Merate: donatori del sangue in festa con S.Messa, corteo e premi per tanti avisini

Da sinistra Guglielmo Magni, Alessandro Ghislandi, Isidoro Pozzoni, Davide Bonalume, Marcello Panzeri, Stefano Barelli

"I meratesi
- recita il biglietto d'invito alla Festa - hanno una tradizione di grande sensibilità verso chi soffre e il crescente aumento del numero di donatori di sangue ne è una prova. La festa del donatore è un'ottima occasione per dirsi grazie e al contempo per stringere e rinnovare il legame che esiste tra i soci Avis e la cittadinanza tutta." E infatti non stupisce che la sala conferenze della sede Avis di Piazza Don Minzoni domenica mattina fosse completamente piena. Duecentocinquanta, forse trecento persone hanno voluto presenziare all'incontro conclusivo della tre giorni in onore del donatore di sangue.

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Dopo la celebrazione della S.Messa del donatore presso la cappella dell'ospedale Leopoldo Mandic un lungo corteo guidato degli stendardi delle varie associazioni Avis del meratese e dalla banda si è snodato per le viuzze del centro, per confluire nella sede di Piazza Don Minzoni. Presenti numerosi sindaci e ammniistratori comunali, tra cui quelli di Osnago, Merate, Imbersago, Castello Brianza, Calco, Montevecchia e Olgiate Molgora. Tra le autorità anche il Capitano dei Carabinieri - e donatore di sangue - Giorgio Santacroce. Presente, com'è naturale, l'intero 'stato maggiore' dell'Avis meratese: Davide Bonalume, presidente; Sergio Lodoli, direttore sanitario; Marcello Panzeri e Stefano Barelli, vicepresidenti; Alessandro Ghislandi, segretario. In rappresentanza dell'Avis di Lecco era presente Isidoro Pozzoni.



Circa 60 gli avisini premiati con la banemerenza in oro, dopo aver collezionato almeno vent'anni di iscrizione e aver effettuato almeno 40 donazioni; in 20 hanno ricevuto la benemerenza d'oro con rubino, per 30 anni di iscrizione e per aver fatto almeno 60 donazioni; solo in quattro hanno ricevuto la benemerenza in oro con smeraldo, per 40 anni di iscrizione e almeno 80 donazioni.

Con la fascia tricolore Giovanni Ghislandi, Paolo Strina e Isabella Lavelli


Infine la benemerenza d'oro con diamante - destinata a chi ha cessato l'attività di donatorre per motivi di età o di salute dopo aver effettuato almeno 120 donazioni - è andata a cinque 'senior' dell'Avis: Luigi Corneo e Giuseppe Crippa di Merate; Giuseppe Rocca di Olgiate Molgora; Sergio Bonfanti di Montevecchia e Mario Bolognini di Paderno d'Adda.


Il presidente Bonalume ha voluto leggere alcuni passi di un libro di Lucia Roncareggi, una ragazza che a vent'anni ha scoperto di avere un tumore e che ricorda con affetto i donatori di sangue: "Pensate che quattro persone sconosciute mi hanno aiutato, hanno donato il proprio sangue che mi ha permesso di continuare a vivere. Non avevo mai pensato alla grandezza di questo gesto."

 

Davide Bonalume (presidente Avis Merate), Alessandro Ghislandi (segretario Avis Merate), Isidoro Pozzoni,
(presidente Avis Lecco), Guglielmo Magni (Avis Merate), Dott.Sergio Lodi (direttore sanitario Avis Merate)

Ad oggi in Italia ci sono 1.200.000 donatori iscritti all'Avis, 250.000 solo in Lombardia. Un'attività, quella dell'Avis, che non tutela solo chi riceve la donazione, ma anche chi la fa: "Abbiamo appena concluso un accordo con l'Azienda Ospedaliera - ha spiegato il presidente Bonalume - che da diritto alle donatrici di sangue dai quaranta ai cinquant'anni uno screening mammografico ogni due anni. In questo modo possimo concretamente prevenire il tumore al seno." Ancora una volta una sola parola d'ordine: diagnosi precoce.

 

 

Un momento della festa in piazza di sabato pomeriggio

Massimo Colombo

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