S. Maria Hoè: Candy Bessel, la trattativa si arena. Annunciati oltre 250 esuberi sui due siti, in programma assemblee e 2 ore di sciopero

Per continuare a produrre 450.000 macchine l’anno è sufficiente, tra i due siti di Brugherio e Santa Maria Hoè, una forza lavoro di circa 340 persone. Vale a dire che delle circa 630 presenti attualmente, in base a quanto dichiarato dalla proprietà aziendale nell’incontro di stamane in Confindustria, circa la metà è in esubero. La trattativa che oggi avrebbe dovuto avere luogo tra le parti riunite in merito al futuro dei lavoratori del gruppo Candy Bessel non è andata in porto, poiché le premesse del confronto sono radicalmente cambiate. E non certo in favore dei lavoratori.

Il sito di Santa Maria Hoè

“È stata una doccia fredda, dai 150 esuberi dichiarati finora dall’azienda sui due siti siamo passati a circa 170 sul sito di Brugherio e 90 su quello di Santa Maria, dove alcuni lavoratori sono in sede e altri si recano ogni giorno nell’altro stabilimento”
ha spiegato Luigi Panzeri, sindacalista Fiom Cgil presente con altre sigle. “L’incontro di oggi avrebbe dovuto essere un passaggio importante per portare avanti con l’azienda le nostre richieste, cioè garantire il lavoro per tutti e promuovere una maggiore produzione sul territorio italiano in modo da fare rientrare gli esuberi. Il tutto invece si è arenato di fronte alle nuove dichiarazioni fatte dall’azienda. Abbiamo già chiesto un tavolo in Regione e ci siamo attivati con il Ministero dello Sviluppo economico per un incontro nel più breve tempo possibile”.

Una foto di repertorio di un presidio a Santa Maria Hoè


Intanto oggi pomeriggio a Brugherio si è già svolta una assemblea con i lavoratori, e domani accadrà lo stesso a Santa Maria Hoè. In entrambi i siti saranno indette fino a due ore  di sciopero. La situazione, soprattutto per i dipendenti di istanza a Santa Maria, è più che preoccupante. “Nel sito di Brugherio lavorano in 530, ma l’azienda parla solo in riferimento al produttivo e non agli uffici, quindi 490. Qui gli esuberi sarebbero circa 170, mentre a Santa Maria su circa 145 lavoratori rimasti dal 2011 (erano 200) oltre 90 sarebbero “in più”. Questo perché l’azienda, che nel 2011 aveva sottoscritto un accordo per il reintegro di 60 persone, ora ha dato l’ok per 52. Quello che noi abbiamo chiesto è la continuità di lavoro per tutti, anche se fosse nel solo sito di Brugherio. Ma con queste premesse oltre 250 persone rischiano di perdere il lavoro”.
Una “doccia fredda”  a cavallo delle Provincie di Lecco e Monza - Brianza, a cui lavoratori e sindacati cercheranno di rispondere appellandosi a Regione e Ministero. 
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