Merate: inaugurata la mostra per i 250 anni dell’osservatorio

"L'applicazione dei raggi x in astronomia, ci ha aperto un mondo, rivelando cose che non conoscevamo. Con questa mostra, che ricorderà il 250° anniversario di fondazione del nostro Istituto e il 50° dell'impiego dei raggi x in astronomia, abbiamo cercato di spiegare al pubblico cosa significa l'astronomia x, la tecnologia che la sviluppa, anche nel futuro e nell'industria". Così Giovanni Pareschi, direttore dell'Osservatorio di Brera-Merate, ha introdotto "L'Universo invisibile", una bella e importante mostra che Osservatorio Astronomico e Accademia di Brera, in collaborazione con Comune,  Fondazione Monastero e altri enti, hanno proposto a Villa Confalonieri. Organizzata da Monica Sperandio e Stefano Sandrelli, astronomi che lavorano anche nella sede meratese di via Bianchi, nonchè da Alessandra Angelini, docente all'Accademia milanese, la kermesse rimarrà aperta dal lunedì al venerdì dalle 14,30 alle 17,30. Nel fine settimana anche il mattino. Cinquanta i giovani artisti che, insieme agli astronomi, hanno proposto la sintesi di un lavoro iniziato a febbraio, continuato con sette lezioni-seminario sull'astronomia, concluso con le opere in esposizione sui due piani dell'ex municipio. Per informazioni e visite con le scuole telefonare allo 039-5971016, 5971100.  
Tra gli interventi all'inaugurazione, Filippo De Filippi, docente a Brera, e Salvatore Carruba, già assessore alla cultura del Comune di Milano, ora presidente dell'Accademia di Brera, Andrea Robbiani sindaco di Merate.
In visita alla mostra, arriverà Paolo Nespoli, astronauta che nel 2007 e 2010 era rimasto sei mesi nello spazio. Nell'aula magna dell'Agnesi-Viganò (via dei Ludovichi) Nespoli parlerà delle sue imprese spaziali, nonchè di quello a cui gli scienziati italiani stanno lavorando. Giovedì 18, alle 8,45 del mattino, da Villa Confalonieri, osservazioni in collegamento dal Cile col telescopio. Sabato 27 la presentazione del francobollo commemorativo per il 250° di fondazione dell'OAB (osservatorio astronomico brera)
"In questa settimana con voi - ha esordito Giusi Spezzaferri, emozionatissima assessore alla cultura di Merate - ho imparato molto. Ho scoperto un mondo".  

Il direttore Giovanni Pareschi e l'assessore Giuseppina Spezzaferri

Aprendo gli interventi, Pareschi ha tenuto una bella lezione sulla storia dell'Osservatorio Astronomico, nonchè sulle scoperte di Bruno Rossi e Riccardo Giacconi nell'impiego dei raggi x in astronomia. "L'Osservatorio invece - ha continuato il direttore dell'Istituto - è stato fortemente voluto da Ruggero Boscovich, gesuita, grande matematico e ingegnere. Suo è anche il progetto della guglia del Duomo di Milano sulla quale è stata posta la Madonnina. Quanto all'Osservatorio di Merate, con l'inquinamento luminoso che, dai primi del 1900 aveva cominciato ad interessare anche Milano, nuove cupole per l'osservazione notturna erano diventate necessarie. Il senatore Mangiagalli, lanciò una sottoscrizione dal Corriere della Sera, e quello fu l'inizio per la realizzazione dell'Osservatorio di via Bianchi. A Giacobbi dobbiamo molto. E' grazie a lui se nel 1962 cominciò la ricerca sui raggi x applicati in astronomia, rivelandoci un mondo che non conoscevamo".
"Accademia, Osservatorio, Braidense, tutto nasce verso la fine del Settecento, col riformismo teresiano (Maria Teresa d'Austria, imperatrice che governò anche su Milano e il lombardo-veneto ndr) e con l'illuminismo - ha continuato Salvatore Carruba - Brera è un grande condominio dove convivono molti progetti".
"Qui abbiamo potuto far dialogare arte e scienza" ha spiegato De Filippi, mentre la professoressa Angelini ha sottolineato come "la possibilità di respirare atmosfere nuove, abbia consentito agli studenti di collegare il passato, Villa Confalonieri, col futuro, l'astronomia. L'arte è stata il ponte per tutto questo".
Il sindaco ha ringraziato. Per chiudere un concerto con musiche scelte da Monica Sperandio. Tra i pezzi in repertorio "Urania" da Le Gagliarde di Vincenzo Galilei, musiche di Herschel, Angelo Sormani, e Maderna. Con Alberto Longhi al clarinetto, Claudio Andriani al violino, Alessandro Andriani al violoncello, Giovanni Sanvito all'oboe.
Sergio Perego
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