Brivio: in tanti al Toffo tra bagni e sole in riva all’Adda, ''acqua pulita, a costo zero''
Alcuni sono “veterani” che da anni trascorrono l’estate sulle rive dell’Adda, altri vengono in “trasferta” da altre zone lombarde perché qui hanno trovato un angolo piacevole e (anche economicamente) alternativo a mare e piscine, altri ancora hanno visto il luogo passeggiando e sono tornati armati di telo mare. La località del Toffo al confine tra Brivio e Calco è da sempre una meta ambita da giovani e famiglie, coppiette e gruppi di amici, che qui vengono a prendere il sole e fare il bagno. In queste giornate torride con temperature medie registrate in Brianza fra i 33 e i 34°C, c'è il “tutto esaurito”.
Nonostante il “nuovo” cartello di divieto di balneazione (ma da sempre non ci si può immergere, come segnalavano alcuni cartelli puntualmente ignorati) il “trampolino” sull’Adda è punto di slancio per molti tuffatori, e il laghetto interno bordato d’erba è apprezzato per i bambini e per chi non osa affrontare le forti correnti esterne. Gruppi di nuotatori più esperti entrano dalla riva più a monte e arrivano al Toffo trasportati dalla corrente, e c’è chi si gode l’ombra al riparo delle piante del lungofiume.
“Tutti gli anni, da marzo a settembre, il fine settimana siamo qui” hanno raccontato un gruppo di briviesi “doc” che su queste rive sono letteralmente cresciuti. “Vediamo tante persone, alcune del posto o dei paesi vicini che arrivano tutti gli anni, per cercare refrigerio in attesa o in alternativa alle vacanze.
Tanti altri arrivano da fuori, passano di qui magari in bici o passeggiando, per caso, e tornano in versione spiaggia. Il divieto di balneazione c’è sempre stato, ma queste acque non sono più sporche di altri laghi o mari o piscine. Noi il bagno l’abbiamo sempre fatto, e non abbiamo mai avuto problemi”.
Non sono della zona ma sono stati “adottati” dai locali un gruppo di Monza che qui tutte le estati fa tappa fissa. “I miei figli sono cresciuti qui, amiamo la natura e questo è un luogo splendido. Il bagno? Sempre fatto e senza problemi. Qui a noi piace più delle piscine, e il portafogli ringrazia. Anche se non possiamo fare ferie lunghe, qui ci ritagliamo una pausa di relax”.
Tanti i bambini che, grazie al “laghetto” naturale creato dall’ originario canale che conduce al fiume, possono nuotare in sicurezza e sotto lo sguardo attento dei genitori. Questa un tempo era la "colonia" dell'oratorio, un'oasi verde dove i bambini venivano accompagnati durante l'estate. Il canale originario è stato allargato a formare un laghetto, dove l'acqua entra ed esce da una apertura sotto il ponte.
“È la prima volta che veniamo, siamo passati per caso in bici e abbiamo visto tante persone a fare il bagno e prendere il sole, così oggi siamo tornati” ha raccontato una famiglia di Bergamo. “Ci piace, l’acqua sembra molto pulita a vederla. Le vacanze le abbiamo già fatte, con questo caldo andare in piscina per una giornata ci costerebbe parecchio. Abbiamo visto il cartello, ma se tante persone ci entrano significa che rischi non dovrebbero essercene”.
E difatti alcuni “veterani” hanno spigato che, a memoria loro, nessuno ha mai avuto problemi per l’inquinamento dell’acqua. “I problemi semmai sono altri, cioè l’inciviltà di certe persone che lasciano vetri e cartacce ovunque. Prima c’erano dei cartelli all’ingresso del prato con il divieto di fare entrare i cani, ora sono spariti. Quello del divieto di balneazione è stato messo per rispetto della normativa, un “pro forma”, ma le forze dell'ordine che passano qui per ora non hanno mai detto nulla a chi fa il bagno”.
L’importante, come hanno spiegato i briviesi qui da anni, è immergersi sempre con qualcuno, stare attenti a cosa si mangia e si beve e non stancarsi troppo, perché la corrente può giocare brutti scherzi.
