Valgreghentino: auditorium alla memoria del tecnico Ugo Albrile

Una persona dedita al lavoro, sempre disponibile ad ascoltare e consigliare, che in 27 anni nel ruolo di responsabile dell’Ufficio tecnico comunale ha maturato un’esperienza che lo ha reso vero e proprio punto di riferimento per i cittadini e per gli amministratori, grazie alla grande esperienza maturata nel settore.

Un ricordo indelebile di Ugo Albrile, dal 1983 al 2009 a capo dell’ufficio tecnico comunale e compianto dall’intera comunità, rimarrà nell’auditorium della scuola primaria di Valgreghentino che a lui, nella mattinata di giovedì 6 dicembre, è stato intitolato. Egli ha seguito con passione i lavori di realizzazione del nuovo polo scolastico del paese inaugurato nel 2008. I famigliari di Ugo, gli amministratori di oggi e di ieri, il dirigente scolastico, i dipendenti comunali che con lui hanno condiviso anni di lavoro non hanno voluto mancare alla cerimonia di intitolazione, per ricordare un uomo che resterà per sempre nel cuore di molti in paese.

Il figlio Matteo con il sindaco Ernesto Longhi

“Ha lasciato in chi lo ha conosciuto un profondo ricordo, si sentiva orgoglioso di aver partecipato alla realizzazione di questo auditorium e di questa splendida scuola, che sentiva anche un po’ sua” ha commentato il sindaco Ernesto Longhi. Mariagrazia Fumagalli, dipendente comunale, ha ricordato i tanti momenti felici trascorsi con una “grande persona, che ha lasciato la gioia nei nostri cuori”, portando alla famiglia di Ugo l’abbraccio di tutti i suoi colleghi. Il figlio Matteo, commosso e riconoscente per l’onore riservato al padre, ha ricordato quanto egli fosse orgoglioso della struttura scolastica di Valgreghentino.

“Il signor Albrile non sapeva chi sarebbe venuto a stare nella scuola, ha dato il suo contributo per il prossimo e anche grazie a lui questa struttura è realtà” ha commentato il dirigente scolastico Angelo De Battista di fronte ai bambini della scuola primaria, che hanno potuto vedere il volto di Ugo in una immagine che sarà poi rimossa. Resterà la targa alla memoria, scoperta dal figlio, a ricordare per sempre un punto di riferimento per l’intero paese.
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