Quote rosa, incidenti navali e sicurezza portuale, l’era delle olgettine (forse) al capolinea e Andreotti sulla stampa estera
Quote rosa reali o solamente sulla carta per sedare eventuali polemiche? L'era delle olgettine è finita e l'Italia è a un punto di svolta o si tratta dell'ennesimo siparietto? Ci sono porti sicuri con le navi italiane in transito? E ancora è davvero inespugnabile "l'attaccamento" alla poltrona dei politici italiani che ha nella morte del 94enne Giulio Andreotti, definito Papa nero per i suoi rapporti con il Vaticano, l'esempio più lampante?
Sono alcuni dei temi sui quali la stampa estera, inglese e tedesca, si è soffermata nel corso della settimana appena trascorsa, non senza ironia e forse anche un velo di "commiserazione" per il popolo italiano. Ecco il dettaglio dalle nostre corrispondenti Sara Pinotti (dalla Gran Bretagna) e Caterina Franci (dalla Germania).
Mentre il governo Letta si ritira nella quieta atmosfera dell'Abbazia di Spineto, diventata lussuoso rehab a porte chiuse per far disintossicare i politici dalle rivalità tra Pd e Pdl, la stampa inglese si è dedicata a un'attenta analisi delle quote rosa italiane.
E' stato il Guardian (clicca qui) a concentrarsi sull'evoluzione delle presenze femminili in parlamento, sottolineando anzitutto che le donne non sono certo una novità nella politica del Bel Paese.
Ma con il governo Letta c'è una grande differenza rispetto al passato: un terzo dei ministri è di sesso femminile.
Ciò che il giornale inglese si è chiesto però, è se si tratti di un reale passo avanti nell'integrazione femminile in politica o dell'ennesimo esempio di 'tokenism', ovvero di una inclusione soltanto simbolica e allo scopo di sedare ogni tipo di critica.
Le donne del governo Letta sono militanti politiche, accademiche, ex campionesse olimpiche e, per la prima volta, rappresentanti di un Paese africano: Cecile Kyenge è originaria della Repubblica Democratica del Congo ed è subito finita al centro di numerose polemiche a causa della sua politica di ferma integrazione degli immigrati in Italia.
Per elencarle tutte, alla Giustizia c'è Anna Maria Cancellieri, agli Esteri Emma Bonino, alle Politiche Agricole Nunzia Di Girolamo, all'Istruzione Maria Chiara Carrozza, alla Salute Beatrice Lorenzin, Alle Pari Opportunità l'atleta Josefa Idem e all'Integrazione, appunto, Cecile Kyenge.
Il messaggio che è arrivato all'estero dalla scelta di questi nomi è stato di un tentativo di allontanamento dai siparietti maschilisti e 'olgettiniani' così tipici dei governi Berlusconi: "Silvio Berlusconi was famous for appointing models and actressess to cabinet, including a former toppless model as minister for equal opportunities".
Il Cav è famoso per avere portato in Parlamento modelle e attrici, ben diverse dalle attuali ministre.
The question on everyone's lips is whether this a breackthrough or, as some argue, no more than a headline case of tokenism?
La domanda è quindi: siamo arrivati a un punto di svolta o soltanto all'ennesimo 'contentino' della politica al mondo femminile?
Al Guardian non è sfuggito che questo governo ha bisogno più che mai di distaccarsi dai passati volgari siparietti Berlusconiani, sebbene veda ancora il Pdl seduto al suo interno e in posizioni di grande potere.
Italy's new cabinet reflects the government's explicit acknowledgment that only a visible break with Italy's geriatric and sexist politics might alleviate the public's repulsion toward a coalition governmente that includes an element of Berlusconism.
Le scelte di Letta riflettono un chiaro tentativo di allontanamento dalla "geriatrica e sessista" politica del passato, di modo da alleviare la repulsione di gran parte dell'elettorato per l'ancora evidente presenza dei rappresentanti del Berlusconismo a Montecitorio (Angelino Alfano vicepremier valga per tutti).