Per chi in vacanza ci è già andato, deve ancora partire o non potrà farlo, il Toffo rimane una piacevole parentesi (gratuita) per combattere la calura estiva.
Briviesi e monzesi
Nonostante il “nuovo” cartello di divieto di balneazione (ma da sempre non ci si può immergere, come segnalavano alcuni cartelli puntualmente ignorati) il “trampolino” sull’Adda è punto di slancio per molti tuffatori, e il laghetto interno bordato d’erba è apprezzato per i bambini e per chi non osa affrontare le forti correnti esterne. Gruppi di nuotatori più esperti entrano dalla riva più a monte e arrivano al Toffo trasportati dalla corrente, e c’è chi si gode l’ombra al riparo delle piante del lungofiume.
Famiglia bergamasca
“Tutti gli anni, da marzo a settembre, il fine settimana siamo qui” hanno raccontato un gruppo di briviesi “doc” che su queste rive sono letteralmente cresciuti. “Vediamo tante persone, alcune del posto o dei paesi vicini che arrivano tutti gli anni, per cercare refrigerio in attesa o in alternativa alle vacanze.
Ragazzi "locali"
Tanti altri arrivano da fuori, passano di qui magari in bici o passeggiando, per caso, e tornano in versione spiaggia. Il divieto di balneazione c’è sempre stato, ma queste acque non sono più sporche di altri laghi o mari o piscine. Noi il bagno l’abbiamo sempre fatto, e non abbiamo mai avuto problemi”.
Non sono della zona ma sono stati “adottati” dai locali un gruppo di Monza che qui tutte le estati fa tappa fissa. “I miei figli sono cresciuti qui, amiamo la natura e questo è un luogo splendido. Il bagno? Sempre fatto e senza problemi. Qui a noi piace più delle piscine, e il portafogli ringrazia. Anche se non possiamo fare ferie lunghe, qui ci ritagliamo una pausa di relax”.
La sponda di Villa d'Adda
Tanti i bambini che, grazie al “laghetto” naturale creato dall’ originario canale che conduce al fiume, possono nuotare in sicurezza e sotto lo sguardo attento dei genitori. Questa un tempo era la "colonia" dell'oratorio, un'oasi verde dove i bambini venivano accompagnati durante l'estate. Il canale originario è stato allargato a formare un laghetto, dove l'acqua entra ed esce da una apertura sotto il ponte.
“È la prima volta che veniamo, siamo passati per caso in bici e abbiamo visto tante persone a fare il bagno e prendere il sole, così oggi siamo tornati” ha raccontato una famiglia di Bergamo. “Ci piace, l’acqua sembra molto pulita a vederla. Le vacanze le abbiamo già fatte, con questo caldo andare in piscina per una giornata ci costerebbe parecchio. Abbiamo visto il cartello, ma se tante persone ci entrano significa che rischi non dovrebbero essercene”.
Il 'laghetto' del Toffo
E difatti alcuni “veterani” hanno spigato che, a memoria loro, nessuno ha mai avuto problemi per l’inquinamento dell’acqua. “I problemi semmai sono altri, cioè l’inciviltà di certe persone che lasciano vetri e cartacce ovunque. Prima c’erano dei cartelli all’ingresso del prato con il divieto di fare entrare i cani, ora sono spariti. Quello del divieto di balneazione è stato messo per rispetto della normativa, un “pro forma”, ma le forze dell'ordine che passano qui per ora non hanno mai detto nulla a chi fa il bagno”.
L’importante, come hanno spiegato i briviesi qui da anni, è immergersi sempre con qualcuno, stare attenti a cosa si mangia e si beve e non stancarsi troppo, perché la corrente può giocare brutti scherzi.
Per chi in vacanza ci è già andato, deve ancora partire o non potrà farlo, il Toffo rimane una piacevole parentesi (gratuita) per combattere la calura estiva.
Sulla sinistra il trampolino, a destra il nuovo cartello