Olginate: settimana a scuola. Bilancio positivo, da ripetere


Una esperienza “inedita”, che ha ripagato i suoi organizzatori con la creazione di uno “staff” di lavoro costituito da genitori, insegnanti, amministratori attenti alla scuola pubblica. Una iniziativa da ripetere nei prossimi anni, creata per riflettere sulle tematiche del diritto all’istruzione e all’educazione, attraverso esperienze di vita a scuola e incontri di approfondimento che hanno visto una partecipazione sempre maggiore di cittadini. Si è conclusa il 24 aprile “L’istruzione rende liberi”, settimana di eventi promossa dalle amministrazioni comunali di Olginate, Garlate e Valgreghentino e l’Istituto comprensivo scolastico, con la collaborazione di realtà associative del territorio come Scuolaboriamo e il circolo culturale Cento Passi. “È stato un percorso impegnativo, che si è alimentato man mano con il passa parola e che si è dimostrata essere una iniziativa intelligente che ha toccato argomenti molto sentiti” ha spiegato il sindaco di Olginate Rocco Briganti. “Si tratta della prima edizione e sicuramente ci sono cose da sistemare, ma le basi per un futuro in questo senso ci sono e siamo molto soddisfatti. Bambini, ragazzi, genitori, insegnanti e amministratori hanno riempito la palestra della scuola sabato sera con giochi e musica, abbiamo mangiato e dormito a scuola e questa è stata l’immagine emblematica dell’intera iniziativa”.


Sabato i ragazzi della scuola media hanno inaugurato in Villa Sirtori la mostra “Vietato l’ingresso”, in cui hanno raccontato la Shoah dopo aver affrontato un percorso di ricerca a scuola e con altri ragazzi che hanno visitato Auschwitz. Poi hanno “occupato” la scuola per cena preparando a mano il pane che la mattina dopo hanno consumato. “L’istruzione rende liberi” ha portato a scuola a Olginate personaggi di alto livello, che con l’istruzione e l’educazione hanno a che fare quotidianamente. Come Alex Coriazzoli, il sociologo Stefano Laffi, la maestra Adele Corradi e il professore universitario Raffaele Mantegazza. “L’incontro con lui è stato estremamente interessante, non volevamo più lasciare l’aula” ha spiegato Rocco Briganti.


“L’incontro, nella giornata del 25 aprile, con Mattia Conti vincitore del premio Campiello Giovani, è stata la degna conclusione di una settimana ricca di eventi e esperienze, che è stata un “training” importante per tante persone che vi hanno partecipato. Mattia ci ha portato in un racconto meraviglioso, ed egli è il rappresentante di quella generazioni di giovani, impegnati e partecipi, che salveranno il nostro futuro”.
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