La designazione di donne responsabili e preparate ai Ministeri potrebbe essere quindi la forzatura di un'apparenza decorosa e credibile, di uno spartiacque dal passato.
E anche se fosse così, per il quotidiano inglese si tratterebbe comunque di una conquista.
Secondo il Guardian infatti,se la scelta di designare un terzo dei ministri donna fosse solo simbolica, forse poco importebbe perché la verità è che agli italiani serviva proprio un simbolo di cambiamento.
Because changes, however symbolic, in such powerful institutions as cabinets change norms and by consequence public expectations.
I cambiamenti in istituzioni di potere quali un governo, seppur anche simbolici, risultano infine in modifiche a ciò che viene considerato norma, e soprattutto alle aspettative pubbliche.
It is difficult to 'roll back' - e in questi casi è davvero difficile tornare indietro.
L'aumento delle quote rosa in posizioni di prestigio politiche non riguarda soltanto l'Italia ma tutta l'Europa. Basta dare un'occhiata alla potente Theresa May in Inghilterra o alla situazione francese dove il numero delle donne in Parlamento è aumentato con il nuovo presidente Francois Hollande.
Certo, quantità non fa qualità, come il metodo Silvio Berlusconi ha insegnato in Italia.
But do these women have power? There were fewer women in Sarkozy's governement but they had key posts.
Le donne in politica hanno veramente potere in mano? In Francia per esempio c'erano meno figure femminili nel governo Sarkozy rispetto a quello Hollande ma le stesse rivestivano dei ruoli chiave.
Many of the women in question seldom had the necessary political power base to remain in post for very long.
Per di più, in molti casi le donne in questione sono state al potere per breve tempo.
Se a guidare l'Europa in quanto a quote rosa sono sempre i Paesi Scandinavi, il Guardian ha comunque concluso che la situazione non può che migliorare anche nel resto del continente.
The combination of weaker posts and shorter stints conspures to give the impression of tokenism, but the fact is that over time it has become unacceptable not to have a significant number of women in cabinet.
Al di là di ogni impressione di Tokenism, dietro quelle concessioni giudicate solo come simboliche, il fatto è che in tutti gli Stati europei è diventato inaccettabile il pensiero di un governo senza un significante numero di donne; e questa è ormai opinione comune.
E quando un'eccezione diventa normalità, anche la strada verso posizioni di potere al femminile nella politica del Vecchio Continente sembra sempre più spianata.
Gallerie di video e foto del tragico incidente navale a Genova di martedì notte sono comparse sui maggiori osservatori tedeschi questa settimana, non senza scherzose opinioni."L'era Schettino continua" si legge in un commento di un lettore all'articolo dedicato sul quotidiano Frankfurt Allgemeine Zeitung. "Nessun porto o Paese è al sicuro con navi italiane in vista", scherza un altro, aggiungendo "So schön kann eine Fahrt mit einem italienischen Schiff nicht sein (...) Dass diese verstärkt involviert sind, beweist die Unfallstatistik" ossia "Non può essere così bello un viaggio con una nave Italiana - e poi, riferendosi ai capitani - essi sono sempre più coinvolti, lo dimostrano le statistiche sugli incidenti." Il tragico impatto tra la nave "Jolly Nero" e la torretta di controllo del porto di Genova che è costato la vita in totale a 7 uomini (ma si ricercano ancora due dispersi), è stato analizzato con rispettosa imparzialità dai giornalisti, ma al contempo si è rivelato fonte di sarcastici commenti nei confronti del Bel Paese, ancora una volta invischiato in un errore (umano, tecnico?) nel campo navale. Anche il quotidiano bavarese Süddeutsche Zeitung ha dato ampio spazio all'incidente, sottolineando l'ipotesi (che solo l'analisi della scatola nera del mezzo potrà confermare o meno) di un'avaria ai motori. L'altro argomento che aveva occupato le pagine dedicate all'estero della stampa tedesca era stato nella