Sulla stampa tedesca le mamme italiane che non cucinano più. Carriera al posto dei fornelli
Perduto il mito dell'economia (sempre più vicina a paesi come la Grecia e il Portogallo), delle scienze e delle scoperte (con la fuga dei cervelli all'estero), dell'arte (con edifici che il mondo ci invidia, a rischio crollo e incuria), l'Italia ora è in bilico anche sulla cucina. Ecco come, pur tenendo sempre in primo piano corruzione, scandali e politica, la stampa tedesca trova spazio per un trafiletto alle donne italiane che non vogliono più cucinare. Ecco cosa racconta die HAZ.
Mentre la maggior parte degli affamati giornalisti tedeschi si concentrano anche questa settimana sulla sfera politica, ambito che certo gli permette di trovar pane per i propri denti, è proprio sfogliando attentamente le pagine dei quotidiani, che si scopre che il nostro 'Bel Paese' vacilla anche nel suo storico 'cliché': quello culinario. In quanto a qualità, nulla da dire: rimane uno dei settori che tutti ci invidiano e sul cui primato non si trovano ancora voci discordanti. Analizzando invece l'aspetto famigliare, si riscopre un'Italia moderna che nulla ha a che fare con quell'alone fiabesco da sempre attribuitole. Così se la mamma italiana preferisce la carriera e la cultura della cucina passa in secondo piano, cosa tra l'altro a noi già ben nota e ormai parte della quotidianità, per i giornali tedeschi diventa scoop e simbolo imprescindibile di un'era che sta cambiando. Nessun mattarello a portata di mano, quindi. Le mamme moderne preferiscono la ventiquattrore. A riportare la notizia è l'Hannoversche Allgemeine Zeitung che proprio nel titolo dichiara che «Italiens Frauen wollen nicht mehr kochen» - le donne italiane non vogliono più cucinare. Al posto loro, ai fornelli, ci sono ora mariti e piatti pronti, segnale di una crisi che avanza e che trova le donne italiane senza prospettive e sempre meno intenzionate a sposarsi in Chiesa. I bambini e la cucina appartengono al passato e tra lo stress del lavoro e della famiglia, le mamme di oggi non hanno più il tempo di restare neppure un'ora davanti ai fornelli. Addio quindi alla «Pasta della Nonna, Torta della Nonna, Sugo della Nonna» così come è stato riportato nell'articolo, che spazia sul cambiamento dei tempi fornendo anche dati statistici. Diminuisce la natalità che, stando ai dati dell'Istat e dell'Inps ripresi nell'articolo, si ferma all'1.4, un dato «ähnlich niedrig wie in Deutschland» - altrettanto basso come in Germania. Le coppie si sposano sempre più tardi e più di un terzo non davanti al parroco. Aumenta, in controtendenza, il tempo passato davanti ai programmi televisivi di cucina, mentre diminuisce quello dedicato alla preparazione del pranzo o della cena, ridotto a 15 minuti circa, un quarto del tempo utilizzato dalle nonne. Manca la fantasia, la voglia di cucinare e questo è un chiaro segno che le donne «sie können auch mal Nein sagen» - possono dire anche qualche volta 'No'. L'immagine e il cliché della grassa mamma italiana viene quindi accantonato. Al primo posto rimane la carriera e il cibo diventa surgelato. Sfatato il mito italiano, lo Stivale non si è mai mostrato così vicino alla Germania e mai così lontano per quanto riguarda la qualità. Il Südkurier pubblicizza, a tal proposito, un corso itinerante interamente in italiano, per svelare i segreti della cucina antica, spesso stravolta nei piatti preparati all'estero. Di una cosa Italia e Germania non possono fare a meno e si trovano pienamente concordi: far tesoro del bene più prezioso, l'unico che davvero può ancora insegnare qualcosa e far rivivere nel nucleo famigliare l'ormai dimenticata tradizione italiana. I tedeschi la chiamano 'Oma'; per noi rimarrà semplicemente l'insostituibile 'Nonna'.
Mentre la maggior parte degli affamati giornalisti tedeschi si concentrano anche questa settimana sulla sfera politica, ambito che certo gli permette di trovar pane per i propri denti, è proprio sfogliando attentamente le pagine dei quotidiani, che si scopre che il nostro 'Bel Paese' vacilla anche nel suo storico 'cliché': quello culinario. In quanto a qualità, nulla da dire: rimane uno dei settori che tutti ci invidiano e sul cui primato non si trovano ancora voci discordanti. Analizzando invece l'aspetto famigliare, si riscopre un'Italia moderna che nulla ha a che fare con quell'alone fiabesco da sempre attribuitole. Così se la mamma italiana preferisce la carriera e la cultura della cucina passa in secondo piano, cosa tra l'altro a noi già ben nota e ormai parte della quotidianità, per i giornali tedeschi diventa scoop e simbolo imprescindibile di un'era che sta cambiando. Nessun mattarello a portata di mano, quindi. Le mamme moderne preferiscono la ventiquattrore. A riportare la notizia è l'Hannoversche Allgemeine Zeitung che proprio nel titolo dichiara che «Italiens Frauen wollen nicht mehr kochen» - le donne italiane non vogliono più cucinare. Al posto loro, ai fornelli, ci sono ora mariti e piatti pronti, segnale di una crisi che avanza e che trova le donne italiane senza prospettive e sempre meno intenzionate a sposarsi in Chiesa. I bambini e la cucina appartengono al passato e tra lo stress del lavoro e della famiglia, le mamme di oggi non hanno più il tempo di restare neppure un'ora davanti ai fornelli. Addio quindi alla «Pasta della Nonna, Torta della Nonna, Sugo della Nonna» così come è stato riportato nell'articolo, che spazia sul cambiamento dei tempi fornendo anche dati statistici. Diminuisce la natalità che, stando ai dati dell'Istat e dell'Inps ripresi nell'articolo, si ferma all'1.4, un dato «ähnlich niedrig wie in Deutschland» - altrettanto basso come in Germania. Le coppie si sposano sempre più tardi e più di un terzo non davanti al parroco. Aumenta, in controtendenza, il tempo passato davanti ai programmi televisivi di cucina, mentre diminuisce quello dedicato alla preparazione del pranzo o della cena, ridotto a 15 minuti circa, un quarto del tempo utilizzato dalle nonne. Manca la fantasia, la voglia di cucinare e questo è un chiaro segno che le donne «sie können auch mal Nein sagen» - possono dire anche qualche volta 'No'. L'immagine e il cliché della grassa mamma italiana viene quindi accantonato. Al primo posto rimane la carriera e il cibo diventa surgelato. Sfatato il mito italiano, lo Stivale non si è mai mostrato così vicino alla Germania e mai così lontano per quanto riguarda la qualità. Il Südkurier pubblicizza, a tal proposito, un corso itinerante interamente in italiano, per svelare i segreti della cucina antica, spesso stravolta nei piatti preparati all'estero. Di una cosa Italia e Germania non possono fare a meno e si trovano pienamente concordi: far tesoro del bene più prezioso, l'unico che davvero può ancora insegnare qualcosa e far rivivere nel nucleo famigliare l'ormai dimenticata tradizione italiana. I tedeschi la chiamano 'Oma'; per noi rimarrà semplicemente l'insostituibile 'Nonna'.
Clarissa Colasanti