Lecco: dopo una rocambolesca fuga i militari arrestano uno spacciatore. Ma il giudice lo libera

Una scena da film. Con un carabiniere che insegue a piedi uno spacciatore, coadiuvato da un collega che, presa in prestito la bicicletta a un passante, lo tallona in sella al velocipede e da un terzo militare che ferma un'automobilista e gli intima di raggiungere i colleghi.
È accaduto a Lecco, nei pressi della stazione ferroviaria nel pomeriggio di venerdì 19 aprile.
I carabinieri infatti stavano effettuando un servizio di controllo in Piazza Lega Lombarda quando hanno notato un extracomunitario che, viste le divise, si dava alla fuga a piedi, cercando di camuffarsi tra le persone e i veicoli in transito in strada. I militari, allora, intuendo che l'uomo potesse avere qualcosa da nascondere, si sono messi alle sue calcagna con un paio di autovetture. A dare man forte all'inseguimento sono arrivati anche il carabiniere di quartiere, un militare che, per accorciare i tempi e le distanze, si è fatto prestare la bicicletta da un passante e un terzo uomo che, fermato un automobilista, si è messo in macchina con lui fornendogli le indicazioni per raggiungere il fuggiasco. La rocambolesca scena, sotto gli occhi di decine di passanti, si è conclusa con l'extracee individuato e bloccato in Via Balicco dal carabiniere in bicicletta, subito raggiunto dal collega operante nel quartiere. L'extracee in un ultimo disperato tentativo di sottrarsi alle forze dell'ordine ha tentato di opporre resistenza con vigore ma è stato bloccato dai due militari. Sottoposto a perquisizione è stato trovato in possesso di tre grammi di hashish suddivisi in quattro dosi già confezionate. Accompagnato in caserma e a seguito dei riscontri fotodattiloscopici è emerso che l'identità ricavata dal documento era falsa e che il soggetto era gravato da diversi precedenti con generalità diverse. Cittadino del Gabon, asseritamente residente in Svizzera, 27 anni Bamba Tiemoko Mamadou si è scoperto avere molteplici precedenti per spaccio di droga, violenza sessuale e reati contro il patrimonio. Dichiarato in arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio, dopo la notte in cella è stato tradotto davanti al giudice del tribunale che ha deciso di non convalidare l'arresto, rimettendo immediatamente in libertà l'uomo e disponendo la restituzione all'interessato dalla copia del documento sequestrato per sospetta falsità.
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