giornata di lunedì la morte, a 94 anni, di Giulio Andreotti, l'uomo allo stesso tempo definito "politico più incisivo&qu ot; e di "politico più corrotto" d'Italia, in riferimento all'accusa di reato per concorso esterno per associazione mafiosa, rivolta al sette volte Presidente del Consiglio, conclusasi poi nel 2003 con l'assoluzione per prescrizione. "Gewiefter Taktiker und Machtmensch" titola l'articolo apparso sul Frankfurt Allgemeine Zeitung, "Tattico scaltro e potere dell'uomo" che riepiloga le tappe salienti dell'ascesa politica di Andreotti. Nonostante gli scandali e la poca chiarezza che hanno caratterizzato la figura di Giulio Andreotti, il cui ruolo nel sequestro di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse è tutt'ora controverso si legge in conclusione, in molti hanno ricordato l'importanza del defunto, una persona "menschlicher Stärke und unglaublicher kultureller und politischer Bildung" - "piena di forza umana e incredibile formazione culturale e politica." Il Süddeutsche Zeitung definisce Andreotti "Italiens schwarzer Papst" - "Il Papa nero d'Italia", che è poi il soprannome con cui veniva chiamato dai nemici politici, in riferimento ai suoi buoni rapporti col Vaticano: figura politica più importante del secondo dopoguerra italiana e della Democrazia Cristiana, Andreotti non "mancava" dal Parlamento dal 1945, arrivando ad essere Presidente del Consiglio dei Ministri per ben 7 volte. Dal primo governo, formatosi nel 1972, la sua è stata una costante ascesa, come si legge nell'articolo. "Wo die Macht war, da war Andreotti" indicativamente "Dove c'era il potere, lì c'era Andreotti", una frase che può ben riassumere l'estro carismatico dell'autore del "compromesso storico", la cui figura è stata anche velata dalle ombre giudiziarie. Più avanti a questo proposito si legge "Andreotti incarna come nessun altro politico lo spirito della Prima Repubblica Italiana. In lui si incontrano clientelismo, nepotismo e politica." Ma accanto a questa verità convive l'estremo rispetto che l'ex politico ha saputo infondere negli anni e con cui ora gli italiani lo ricordano. L'osservatore bavarese non si è però fatto scappare l'occasione di riflettere ulteriormente sulle carriere politiche italiane, che fatta eccezione per il neo premier 46enne Enrico Letta, contano una sfilza di personaggi non esattamente giovani: il rapporto stilato con tanto di foto dalla giornalista si intitola "Der Club der alten Männer" - "Il club dei vecchi", e riguarda esponenti di destra e sinistra della nostra politica. Si parte con un ritratto del rieletto Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, 87 anni; si trovano poi, nel seguente ordine: Romano Prodi, 73 anni, il rivale "disciplinato" del Cavaliere, che per lo meno, si legge, ha fatto durare la sua lontananza dalla politica (dopo il 2008) per ben 5 anni, prima di ripresentarsi per le elezioni presidenziali; Silvio Berlusconi "Il Cavaliere", 77 anni a settembre, l'uomo che "er altert nicht, und er scheitert nicht" - "non invecchia e che non molla", nominato, nonostante il coinvolgimento in numerosi scandali giudiziari, ben 4 volte Presidente del Consiglio italiano e non ancora intenzionato a rinunciare. Berlusconi aveva intrapreso la carriera politica nel 1978; Giuliano Amato, 75 anni, il "flexibler allrounder" ossia "flessibile tuttofare" Professore di Diritto che fino a poco prima della nomina di Letta era considerato un candidato premier sicuro; il fondatore di Lega Nord Umberto Bossi, 72 anni, sicuramente anziano ma da meno tempo presente sulla scena politica italiana (in fin dei conti, si legge, il partito Lega Nord fondato dal "Senatur" è solo del 1989). La "classifica" si conclude indicativamente con Giulio Andreotti, morto all'età di 94 anni ma fino ad allora un vero e proprio "sempreverde" nella vita politica italiana. Di certo un appunto questo, da parte della stampa tedesca, che ribadisce come per i politici italiani sia difficile "abbandonare la poltrona" una volta sedutisi.
