Verderio S: sciacalli nella notte al cimitero. Profanate 4 tombe. Rubata una Vergine in bronzo e scoperchiati due sepolcri


Quattro tombe sono state profanate nella notte tra sabato 15 e domenica 16 dicembre nel cimitero di Verderio Superiore. Ignoti infatti hanno danneggiato due vecchi sepolcri scoperchiandoli e scavando al loro interno, nonché rubato una statuetta in bronzo di una Madonna e una in gesso di un angelo. Questa mattina alla riapertura del campo santo i primi che sono entrati si sono subito accorti dello scempio che si era consumato nella notte e hanno avvertito i carabinieri. La notizia ha presto fatto il giro del paese suscitando sdegno e rabbia per l’accaduto.

Come dicevamo l’atto sacrilego è accaduto nella notte tra sabato e domenica, ad un’ora imprecisata. Le orme lasciate nella neve nel prato antistante l’ingresso del cimitero fanno pensare che i balordi abbiano parcheggiato un mezzo nella stradina che si trova a lato e poi abbiano raggiunto il cancello principale e da qui siano entrati.

La tomba da cui è stata rubata la Vergine e il cippo dove si trovava l'angelo in gesso

La prima tomba ad essere stata profanata è stata quella che si trova proprio all’inizio del viale, della famiglia Sala. Si tratta di un sepolcro vecchio, risalente alla prima metà del secolo scorso, con una sorta di cassone sollevato da terra, una lapide verticale con l’epigrafe del defunto e una croce in ferro battuto. Deve essere stato proprio il particolare del cassone esterno, sollevato dalla nuda terra, ad avere tratto in inganno i balordi. L’intera tomba, infatti, è stata abbattuta, forse a colpi di piccone, fino a quando la lastra orizzontale ha ceduto e sotto gli occhi dei sacrileghi si è aperta. Invece dell’ossario i responsabili di questo atto vile hanno trovato solo della terra che, visti i segni, devono avere smosso con le mani o forse con un rastrello. Lo stesso trattamento è stato riservato a un’altra tomba, della famiglia Colombo, situata nel viale laterale sempre del primo “lotto” .

Anche in questo caso il sepolcro è stato abbattuto e scoperchiato ma nulla i malviventi hanno potuto prendere poiché anche in questo caso sotto la lastra orizzontale di marmo c’erano solamente vuoto e terra, poiché la cassa con le ossa si trova sotto la terra protetta dal cemento.

Le orme lasciate dai balordi nella neve

Il raid, però, non si è fermato. Dalla tomba del piccolo Giancarlo Spada, interamente ricoperta dalla neve, hanno spaccato dal cippo l’angioletto in gesso che si trovava a protezione mentre dalla lapide del giovane Simone Oggioni è stata rubata una Vergine in bronzo che i genitori avevano voluto accanto al loro figlio scomparso prematuramente.

 

Questa mattina quando parenti e cittadini si sono recati al cimitero e hanno trovato questa vergogna hanno subito allertato i carabinieri che sono giunti sul posto con una pattuglia. Pochi al momento gli indizi utili per rintracciare gli autori di questo gesto che ha provocato sconforto e dolore nei parenti dei defunti delle tombe profanate e grande sdegno per il gesto inqualificabile.
Restano ancora da chiarire le motivazioni di tale gesto sacrilego che risulta difficile ricondurre al semplice furto vista anche la profanazione delle due tombe.
S.V.
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