Montevecchia: compie 10 anni l’originale presepe di Marco. Al Passone con 58mila tappi è dedicato a tutte le religioni


È ormai un "must" per i montevecchini e un'attrazione per chi arriva da fuori paese. Ecco che anche quest'anno, immancabile, l'originale presepe di Marco Panzeri troneggia sulla balconata della sua abitazione e non può che strappare un sorriso ad automobilisti e pedoni che dalle quattro strade imboccano la via per l'alta collina. Accomodati al tavolo tra boccali di birra e bottiglioni di vino, Babbo Natale e la Befana ci augurano il Buon Natale mangiando e bevendo a sbaffo dei Maya, o meglio dei superstiziosi che li hanno creduti un popolo di iettatori.... E allora, come suggeriscono Marco e i suoi aiutanti, passato il 21 dicembre, in alto i calici e... "21-12-12....Maya e Beef!" ("che l'è mei")

Auguri a tutti e anche a Marco ed amici che quest'anno festeggiano il 10° compleanno di questo singolare presepe, sagace, ironico, pungente e  spennellato da tanta semplicità. Dobbiamo aggiungere assolutamente reclamato dai montevecchini: "l'ho esposto venerdì e già da giorni la gente mi chiedeva se quest'anno l'avrei riproposto. La cosa più bella è vedere la gente che lo guarda incuriosita facendosi una risata... alla vigilia di Natale i passanti suonano addirittura il clacson quando ci passano davanti".


In 50 collaboratori si sono susseguiti in questi 10 anni per la realizzazione del presepe: nel 2012 è stata la volta di Sabbatini Aldo, Panzeri Maurizio, Crippa Valentina, Colombo Claudia e Andrea Carsaniga oltre che Marco Panzeri, che l'hanno personalizzato con il proprio tocco singolare. Oltre a far divertire, il presepe lancia anche un bel messaggio di auguri: "è passato il 21 dicembre...visto che non è stata la fine, sarà sicuramente un buon inizio!".

Non mancano a Montevecchia queste belle tradizioni a tema, così che anche il ristorante Passone ha riproposto una nuova composizione e fantasia per il presepio fatto di tappi di sughero. Ben 58.800 ne sono stati impiegati quest'anno, tra Re Magi, capanna col Bambino e zampognaro quasi a misura d'uomo e un paesaggio di miniature realizzato anche con sementi e pannocchie.

Ci sono la chiesa, ma anche la pagoda, la moschea, il tempio romano, il tempio maya, la tenda con il totem perché il messaggio e l'augurio di Buon Natale sia questo: "unire tutti le razze nella pace e nella speranza" e che questo "non resti solo un sogno".


Oltre alle sue trasposizioni più originali, la tradizionale e genuina semplicità del presepio non poteva però mancare sul piazzale della chiesa parrocchiale.
S.T.
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