Lecco: Carlo Verdone elogia la parrocchia di Castello, bellissimo il cinema Palladium

Pubblico delle grandi occasioni nella serata di ieri, giovedì 6 dicembre, per Carlo Verdone, ospite d’onore presso la storica sala cinematografica Palladium, nel rione lecchese di Castello. Il noto attore e regista romano ha voluto così portare il suo personale applauso alla coraggiosa iniziativa della parrocchia di Castello, che in tempi di crisi, caratterizzati dalla chiusura di decine di sale, ha invece deciso di investire sul cinema e sulla cultura rimodernando il Palladium, che proprio ieri ha inaugurato il passaggio all’era digitale.

Carlo Verdone con il parroco

“Non ho voluto mancare questo appuntamento
- ha infatti, sottolineato Verdone, reduce da un estenuante tour europeo di promozione della sua ultima fatica “Posti in piedi in paradiso” - perché voi avete fatto un atto socialmente e culturalmente importante, di grande coraggio. Mettere in piedi una sala, spendere dei soldi, convertirla alla tecnologia digitale, beh tutto questo richiede uno sforzo enorme. Che voi l’abbiate fatto è importante, e per questo vi dico bravi. Magari ce ne fossero a Roma, cinque o sei di sale di questo tipo. È difficile trovarle a Roma, ed è difficile trovarle a Milano. Io stesso mi sto battendo per fermare la chiusura delle sale dei centri storici (so che quest’anno hanno chiuso più di 80 sale, dal 2001 ben 800), che sono templi dell’immagine e guardano ad un cinema di qualità che deve essere salvaguardato”.

Insomma, ha proseguito il regista, cinema e cultura ma non solo. Queste sale svolgono, infatti, un’importane funzione sociale che bisogna preservare “Tutto è online oggi, ma speriamo che i film non diventino tutti online, perché altrimenti sarebbe la fine della condivisione, dello stare insieme e quindi il trionfo della solitudine. La sala, con i suoi umori, le sue risate, i suoi silenzi e con la condivisione che rende possibile, va controcorrente in una società che tende sempre a relegarci nella nostra solitudine”.


Venendo al film, “Posti in piedi in paradiso”, pellicola di grande successo che come dicevamo, dopo i consensi di pubblico e critica raccolti in Italia sta impegnando Carlo Verdone in un tour europeo di promozione, esplora con ironia e delicatezza, ossia l’ormai canonizzata “melancomicità” del regista romano, l’attualissimo tema dei padri separati, spesso costretti a gestire situazioni drammatiche sia sotto il profilo umano sia sotto il profilo economico.

Non tradendo quella che è ormai da anni la sua consolidata cifra stilistica, Verdone affida la storia a tre spassosi personaggi che con grande ironia riescono a toccare anche le corde più tragiche di queste situazioni, oggi purtroppo sempre più comuni e diffuse. Spazio sul finale anche per uno squarcio di ottimismo che ripone speranze soprattutto nei più giovani. Un bel augurio che Verdone ha comunque voluto inserire nella pellicola, accompagnata a fine proiezione da uno scroscio di applausi.
Rosa Valsecchi
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