Perego: avviato il processo di beatificazione di Carlo Acutis, deceduto a soli 15 anni, 'tra le persone più care al Monastero'

E' stata avviata nelle scorse settimane, a sei anni dalla sua prematura scomparsa, la causa di beatificazione del giovane Carlo Acutis, morto a soli 15 anni, nel giro di pochi giorni, colpito da una leucemia fulminante che non gli ha lasciato scampo. E' ancora vivo in quanti l'hanno conosciuto il ricordo di quel ragazzetto dalla faccia d'angelo, piccolo genio dell'informatica, che mai ha nascosto il suo innato amore per il Signore presente soprattutto, a suo modo di vedere, nel Sacramento dell'Eucarestia, sacramento a cui il giovane Carlo si è affacciato a soli sette anni, con una celebrazione svoltasi in forma privata, presso il monastero della Bernaga di Perego. E proprio lassù, in quel piccolo angolo di paradiso voluto cinquant'anni orsono da Madre Maria Candida Casero, quale luogo di preghiera e vita contemplativa, le monache romite ambrosiane, ancora hanno fulgida nel loro cuore l'immagine di quel bambino che, dinnanzi ai loro occhi, si è accostato per la prima volta alla Comunione, in tenera età ma dimostrando di essere già pronto e desideroso.

Carlo da bambino

Ricorda infatti la superiora, tra le pagine del libro "Eucarestia. La mia autostrada per il cielo. Biografia di Carlo Acutis" scritto da Nicola Gori: "Composto e tranquillo durante il tempo della santa Messa, ha cominciato a dare segni di "impazienza" mentre si avvicinava il momento di ricevere la Santa Comunione. Con Gesù nel cuore, dopo aver tenuto la testina tra le mani ha incominciato a muoversi come se non riuscisse più a stare fermo. Sembrava che fosse avvenuto qualche cosa in lui, a lui solo noto, qualche cosa di troppo grande che non riusciva a contenere. Le monache più vicine all'altare - prosegue la religiosa - non potevano fare a meno di guardarlo con profonda commozione, se pure attraverso le sottili tendine della grata, e intuire che Carlo aveva come appagato il desiderio di una grande attesa. Per questo è rimasto nel cuore di tutte..."
Il bambino, dai modi aggraziati, semplice e libero nelle espressioni, affettuoso e rispettoso nei confronti dei genitori, con gli anni diventa un ragazzetto, attento alla scuola e lontano da certi vizi propri dei giovani d'oggi. Continua a frequentare, di tanto in tanto, Perego e il monastero delle romite, con le quali istaura un rapporto intenso tanto da salire al colle anche a poche ore da un altro passo essenziale della sua vita di credente, la Santa Cresima: "Anche in questa circostanza ho potuto ammirare la gioia dello Spirito che traspariva dal suo volto" ha spiegato all'autore del libro sulla vita di Carlo, la Superiora della Bernaga. "Mi sia concesso di dire questa parola "grande" ma vera: un volto angelico" aggiunge. "Altri incontri avuti in parlatorio durante gli anni successivi mi lasciavano sempre, con stupore, l'impressione di un ragazzo che viveva in pienezza la sua adolescenza, con il cuore puro. Ormai Carlo e i suoi genitori erano diventati, e sono rimasti, tra le persone più care del nostro Monastero, persone sempre presenti al cuore e alla preghiera. Per questo - conclude - molto dolorosa per me e per tutte è giunta la preoccupante telefonata del papà la sera di domenica 8 ottobre 2006, dove mi spiegava che Carlo era in pericolo di vita per l'improvvisa manifestazione di una malattia rivelatasi subito grave. Immediata mi si è affacciata alla mente la Parola di Dio del Libro della Sapienza: "Giunto in breve alla perfezione la sua anima fu gradita al Signore; perciò lo tolse in fretta...".

Carlo poco prima che la malattia lo strappasse alla vita
Immagini tratte da http://www.carloacutis.com

In pochi giorni, effettivamente, Carlo è stato strappato alla vita. A distanza di sei anni dal suo ingresso nel Regno dei Cieli, l'associazione che porta il suo nome, ha nominato la dottoressa Francesca Consolini postulatrice della Causa di beatificazione. Di seguito il comunicato con cui ella annuncia quali saranno le prossime tappe del cammino che potrebbe portare a scrivere il nome di Carlo tra quelli dei Beati della Chiesa Cattolica. Lui con il suo volto angelico, qualunque sarà l'esito del processo, continuerà comunque a vivere nelle preghiere delle Monache Romite di Perego e in quanti hanno potuto toccare con mano il suo animo speciale in un'epoca come la nostra.

«L'associazione "Amici di Carlo Acutis" mi ha nominato postulatrice della Causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Carlo Acutis; in virtù di questo mandato ho proceduto a inoltrare all'arcivescovo Card. Angelo Scola la richiesta ufficiale di introduzione della Causa e ho preso contatti con mons. Ennio Apeciti, delegato dell'arcivescovo per le Cause dei Santi della Diocesi di Milano. Spetta ora all'Arcivescovo dare avvio alle fasi preliminari del processo diocesano, quali la consultazione dei suoi confratelli Vescovi della Conferenza episcopale lombarda e la richiesta del nulla osta alla Santa Sede. Preghiamo e affidiamo tutto allo Spirito Santo. Preciso che l'appellativo "Servo di Dio" non significa che il candidato sia già venerabile, beato o santo; non implica alcun riconoscimento di santità, ma con tale appellativo si indicano coloro sui quali la Chiesa indaga ai fini dell' eventuale, e non sempre scontato, riconoscimento della esemplarità della vita cristiana. Per Carlo siamo appena agli inizi del lungo e non facile cammino che, a Dio piacendo, potrebbe sfociare in tale riconoscimento. Occorre; pertanto, disporci a rispettare ed accogliere i tempi e le modalità della Chiesa con pazienza, fiducia e perseveranza nella preghiera. Certo è importante amare questo nostro giovane amico, farlo conoscere, ricorrere alla sua intercessione presso Dio, ma sempre rispettando le norme prescritte dalla Chiesa e, quindi, avendo sempre cura di segnalare alla Associazione che poi ne terrà informata la Postulatrice, le iniziative, le grazie ricevute, le pubblicazioni su Carlo. Stiamo vivendo l'inizio di un momento importante che, sull'esempio di Carlo, deve lasciare in tutti noi un rinnovato amore a Gesù Eucaristia, alla Chiesa, alle persone che ci vivono accanto, anche se semplici e umili, e una nuova determinazione a vivere con generosità la vocazione cristiana alla santità. »
Dottoressa Francesca Consolini Postulatore della Causa Milano, 12 ottobre 2012.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.