Olgiate: ''sfilata'' di divise e arco di sciabole per l'elicotterista Francesco e la sua Cinzia

Candide divise, bianchi cappelli, sciabole sguainate a costruire un arco sotto cui due gioiosi sposi hanno fatto la loro uscita fuori dalla chiesa, dopo essersi giurati eterno amore e rispetto. È stata una cerimonia davvero particolare, e di certo non è passata inosservata, quella in cui l'elicotterista della guardia costiera Francesco si è unito in matrimonio con Cinzia, nella chiesa parrocchiale di S. Zeno.

Gli sposi all'uscita dalla chiesa. Foto di Klaus Dell'Orto, www.studiokfoto.com

Galeotto fu, per la olgiatese e il robbiatese, l'incontro in un bar dove lei lavorava in Brianza, e anche se ora vivono in Liguria insieme alla loro bambina tornano di frequente nella loro terra di origine, scelta per il giorno più bello.
"Io sono di Porchera, abbiamo scelto la chiesa di S. Zeno perché è un luogo legato alla mia infanzia" ha raccontato Cinzia.

"In effetti non è molto usuale vedere un matrimonio con tante divise, per loro si tratta di una sorta di usanza. Nulla di obbligatorio, ma è tradizione che ci si sposi in divisa, e i colleghi arrivano vestiti alla stessa maniera. Francesco è un elicotterista della Guardia Costiera, in forza presso una base ligure. Al matrimonio erano presenti alcuni suoi colleghi e altri della Marina, lui fortunatamente lavora principalmente in Italia, capita che si assenti ma per pochi giorni. Il suo lavoro consiste nel controllo dall'alto e, in caso di necessità, nell'aiuto nella ricerca e salvataggio di persone in difficoltà".
Come da tradizione, elicotteristi e marinai hanno accolto gli sposi all'uscita dalla chiesa con le sciabole sguainate a formare un arco.

L'ultimo militare della fila deve poi dare una pacca sul sedere alla sposa, così dice l'usanza ha spiegato Cinzia divertita. Non resta che unirsi al coro di auguri di amici e parenti per una meravigliosa vita insieme.
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