Lecco: dottori Asl e una dipendente i 'testi' del processo ai 2 medici accusati di ''truffa''

I due professionisti con Max Laudadio
Nuova udienza per i medici gemelli Maurizio e Marziano Tedeschi, comparsi questa mattina in tribunale a Lecco. Come si ricorderà i due professionisti devono rispondere dell'accusa di truffa e falsità commessa da pubblico ufficiale in certificati (rispettivamente articolo 640 e 477 del codice penale). Una vicenda ''venuta a galla'' a seguito di un servizio andato in onda su Striscia la Notizia, nel quale veniva messa in dubbio la condotta dei due professionisti.
Tornando al processo odierno, si è conclusa la lista ''testi'' con l'audizione della terza dipendente dei medici e dei dottori Andrea Fascendini e Valter Valsecchi dell'Asl di Lecco.
Sara P. è stata la prima a sedersi davanti al giudice Gian Marco De Vincenzi, al pm vpo Mattia Mascaro e agli avvocati Marcello Perillo e Federica Bonomini, rappresentanti rispettivamente della difesa e dell'Asl, costituitasi parte civile nel procedimento.
La donna ha affermato di essere dipendente dello studio del dottor Marziano Tedeschi (medico di base ed odontoiatra) dal 2000, salvo un periodo di congedo per maternità tra il 2009 e il 2010.
La teste ha spiegato che gli orari di visita seguiti dai dottori erano molto flessibili, soprattutto per quel che riguarda l'attività di odontoiatra esercitata da Marziano Tedeschi. ''Le persone arrivavano a qualsiasi ora perchè sapevano che lo studio era sempre aperto'' ha spiegato, aggiungendo che quasi sempre i medici erano presenti contemporaneamente.
Una disponibilità e flessibilità tali da ''dirottare'' talvolta, i pazienti del dottor Marziano dal fratello Maurizio se il primo era impegnato in attività dentistiche. ''E' capitato, ma c'è da dire che nessuno chiedeva il nome dei dottori, sapevano di trovare entrambi'' ha aggiunto la teste.
Per quanto riguarda le ricette, secondo la testimonianza della dipendente, anche se rilasciate dal dottor Maurizio ai pazienti di Marziano, ognuno apponeva sempre il proprio timbro e la propria firma. Era possibile visualizzare i dati degli utenti di entrambi i medici, semplicemente utilizzando la carta sis.
Al dottor Fascendini, responsabile dell'ufficio relazioni col pubblico dell'Asl e secondo teste chiamato a deporre, è stato chiesto di riferire in merito alla segnalazione ricevuta da una cittadina rispetto al servizio dei medici gemelli. ''Il reclamo è giunto nell'aprile 2011 da una signora, paziente di Marziano, che lamentava diverse cose. Innanzitutto che c'erano troppe code, che uno dei due si occupava solo di cure dentali e che lei, pur essendo paziente di Marziano si ritrovava sulle ricette il timbro del fratello'' ha spiegato Fascendini, che ha spiegato di averlo trasmesso come da protocollo, al dottor Valsecchi, responsabile del servizio.
E' stato proprio quest'ultimo a deporre davanti al giudice come terzo testimone odierno. Responsabile del dipartimento di cure primarie, il professionista si è occupato di approfondire il caso dopo l'incursione di Striscia la Notizia. Prima però, c'erano state due segnalazioni, quella già citata del 2011 e una precedente, pervenuta nel 2007 ma in forma anonima. ''I medici mi avevano risposto dicendo che la loro attività era molto flessibile rispetto agli orari e che era accettata senza problemi dai pazienti. Nella segnalazione venivano anche citati presunti errori formali nella compilazione delle ricette, che tuttavia loro hanno descritto essere infrequenti'' ha spiegato Valsecchi che ha poi resocontato in merito all'attività ispettiva condotta dopo l'arrivo di Max Laudadio di Striscia. In quell'occasione sarebbero state riscontrate delle criticità in uno dei due ambulatori, dovute a mancanza di attrezzature idonee all'attività clinica, poi corrette dai medici. In tutto sono stati effettuati ben undici sopralluoghi da parte dell'Asl.
Il suo intervento si è poi focalizzato sull'utilizzo delle carte sis (di cui i due medici sono stati tra i primi utilizzatori). Secondo il dottor Valsecchi è possibile infatti stampare ricette con la firma di un medico, nonostante l'accesso sia avvenuto dalla carta sis di un altro: tuttavia il sistema registra da quale profilo avviene l'accesso ai dati. Da controlli eseguiti nel gennaio 2011 ad esempio, sarebbe emerso che Marziano Tedeschi aveva inserito la tessera 1758 volte, mentre il fratello Maurizio qualcuna in meno. In sostanza però, i numeri si equiparavano. ''I medici non ci hanno mai comunicato sostituzioni tra loro per periodi superiori ai tre giorni, come impone la normativa. A giudicare dai numeri a nostra disposizione l'attività dei due era equilibrata, non sembrava esserci uno sbilanciamento di uno rispetto all'altro'' ha aggiunto Valsecchi.
In conclusione dell'udienza a precisa domanda dell'avvocato Bonomini, rispetto ad un'eventuale danno d'immagine subito dall'Asl, il dottor Valsecchi ha riferito che ''è sembrato che l'azienda sia rimasta passiva agli eventi come se fosse stato necessario l'intervento mediatico''.
L'avvocato Perillo invece ha chiesto conferma delle molte lettere pervenute all'Asl dai pazienti dei due dottori (la cui attività è stata sospesa cautelarmente) nelle quali si lamentano per l'impossibilità di poter usufruire delle loro prestazioni. Ha poi ''prodotto'' agli atti la norma della cosiddetta "associazione semplice tra due medici", che prevede la possibilità di una collaborazione tra due o più medici nell'assistere a vicenda i propri pazienti.
Il processo è stato aggiornato all'8 maggio prossimo per l'esame dei due imputati, che sino a questo momento sono sempre comparsi in aula.
G.C.
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