Frankfurt Allgemeine Zeitung
http://www.faz.net/aktuell/gesellschaft/ungluecke/sechs-tote-in-genua-containerschiff-rammt-kontrollturm-im-hafen-12176405.html
http://www.faz.net/aktuell/gesellschaft/schiff-kollidiert-mit-turm-luftaufnahmen-vom-zerstoerten-gebaeude-im-hafen-von-genua-12177079.html
http://www.faz.net/aktuell/politik/ausland/europa/zum-tod-giulio-andreottis-gewiefter-taktiker-und-machtmensch-12174335.html
Süddeutsche Zeitung
http://www.sueddeutsche.de/panorama/kollision-mit-kontrollturm-mindestens-sieben-tote-bei-schiffsunglueck-in-genua-1.1668053
http://www.sueddeutsche.de/politik/zum-tod-von-giulio-andreotti-italiens-schwarzer-papst-1.1666383
http://www.sueddeutsche.de/politik/politikerkarrieren-in-italien-der-club-der-alten-maenner-1.1656855
Die Zeit
http://www.zeit.de/video/2013-05/2364067683001/italien-tote-bei-schiffsunglueck-im-hafen-von-genua#autoplay
http://www.zeit.de/politik/ausland/2013-05/italien-andreotti-gestorben
Sono alcuni dei temi sui quali la stampa estera, inglese e tedesca, si è soffermata nel corso della settimana appena trascorsa, non senza ironia e forse anche un velo di "commiserazione" per il popolo italiano. Ecco il dettaglio dalle nostre corrispondenti Sara Pinotti (dalla Gran Bretagna) e Caterina Franci (dalla Germania).

Sara Pinotti
E' stato il Guardian (clicca qui) a concentrarsi sull'evoluzione delle presenze femminili in parlamento, sottolineando anzitutto che le donne non sono certo una novità nella politica del Bel Paese.
Ma con il governo Letta c'è una grande differenza rispetto al passato: un terzo dei ministri è di sesso femminile.
Ciò che il giornale inglese si è chiesto però, è se si tratti di un reale passo avanti nell'integrazione femminile in politica o dell'ennesimo esempio di 'tokenism', ovvero di una inclusione soltanto simbolica e allo scopo di sedare ogni tipo di critica.
Le donne del governo Letta sono militanti politiche, accademiche, ex campionesse olimpiche e, per la prima volta, rappresentanti di un Paese africano: Cecile Kyenge è originaria della Repubblica Democratica del Congo ed è subito finita al centro di numerose polemiche a causa della sua politica di ferma integrazione degli immigrati in Italia.
Per elencarle tutte, alla Giustizia c'è Anna Maria Cancellieri, agli Esteri Emma Bonino, alle Politiche Agricole Nunzia Di Girolamo, all'Istruzione Maria Chiara Carrozza, alla Salute Beatrice Lorenzin, Alle Pari Opportunità l'atleta Josefa Idem e all'Integrazione, appunto, Cecile Kyenge.
Il messaggio che è arrivato all'estero dalla scelta di questi nomi è stato di un tentativo di allontanamento dai siparietti maschilisti e 'olgettiniani' così tipici dei governi Berlusconi: "Silvio Berlusconi was famous for appointing models and actressess to cabinet, including a former toppless model as minister for equal opportunities".
Il Cav è famoso per avere portato in Parlamento modelle e attrici, ben diverse dalle attuali ministre.
The question on everyone's lips is whether this a breackthrough or, as some argue, no more than a headline case of tokenism?
La domanda è quindi: siamo arrivati a un punto di svolta o soltanto all'ennesimo 'contentino' della politica al mondo femminile?
Al Guardian non è sfuggito che questo governo ha bisogno più che mai di distaccarsi dai passati volgari siparietti Berlusconiani, sebbene veda ancora il Pdl seduto al suo interno e in posizioni di grande potere.
Italy's new cabinet reflects the government's explicit acknowledgment that only a visible break with Italy's geriatric and sexist politics might alleviate the public's repulsion toward a coalition governmente that includes an element of Berlusconism.
