La condanna di Silvio Berlusconi sui giornali inglesi. The knight come l’imperatore Tiberio

Non si sono lasciati sfuggire la condanna di Silvio Berlusconi per frode fiscale, i giornali stranieri. In Gran Bretagna il cavaliere è stato al centro delle pagine degli ultimi dieci giorni e i giornali online ne hanno "approfittato" per riproporre una  carrellata di immagini in galleria degli eventi e delle persone che hanno caratterizzato la sua reggenza. Ecco qualche estratto delle cronache, con la nostra corrispondente Sara Pinotti.

Sara Pinotti
Silvio Berlusconi si ritira dalla politica. No, il Cav (the Knight) non può fare un passo indietro perché deve difendere la giustizia italiana. Anzi sì, Berlusconi attacca il primo ministro Mario Monti ma comunque alla fine non si candiderà alle prossime elezioni politiche 2013.
E, soprattutto, the Knight è stato condannato a quattro anni di prigione (di cui tre condonati per indulto).
La stampa straniera potrebbe anche provare a non scrivere dell'ex premier d'Italia ma bisogna ammettere che il Cav dà un sacco di materia prima in cui intingere la penna.
Così lungo tutto l'arco della scorsa settimana in Inghilterra sono impazzati gli articoli riguardo alla condanna di Silvio Berlusconi per frode ed evasione fiscale in relazione all'acquisto dei diritti televisivi Mediaset.
Al di là dell'avere riportato la notizia in sé, gli articoli dei giornalisti Uk hanno lasciato molto spazio al commento, all'analisi e anche alla fantasia.
L'Independent si è impegnato in cronologie critiche: "Silvio Berlusconi's legal battles have dominated italian politics for decades", le battaglie legali del Cav hanno dominato la politica italiana per decadi (clicca qui per leggere l'articolo dell'Indipendent); ma anche in parallelismi storici prendendo spunto da un vecchio articolo de Il Messaggero: "Farsesco e fraudolento leader d'Italia, l'ex primo ministro è stato un autocrate alla maniera dell'imperatore Tiberio" (clicca qui).
E ancora, sonospuntate foto gallery dei migliori scatti di Berlusconi (clicca qui): la statuetta del Duomo, la bandana, le risate con Putin e quelle con Gheddafi, l'impianto di capelli, Ruby e Veronica, il passato da cantante sulle navi da crociera.
A finire sulle pagine dei quotidiani inglesi è stata persino la lecchese Michela Vittoria Brambilla, subito pronta a difendere l'uomo che l'ha portata in politica: "One of several glamorous young women to have held ministerial positions in his last governement".
Che la notizia della condanna da parte dei giudici sia stata male accolta dal Pdl è apparso chiaro sulla stampa del Regno Unito che ha riportato le scandalizzate parole dello stesso Berlusconi: "I wanted to reform the justice system so that what happened to me doesn't happen to other citizens".


Grande attenzione è stata data anche alla conferenza stampa di sabato 27 ottobre, vedasi il Guardian che ha puntato il dito contro l'ex premier in quanto creatore di confusione politica nel sistema italiano ed europeo (clicca qui).
"Un visibilmente irato Berlusconi, in un monologo di 55 minuti, ha rivolto il proprio astio anche verso Angela Merkel, descritta insieme all'ex presidente francese Nicolas Sarkozy come colei che ha architettato un piano per far cadere il Cav dal governo nel 2011".
Non da ultimo, alcuni giornali hanno sottolineato le parole di astio verso Mario Monti, accusato di "estorsione fiscale" nei confronti degli italiani (clicca qui).
A venire citate come fonti sono state molte testate del Bel Paese, per esempio sul Telegraph (clicca qui) che ha riportato i titoli delle prime pagine della Repubblica, La Stampa e Famiglia Cristiana enfatizzando in particolare l'ultimo: "Berlusconi, game over".
O il Guardian che ha scritto: "His family'snewspaper, Il Giornale, reported that Berlusconi had aid the election could be beld in January and, that being the case, there would be no time to choose his replacement".
Ciò che nessuno dei giornali inglesi ha inoltre scordato di menzionare è l'improbabilità che Berlusconi finisca per davvero in prigione. Alcuni hanno ironizzato che la riduzione della pena da quattro a un anno sia dovuta all'indulto stabilito dal governo Prodi; altri hanno ricordato la lentezza della giustizia italiana.
Ironia anche sul tipo di condanna: pare che 'the billionaire playboy' non sia stato abbattuto dai festini bungabunga, né dalle presunte collusioni con la mafia ma da una vecchia causa sull'acquisizione dei diritti televisivi.
Forse una notizia che ha meno appeal in fatto di audience ma che importa, eccome, ha sottolineato un editoriale delGuardian (clicca qui): "Il Pdl è in rovina e lo hanno confermato alcuni recenti sondaggi. Senza Berlusconi come leader carismatico il partito è alla deriva ed è stato indebolito dagli scandali regionali di Lazio e Lombardia".
Inquadrando il tutto nello scenario delle nuove elezioni siciliane, i cittadini italiani sono stati definiti come stanchi.
Dopotutto, non ha dimenticato di sottolineare la stampa inglese, Silvio Berlusconi non è il primo ministro italiano a finire nei guai con la giustizia. La Bbc (clicca qui) ha tirato fuori dal cappello della politica nostrana niente meno che Bettino Craxi:
"a socialis twho helped Mr Berlusconi to build his media empire, fled the country in 1994 to avoid imprisonment in a corruption trial and died in exile in Tunisia".
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