Lecco: badante accusata di avere raggirato il suo assistito e di essersi intascata 70mila €

Secondo l'accusa l'imputata, una badante rumena, avrebbe circuito l'assistito, un uomo di 77 anni, costringendolo a continui prelievi dal suo conto corrente, per poi intascarsi il denaro per una somma complessiva di 70mila euro. Ma nella vicenda i lati oscuri, le incongruenze e le contraddizioni, secondo l'impianto difensivo sostenuto dall'avvocato meratese Letizia Semeraro, sarebbero molti e tutti ancora da chiarire.
Per questo il giudice Paolo Salvatore ha predisposto il rinvio a giudizio per l'imputata, accusata di circonvenzione di incapace, nel mese di ottobre.
A sporgere denuncia è stata la figlia della presunta parte offesa che si sarebbe accorta di come, dall'agosto 2008 fino al maggio 2011, il conto corrente del padre, un uomo ultra 75enne di Lecco, fosse stato oggetto di continui prelievi, con somme anche di qualche migliaio di euro per volta. Cifre davvero alte e per nulla adeguate alle spese e alle esigenze di un anziano, generalmente contingentate. Chiuso il rapporto di lavoro nel 2011, con un licenziamento a seguito di un "diverbio" tra le parti, la figlia dell'anziano, giudicato nel frattempo incapace di intendere e volere, con la nomina di un amministratore di sostegno, scoperta il presunto comportamento illecito della badante l'ha denunciata.
Il prossimo ottobre si aprirà il processo e l'imputata potrà fornire la sua versione dei fatti che, secondo la difesa appunto, mostrano parecchie incongruenze, prima fra tutte la versione della presunta vittima che non avrebbe dichiarato costrizioni da parte della donna.
S.V.
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