Lecco: Aia aziendali, depuratori e controllo acque nell’attività Arpa. Laboratorio chiuso
Depuratori spesso vecchi e obsoleti (2, quello di Calco e quello di Calolzio, incorsi in infrazioni comunitarie che coinvolgono la Regione) Autorizzazioni integrate ambientali che nel 70% dei casi rivelano mancanze (il 20% di questi va incontro a sanzioni), oltre 700 monitoraggi delle acque che, insieme al controllo sulle emissioni dei grandi sirti produttivi, costituiranno le attività “di punta” per il 2013 di Arpa Lombardia nel territorio di Lecco. Che “perde” la sede laboratoristica di Oggiono nell’ottica di una maggiore razionalizzazione delle risorse, ma amplia la sua attività nei diversi settori che riguardano la tutela ambientale.
A illustrare come opera l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente sono stati il presidente Arpa Lombardia Elisabetta Parravicini, il direttore generale Umberto Benezzoli e il direttore del dipartimento lecchese Angelo Pirovano, insieme ai direttori di unità tecnica Maurizio Maierna e Nicola Cherubini.
L’Arpa, ente di diritto pubblico nato nel 1999, opera in diverse aree di attività e, come ha spiegato la dottoressa Parravicini, il focus per i prossimi anni sarà quello del monitoraggio delle acque.
Uno degli aspetti fondamentali della sua attività è l’interazione costante con istituzioni pubbliche, privati e società civile. “Elemento fondamentale dell'assetto organizzativo e operativo di Arpa è la multireferenzialità. Questo implica la trasparenza dell’informazione che, di conseguenza, ne garantisce la legittimazione e la correttezza”.
A illustrare l’aspetto relativo ai laboratori, con la chiusura un mese fa di quello oggionese, è stato Umberto Benezzoli. “Varese è stato chiuso il 1° ottobre 2012, Cremona il 1° gennaio, Oggiono il 1° maggio. Gli 8 dipendenti avendo rifiutato di trasferirsi a lavorare a Milano sono stati “ricollocati” all’interno dell’azienda in ruoli di controllo, monitoraggio e campionamento “sul campo. Ridurremo i dipendenti complessivamente da 250 a 145 persone, le restanti saranno ricollocate in altre mansioni. Attualmente di 12 laboratori ne sono rimasti 9, entro qualche anno resteranno i due grandi centri di Milano e Brescia. Con questa razionalizzazione abbiamo già ottenuto il raggiungimento di un importante miglioramento dell’indice di produttività con un incremento di circa il 40% del numero campioni al giorno per operatore. Altri due obiettivi per il 2013 sono un aumento negli standard di efficienza nel monitoraggio delle acque e il controllo delle emissioni sui grandi impianti produttivi”.
Ma non è solo l’attività laboratoristica a caratterizzare ciò che l’Arpa fa sul territorio lecchese, dove i controlli si concentrano su aziende (2 quelle a “rischio incidentale rilevante”, tra cui la Fiocchi), depuratori (2, quelli di Calco e Calolzio, sottoposti a infrazione comunitaria), monitoraggio delle acque e della qualità dell’aria. Su questi due aspetti, in particolare, il direttore lecchese Angelo Pirovano ha espresso un parere positivo rispetto al passato.
Questo l’elenco delle attività in Provincia di Lecco:
“Nel 2012 abbiamo esaurito le autorizzazione integrate d’ambito aziendali di un quinquennio, per il 2013 ne prevediamo 9” ha spiegato Pirovano. “Qui ci sono 2 aziende a rischio incidentale rilevante, mentre nelle istruttorie collaboriamo con Asl e Vigili del fuoco anche in altre Province. Si tratta di monitoraggi e prescrizioni a carico di aziende, il 70% risulta aver effettuato omissioni formali, di queste il 20% circa non adempie alle prescrizioni e va incontro a sanzioni”.
Il controllo sui depuratori si prospetta costante nel corso del 2013. “Ad esser incorsi in infrazioni comunitarie, in cui è coinvolta anche la Regione, sono Calolziocorte per un problema di completamento del colletta mento della rete fognaria e Calco per il depuratore del Toffo. L’impianto lecchese del Bione è sottodimensionato, sono state fatte sanzioni ed è allo studio un suo spostamento”. 65 sono i rilevamenti effettuati su richiesta di comuni e Provincia in merito a terreni e rifiuti nel 2012. 739 i monitoraggi a livello chimico – fisico delle acque superficiali. “Dal 2000 ad oggi le acque del lago sono sotto stretta osservazione, e la situazione sta migliorando” ha spiegato Pirovano. Grazie alla collaborazione con la Guardia di Finanza sono state effettuate 23 uscite in 5 punti di campionamento sul Lario e 1 punto sul Ceresio (Lugano).
L’Arpa Lombardia si occupa del monitoraggio laghi delle provincie di Lecco, Como, Sondrio e l’Idroscalo di Milano, con effettuazione di campionamenti ed analisi chimiche e biologiche che consentono la classificazione ecologica (D.M. 260/2010). In Provincia di Lecco in 2 stazioni con frequenza mensile si effettua il campionamento lungo la colonna d’acqua e si ottiene un profilo in tempo reale.
