tra 0.9 e 2.07 €/mc (da 0.50 a 1.67 in assenza di impianti di depurazione), a seconda della quantità di acqua consumata.
Diverso il discorso per quanto riguarda le utenze industriali, commerciali e artigianali che, se allacciate all’acquedotto e alla pubblica fognatura, pagheranno una quota fissa di 2.12 euro a concessione di 10 mc di acqua, 0.25 €/mc per la fognatura e 0.47 €/mc per la depurazione (0.07 in assenza di impianti centralizzati), con due fasce di applicazione per quanto riguarda la tariffa dell’acquedotto. Il prezzo sarà di 0.50 €/mc in funzione delle concessioni attribuite, di 1.35 €/mc per le eccedenze. Le utenze che attingono acqua da pozzi privati per le loro attività dovranno pagare una quota fissa pari a 100 euro l’anno.
Anche in questo caso l’aumento della spesa relativa all’acquedotto si farà maggiormente sentire in quei comuni dove la tariffa al netto dell’Iva è ora nettamente inferiore a 1 €/mc (come Introbio con 0.09 €/mc) e meno in altri paesi (vedi Airuno con 1.23 €/mc), ma comunque costituirà una spesa maggiore.
Per quanto riguarda invece utenze di carattere agricole/zootecniche, pubblico e antincendio, le tariffe in vigore dal 1° novembre saranno le seguenti:
Anche in questo caso sarà applicata la riduzione della tariffa di depurazione a 0.07 €/mc in caso di mancanza di impianti di depurazione centralizzati, ma sarà “esente” dall’aumento solo il settore antincendio che dovrà comunque corrispondere a Idrolario 6 euro all’anno per ogni bocca antincendio e 0.50 €/mc per il servizio acquedotto.
Il Piano d’ambito prevede la riorganizzare territoriale della gestione dei servizi idrici sulla base degli Ambiti Territoriali Ottimali, superando le frammentazioni esistenti, per concentrare in soggetti gestori unici i tre servizi (acquedotto, fognatura, collettamento e depurazione) relativi al ciclo di utilizzo dell’acqua e perseguire gli obiettivi di efficacia ed efficienza nella gestione del S.I.I., nonché l’equilibrio economico e gestionale basato sull’introito della tariffa del Servizio. La preoccupazione di molti amministratori, oltre che in merito all’aumento dei prezzi di certo non auspicabile in un periodo di ristagno economico come quello attuale, sta nella modalità e nelle tempistiche relative alla nuova gestione unificata, che dovrà stabilire le priorità in merito ai piccoli e grandi interventi da effettuare sul territorio, caratterizzato da situazioni di inadeguatezza e insufficienza di infrastrutture.
Dal 1° novembre gli utenti dovranno fare riferimento a questi numeri:
Informazioni: 800-085588 dalle 8.00 alle 20.00
Pratiche (allacciamenti e consumi): 800-161694 dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 18.00
Emergenze e guasti 800-894081 attivo 24 ore su 24.
Oppure rivolgersi ai seguenti uffici territoriali: Lecco, Via Amendola 4 Oggiono, Via Marconi 16 Calolziocorte, Piazza Mercato 1/A Perego, Via Statale 43 Merate, Via Cerri 51
Per ulteriori informazioni consultare i siti www.idrolario.it e http://www.provincia.lecco.it/settore.php?IDSettore=16 (cliccando su “segreteria tecnica A.T.O.”)