Imbersago: la comunità fa festa per il 25° di Don Flavio Riva ''in cammino tra la gente''

Don Flavio Riva

Si è stretta attorno a Don Flavio Riva nel 25° anniversario della sua ordinazione sacerdotale la comunità imbersaghese, che ha celebrato la ricorrenza in concomitanza con la festa patronale del paese, per i santi Marcellino e Pietro.

Proprio su di loro Don Flavio ha incentrato la sua omelia, dopo aver ripercorso con la memoria le "tappe" del suo mandato, compiutosi in quattro diverse parrocchie a seguito di 12 anni in seminario; una scelta, quella di prendere questo cammino, compiuta "per un po' di pane e per un po' di vino", sempre ricordandosi di essere di ciascuna delle parrocchie ma prima di tutto del Signore: "e così lo ringrazio di avermi fatto fare questi lunghi viaggi; sono passato dalle vette della gioia alle valli di lacrime, e ancora sono sceso nelle strade incontrando e conoscendo le persone".

"Di Marcellino e Pietro mi piace soprattutto la "e". Vuol dire che  questi due sono santi assieme, e ci ricordano così che non esiste un prete isolato. Questo ho imparato nel corso di questi anni. Non c'è prete da solo, la fede non va vissuta isolata, non si vive dunque mai rintanati ma sempre in una comunità": questo il messaggio lanciato dal sacerdote in occasione della patronale. "Che in questo giorno impariamo a vivere la nostra fede in modo comunitario".
"Noi facciamo festa per delle persone che sono vissute 1300 e 1700 anni fa; è strana questa cosa della chiesa. Dobbiamo pensare che chi se n'è andato prima di noi ha raggiunto prima Dio e dobbiamo essere quindi felici per lui. Dobbiamo pensare che qui, in chiesa, oggi ci sono il Signore, che è sacerdote per sempre, i nostri santi patroni, i nostri cari".

Alla santa messa ha fatto seguito il pranzo in onore del sacerdote, la processione eucaristica dalla chiesa sino all'oratorio e, dopo vari momenti sportivi e ludici, la messa serale alla memoria di tutti i defunti.