Per quanto riguarda le emergenze ambientali, nel 2012 sono state 49, segnalate per lo più da cittadini:
Per lo più si tratta di sversamenti di materiali in fiumi e torrenti:
Anche per il 2013 la “mission” di Arpa continua: supportare le amministrazioni tramite con attività e servizi volti al miglioramento della tutela ambientale, informare le persone sullo stato di salute dell’ambiente e promuovere la sensibilizzazione della cittadinanza su tali tematiche, controllare e monitorare la corretta applicazione della normativa di settore.
Umberto Benezzoli, Angelo Pirovano, Elisabetta Parravicini
A illustrare come opera l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente sono stati il presidente Arpa Lombardia Elisabetta Parravicini, il direttore generale Umberto Benezzoli e il direttore del dipartimento lecchese Angelo Pirovano, insieme ai direttori di unità tecnica Maurizio Maierna e Nicola Cherubini.
L’Arpa, ente di diritto pubblico nato nel 1999, opera in diverse aree di attività e, come ha spiegato la dottoressa Parravicini, il focus per i prossimi anni sarà quello del monitoraggio delle acque.
Uno degli aspetti fondamentali della sua attività è l’interazione costante con istituzioni pubbliche, privati e società civile. “Elemento fondamentale dell'assetto organizzativo e operativo di Arpa è la multireferenzialità. Questo implica la trasparenza dell’informazione che, di conseguenza, ne garantisce la legittimazione e la correttezza”.
A illustrare l’aspetto relativo ai laboratori, con la chiusura un mese fa di quello oggionese, è stato Umberto Benezzoli. “Varese è stato chiuso il 1° ottobre 2012, Cremona il 1° gennaio, Oggiono il 1° maggio. Gli 8 dipendenti avendo rifiutato di trasferirsi a lavorare a Milano sono stati “ricollocati” all’interno dell’azienda in ruoli di controllo, monitoraggio e campionamento “sul campo. Ridurremo i dipendenti complessivamente da 250 a 145 persone, le restanti saranno ricollocate in altre mansioni. Attualmente di 12 laboratori ne sono rimasti 9, entro qualche anno resteranno i due grandi centri di Milano e Brescia. Con questa razionalizzazione abbiamo già ottenuto il raggiungimento di un importante miglioramento dell’indice di produttività con un incremento di circa il 40% del numero campioni al giorno per operatore. Altri due obiettivi per il 2013 sono un aumento negli standard di efficienza nel monitoraggio delle acque e il controllo delle emissioni sui grandi impianti produttivi”.
Ma non è solo l’attività laboratoristica a caratterizzare ciò che l’Arpa fa sul territorio lecchese, dove i controlli si concentrano su aziende (2 quelle a “rischio incidentale rilevante”, tra cui la Fiocchi), depuratori (2, quelli di Calco e Calolzio, sottoposti a infrazione comunitaria), monitoraggio delle acque e della qualità dell’aria. Su questi due aspetti, in particolare, il direttore lecchese Angelo Pirovano ha espresso un parere positivo rispetto al passato.
Questo l’elenco delle attività in Provincia di Lecco:
“Nel 2012 abbiamo esaurito le autorizzazione integrate d’ambito aziendali di un quinquennio, per il 2013 ne prevediamo 9” ha spiegato Pirovano. “Qui ci sono 2 aziende a rischio incidentale rilevante, mentre nelle istruttorie collaboriamo con Asl e Vigili del fuoco anche in altre Province. Si tratta di monitoraggi e prescrizioni a carico di aziende, il 70% risulta aver effettuato omissioni formali, di queste il 20% circa non adempie alle prescrizioni e va incontro a sanzioni”.
Il controllo sui depuratori si prospetta costante nel corso del 2013. “Ad esser incorsi in infrazioni comunitarie, in cui è coinvolta anche la Regione, sono Calolziocorte per un problema di completamento del colletta mento della rete fognaria e Calco per il depuratore del Toffo. L’impianto lecchese del Bione è sottodimensionato, sono state fatte sanzioni ed è allo studio un suo spostamento”. 65 sono i rilevamenti effettuati su richiesta di comuni e Provincia in merito a terreni e rifiuti nel 2012. 739 i monitoraggi a livello chimico – fisico delle acque superficiali. “Dal 2000 ad oggi le acque del lago sono sotto stretta osservazione, e la situazione sta migliorando” ha spiegato Pirovano. Grazie alla collaborazione con la Guardia di Finanza sono state effettuate 23 uscite in 5 punti di campionamento sul Lario e 1 punto sul Ceresio (Lugano).
L’Arpa Lombardia si occupa del monitoraggio laghi delle provincie di Lecco, Como, Sondrio e l’Idroscalo di Milano, con effettuazione di campionamenti ed analisi chimiche e biologiche che consentono la classificazione ecologica (D.M. 260/2010). In Provincia di Lecco in 2 stazioni con frequenza mensile si effettua il campionamento lungo la colonna d’acqua e si ottiene un profilo in tempo reale.
Per quanto riguarda le emergenze ambientali, nel 2012 sono state 49, segnalate per lo più da cittadini:
Per lo più si tratta di sversamenti di materiali in fiumi e torrenti:
Anche per il 2013 la “mission” di Arpa continua: supportare le amministrazioni tramite con attività e servizi volti al miglioramento della tutela ambientale, informare le persone sullo stato di salute dell’ambiente e promuovere la sensibilizzazione della cittadinanza su tali tematiche, controllare e monitorare la corretta applicazione della normativa di settore.