CAMBIANO PADRONE LE CORTI DI CICOGNOLA TAVERNA HA VENDUTO A PIRAMIDE
Affari & Mattoni / MENTRE IL CANTIERE EDILE PROCEDE A RITMO SPEDITO SI PERFEZIONA UN GIUOCO DI RUOLO GIA' VISTO CHE VEDE PROTAGONISTI I NOTI E APPREZZATI NUMERI UNO DEL MONDO IMMOBILIARE MERATESE.
E' il risultato di un'operazione di ricollocamento di assetti societari. Nulla cambia sotto il profilo urbanistico. Si rafforza l'alleanza dell'asse Colombo-Ravasi con l'asse Castelli - Sottocornola. Con outsider- quando occorre - Giuseppe Mapelli che un buon affare non lo rifiuta mai, soprattutto se in casa.
E' il risultato di un'operazione di ricollocamento di assetti societari. Nulla cambia sotto il profilo urbanistico. Si rafforza l'alleanza dell'asse Colombo-Ravasi con l'asse Castelli - Sottocornola. Con outsider- quando occorre - Giuseppe Mapelli che un buon affare non lo rifiuta mai, soprattutto se in casa.

Se la ride Franco Ravasi e ne ha ben donde.
L'attivissimo immobiliarista meratese è infatti Presidente del Consiglio di Amministrazione
di Taverna srl e amministratore unico di Piramide srl.
Non ce l'ha fatta ad ottenere i finanziamenti bancari necessari a portare a termine un piano di lottizzazione così imponente. Inevitabile l'abbandono. Così si legge nel verbale del Consiglio di Amministrazione della Taverna srl con il quale l'immobiliare che aveva concluso l'affare del decennio con l'Arcidiocesi di Milano e ottenuto in data 12 febbraio 2001 la concessione edilizia dal Comune di Merate ha deciso di dare forfait cedendo ad altri l'intera operazione.
Nell' angolo la Taverna srl, ecco spuntare da un lungo letargo, con tentazioni sempre represse e sogni mai realizzati nel campo delle sale giuochi e dei video games, Piramide srl fondata nel 1994 a Cernusco Lombardone e con sede in via dottor Ferrario, ma rimasta una scatola vuota sino al 19 gennaio 2001 giorno in cui risorge, si ricapitalizza, riassetta la compagine sociale con tre new entry di peso grazie al cui apporto di denaro fresco liquida un terzetto di soci non più interessati e si getta a capofitto nel settore dell'edilizia residenziale.
Giuseppe Mapelli : un buon affare non si rifiuta mai, a maggiore ragione se in casa
L'operazione non è "gratis amore dei". La Taverna lascia, ma la bontà dell'affare allora fiutato da Roberto Colombo e Franco Ravasi rimane intatta. Si tratta solo di aggiungere all'investimento iniziale per l'acquisto del terreno (2.200.000.000 ntto iva), gli oneri di urbanizzazione già versati, le spese di progettazione, quelle affini e conseguenti e un margine di rinunciato profitto. Conclusione : Piramide srl stacca a Taverna srl un assegno di 3.500.000.000 netto iva, prelevando la tranche dai 7.500.000.000 che Banca Popolare di Milano concede, contestualmente al rogito, con contratto di mutuo condizionato della durata di 15 anni. E' il 9 marzo 2001. Il passaggio di proprietà è perfezionato nello studio di un noto notaio meratese. Ma cosa può avere indotto Taverna srl a scoprirsi improvvisamente poco garantista nei confronti di Istituti di Credito locali che non hanno mai avuto sorprese sgradite dal duo Colombo- Ravasi con il quale, anzi, hanno sempre lavorato con reciproca soddisfazione? La sensazione è che non si sia trattato di sbarramenti di tipo creditizio, ma di scelte di politica imprenditoriale, forse collegate a promesse fatte in occasione di precedenti operazioni (vedi il caso di Palazzo Albini in cui si era reso necessario l'aiuto di terzi) e che era giunto il momento di mantenere.
Pochi, semplici e chiari i segnali in tale direzione, supportati dalla circostanza che Franco Ravasi (assente al momento della delibera a vendere presa da Taverna srl ) risulta essere Presidente del Consiglio di Amministrazione di Taverna srl e amministratore unico di Piramide srl. Vediamoli in sequenza.




Immagini del cantiere aperto a Cicognola
Il 19 gennaio 2001 avviene il rimescolamento dentro Piramide srl. Si aumenta il capitale sociale da 90 a 192 milioni con contestuale ucita dalla compagine sociale di Maria Giovanna Villa, 40 anni, socio di Nessi Games srl e dell'immobiliare Darma sas entrambe società con sede in Castello di Brianza in via della Fiera 9/11, la quale rimette il suo 33%. Lasciano anche Paolo Antonio e Luigi Stefano Colombo, soci della nota azienda di pavimenti e rivestimenti "Colombo Giacomo snc"di Bevera di Sirtori che liquidano il loro 33%. Chi subentra? In primo luogo la Ci.Cos srl dei fratelli Paolo e Vittorio Castelli, società con sede in Merate in via Mameli 6 presso lo studio nel quale uno dei soci esercita la professione di commercialista. Poi, a seguire, riecco Sergio Sottocornola, libero professionista di Rovagnate e infine a chiudere Giuseppe Mapelli, titolare della società di lattoneria, nativo di Cicognola, imprenditore e filantropo. I primi due erano entrati all'ultimo momento nell'operazione Palazzo Albini del luglio 2000. Della precedente compagine sociale tengono duro l'architetto Roberto Colombo e Franco Ravasi che anzi aumentano la loro partecipazione sociale. A riassetto avvenuto Piramide srl presenta tutti ai nastri di partenza perfettamente allineati: i cinque soci detengono una quota capitaria del 20% ciascuno.
Il 12 febbraio 2001 il comune di Merate rilascia la concessione edilizia per Cicognola.
Il 9 marzo 2001 Taverna srl cede l'intero pacchetto " Corti di Cicognola " a Piramide srl.
Ed eccoci al 4 maggio 2001. Taverna srl definisce gli assetti interni. La Pa.Ma sas di Marco Mapelli & C. cede il 33% in parti eguali a Roberto Colombo e moglie e a Franco Ravasi e moglie. Il fantastico duo ( sia detto senza alcuna ironia, perché sono in gamba ) si riappropria dell'intero capitale di Taverna srl, si tiene stretto il 40% del capitale di Piramide srl e con 1/3 della plusvalenza netta della cessione del P.L di Cicognola liquida Pa.Ma sas mettendo in cascina i rimanenti 2/3. Colombo e Ravasi pagano il debito d'onore assunto con Castelli e Sottocornola all'epoca dell'affare di Palazzo Albini e si rimettono in pista a fiutare nuove prospettive immobiliari.
Ps: vogliamo scommettere che questa ricostruzione sarà considerata di nuovo " indebita ingerenza negli affari privati ", mentre se fosse apparsa sulle colonne de Il SOLE24ore, sarebbe finita incorniciata nell'ufficio di ciascuno dei soci? Prevenuti? Chi, noi?