Le scelte di Letta riflettono un chiaro tentativo di allontanamento dalla "geriatrica e sessista" politica del passato, di modo da alleviare la repulsione di gran parte dell'elettorato per l'ancora evidente presenza dei rappresentanti del Berlusconismo a Montecitorio (Angelino Alfano vicepremier valga per tutti).
La designazione di donne responsabili e preparate ai Ministeri potrebbe essere quindi la forzatura di un'apparenza decorosa e credibile, di uno spartiacque dal passato.
E anche se fosse così, per il quotidiano inglese si tratterebbe comunque di una conquista.
Secondo il Guardian infatti,se la scelta di designare un terzo dei ministri donna fosse solo simbolica, forse poco importebbe perché la verità è che agli italiani serviva proprio un simbolo di cambiamento.
Because changes, however symbolic, in such powerful institutions as cabinets change norms and by consequence public expectations.
I cambiamenti in istituzioni di potere quali un governo, seppur anche simbolici, risultano infine in modifiche a ciò che viene considerato norma, e soprattutto alle aspettative pubbliche.
It is difficult to 'roll back' - e in questi casi è davvero difficile tornare indietro.
L'aumento delle quote rosa in posizioni di prestigio politiche non riguarda soltanto l'Italia ma tutta l'Europa. Basta dare un'occhiata alla potente Theresa May in Inghilterra o alla situazione francese dove il numero delle donne in Parlamento è aumentato con il nuovo presidente Francois Hollande.
Certo, quantità non fa qualità, come il metodo Silvio Berlusconi ha insegnato in Italia.
But do these women have power? There were fewer women in Sarkozy's governement but they had key posts.
Le donne in politica hanno veramente potere in mano? In Francia per esempio c'erano meno figure femminili nel governo Sarkozy rispetto a quello Hollande ma le stesse rivestivano dei ruoli chiave.
Many of the women in question seldom had the necessary political power base to remain in post for very long.
Per di più, in molti casi le donne in questione sono state al potere per breve tempo.
Se a guidare l'Europa in quanto a quote rosa sono sempre i Paesi Scandinavi, il Guardian ha comunque concluso che la situazione non può che migliorare anche nel resto del continente.
The combination of weaker posts and shorter stints conspures to give the impression of tokenism, but the fact is that over time it has become unacceptable not to have a significant number of women in cabinet.
Al di là di ogni impressione di Tokenism, dietro quelle concessioni giudicate solo come simboliche, il fatto è che in tutti gli Stati europei è diventato inaccettabile il pensiero di un governo senza un significante numero di donne; e questa è ormai opinione comune.
E quando un'eccezione diventa normalità, anche la strada verso posizioni di potere al femminile nella politica del Vecchio Continente sembra sempre più spianata.

Caterina Franci
Frankfurt Allgemeine Zeitung
http://www.faz.net/aktuell/gesellschaft/ungluecke/sechs-tote-in-genua-containerschiff-rammt-kontrollturm-im-hafen-12176405.html
http://www.faz.net/aktuell/gesellschaft/schiff-kollidiert-mit-turm-luftaufnahmen-vom-zerstoerten-gebaeude-im-hafen-von-genua-12177079.html
http://www.faz.net/aktuell/politik/ausland/europa/zum-tod-giulio-andreottis-gewiefter-taktiker-und-machtmensch-12174335.html
Süddeutsche Zeitung
http://www.sueddeutsche.de/panorama/kollision-mit-kontrollturm-mindestens-sieben-tote-bei-schiffsunglueck-in-genua-1.1668053
http://www.sueddeutsche.de/politik/zum-tod-von-giulio-andreotti-italiens-schwarzer-papst-1.1666383
http://www.sueddeutsche.de/politik/politikerkarrieren-in-italien-der-club-der-alten-maenner-1.1656855
Die Zeit
http://www.zeit.de/video/2013-05/2364067683001/italien-tote-bei-schiffsunglueck-im-hafen-von-genua#autoplay
http://www.zeit.de/politik/ausland/2013-05/italien-andreotti-gestorben
