Montevecchia: il ricordo della resistenza nel sacrificio delle donne


"Memoria e festa dei valori della resistenza e della costituzione, festa della pacificazione e festa della democrazia"
, così come dalle parole dell'assessore all'istruzione Virginia Scaccabarozzi, anche a Montevecchia il 25 aprile ha trovato diversi momenti per raccogliere e richiamare i cittadini a ricordare e festeggiare la ricorrenza nazionale. Dopo la santa messa in chiesa parrocchiale, infatti, si sono riuniti in corteo sino al monumento dei caduti, dove è stata deposta la corona e dove l'assessore ha pronunciato il suo discorso commemorativo.

La parola è passata poi a Daniele Corbetta dell'A.N.P.I, che in un sentito ed appassionato intervento ha voluto portare in auge quanto il nostro passato sia importante per comprendere e superare le difficoltà del presente: "quando non c'è più lo Stato, è la gente che si deve dare da fare; ricordare quei tempi per noi vuole dire ritrovare i valori civici fondamentali, riacquisire lo spirito della Resistenza". Perché la Resistenza, ha spiegato Corbetta, è stata "esercizio e teatro di solidarietà": non dimentichiamo che le nostre montagne hanno ospitato centinaia di partigiani ma anche di ebrei fuggiti durante le persecuzioni razziali e non sono mancati gesti eroici di chi li ha aiutati, protetti ed ospitati. C'erano le élite, ma è stata soprattutto la gente comune a compiere questi gesti di bene".

Un pensiero particolare è andato alle donne che hanno fatto la Resistenza e che hanno avuto un "ruolo centrale nella storia della Liberazione"; figure poliedriche e versatili, si prestavano come staffette, coordinavano le informazioni, cucinavano, assistevano i malati, ma erano anche partigiane e combattenti, "diffusero la cultura e lo spirito della solidarietà. Le donne erano state le prime ad opporsi alle leggi razziali, perché non accettavano che le loro compagne e amiche fossero perseguitate perché ebree".

Con l'augurio che questo spirito di solidarietà venga presto recuperato si è conclusa la celebrazione della Liberazione, con nel cuore il ricordo e nella mente le parole sancite dall'articolo 2 della Costituzione italiana che sancisce l'inviolabilità dei diritti dell'uomo.
S.T.
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