Merate: due curiosi cartelli, un divieto di ingresso ai cani e l’obbligo di catene neve


Chissà cosa direbbe il ministro del turismo Michela Vittoria Brambilla, in quota al PdL, calolziese di nascita e di residenza, se si trovasse a varcare la soglia del municipio di Merate. Sulla porta scorrevole automatica a vetri, infatti, da un paio di settimane circa è comparso un cartello bene in vista, a colori, con la scritta "Vietato l'ingresso ai cani". Nel tondo rosso barrato con l'asticella del divieto è rappresentato un cane stilizzato e poco sotto l'ordine perentorio a restare fuori dal municipio. Si tratta, come recita il foglio con i colori giallo-blu della città e il gonfalone, di "un'informazione ai cittadini" voluta, con tutta probabilità, dopo qualche episodio spiacevole avvenuto all'interno delle mura del municipio. Per lei, paladina per definizione dei quattro zampe, sostenitrice strenua di spiagge, hotel, ristoranti, bar aperti agli amici animali (nel 2009 editò una guida e un sito internet nonché un concorso per i locali più a portata di animale) sarebbe davvero un brutto colpo varcare la soglia della casa del popolo, tinta dei colori del suo stesso partito, e trovarsi investita da un simile divieto.


Non si tratta tuttavia dell'unico cartello che ha desta quantomeno una certa perplessità. All'imbocco di Viale Verdi, nei pressi della rotatoria del Ceppo, risalendo la 342 ci si imbatte nel cartello che segna il confine di Merate. Qui sotto la dicitura "gemellato con Buzançais" si trova un segnale rotondo a sfondo blu, con impressa una ruota armata di catena da neve. Il cartello obbliga a circolare dal punto di installazione del segnale con catene da neve a o con pneumatici da neve. A stabilirlo è l'articolo 6, comma 4 lettera e, del codice della strada che recita. "L'ente proprietario della strada può, con l'ordinanza di cui all'art. 5, comma 3, prescrivere che i veicoli siano muniti ovvero abbiano a bordo mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio. Resta ora da capire se l'obbligo sia da intendersi "solo in caso di precipitazioni nevose" oppure sempre e comunque. Considerato che, evidentemente si deve intendere come nel primo caso, sarebbe bastato seguire l'esempio degli altri comuni, anche sui tratti provinciali, ovvero apporre un cartello in calce con la dicitura "in caso di neve". 
S.V.
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