Le ''sparate'' del Cavaliere nell’ironia pungente dei giornali stranieri. Dalla Gran Bretagna alla Germania, i media ridono
E' ancora il Cavaliere il principale "oggetto" degli articoli di stampa esteri sull'Italia. In questi giorni, infatti, la soluzione prospettata per uscire dalla crisi da Silvio Berlusconi, e dunque l'abbandono dell'Eurozona da parte della Germania, ha suscitato come prevedibile le reazioni dei mass media direttamente interessati dalla vicenda (i giornali tedeschi, ndr) e che guardano con attenzione a ogni singola parola, dando particolare risalto, qualunque sia l'argomento, al numero di procedimenti collezionati e agli scandali che da tempo, ormai, costellano la figura dell'ex premier italiano. In quest'ultimo caso poi sono i giornali inglesi, particolarmente toccati da come la Mondadori, nelle scorse settimane, aveva approcciato le foto rubate a Kate, a ricordare gli appuntamenti giudiziari di Berlusconi, riportando le sue dichiarazioni sulla Merkel. Forniamo dunque un sunto di come la stampa inglese e tedesca ha trattato la vicenda in questi ultimi giorni, affidandoci alla cronaca delle nostre corrispondenti Sara Pinotti e Clarissa Colasanti.
L'ex premier Silvio Berlusconi ha scoccato l'ennesima frecciata verso la Germania, riuscendo anche questa volta a nominare la parola 'nazismo'.
'Che grande sorpresa', ha commentato il Guardian (clicca qui per leggere l'articolo).
La notizia dell'attacco del Cav al paese di Angela Merkel, a suo dire, terra egemonica e poco solidale in Europa ha fatto infatti il giro dei giornali inglesi.
La lezioncina di Berlusconi in materia di politica economica dell'Eurozona è arrivata nel corso della presentazione del libro di Renato Brunetta, "Il grande imbroglio", ma anche attraverso le parole che l'ex premier ha usato nell'intervista con il nuovo Huffington Post Italia e in cui ha puntato il dito contro Mario Monti.
"Il fiscal compact esprime in sé le idee di una politica imposta dalla Germania, paese egemone che dovrebbe essere solidale e che invece ha rifiutato questa solidarietà", hanno riportato i maggiori quotidiani inglesi.
E ancora: «è un paese che viene dalla Repubblica di Weimar, un'esperienza che prostrò l'economia tedesca e aprì le porte a Hitler e al nazismo. Per questo la Bundesbank e la Merkel hanno nelle loro radici il terrore dell'inflazione e per questo la principale missione della banca centrale europea è quella di coprire l'inflazione».
Come era già avvenuto lo scorso giugno Berlusconi si è spinto oltre e non ha taciuto un suo personale suggerimento: «Non sarebbe una tragedia se la Germania uscisse dall'euro».
La più o meno nuova sparata del Cav è stata accolta con freddezza dai giornali inglesi che, come d'abitudine quando scrivono di Silvio Berlusconi, non hanno mancato di snocciolare tra una riga e l'altra i vari processi in cui è coinvolto, in particolare il caso Ruby.
L'Indipendent (clicca qui) ha ricordato anche che l'ex presidente del consiglio ha cercato di mantenere un basso profilo da quando gli è subentrato Mario Monti ma che non ci è sempre riuscito.
In particolare in materia di euro e nei confronti della Germania.
Come ha riportato alla luce il Guardian, già nel 2003 Berlusconi ha attaccato all'interno del parlamento europeo il deputato Martin Schulz, dicendo che personalmente lo avrebbe raccomandato per un ruolo di kapò nazista in un futuro film sulla seconda guerra mondiale.
Ma, e alla stampa inglese non è certo sfuggito, è ormai abitudine del Cav, soprattutto in vista della sua possibile nuova candidatura per le prossime elezioni politiche del 2013, una tendenza ad attaccare l'attuale presidente del consiglio Mario Monti.
Il Telegraph (clicca qui) ha infatti riportato l'intervista che il nuovo Huffington Post Italia ha dedicato a Berlusconi e dalla quale è emerso il concetto di un Monti 'troppo servile con la Germania, uno stato che sta dettando le regole di discilpina e austerità agli altri paesi europei'.
Sia il Telegraph (clicca qui) che l'Indipendent hanno rimarcato un altro aspetto dell'articolo dedicato al Cav: la sua persistente tendenza all'autodifesa e alla negazione.
'Mi sono sempre comportato in modo corretto, privatamente e pubblicamente' hanno riportato i quotidiani aggiungendo: 'Dieci mesi dopo le sue dimissioni, avvenute tra scandali sessuali e la crisi dell'Eurozona, il miliardario ha ancora insistito nel dichiarare di non avere mai infranto la legge e che è solo vittima di giudici mossi politicamente'.
Per completare il quadretto, negli Uk non è certo sfuggito il passo indietro dell'ormai ex governatrice del Lazio Renata Polverini.
Tra gli altri il Guardian (clicca qui) ha segnalato la notizia, evidenziando sia lo scandalo dei fondi nel Pdl regionale, sia l'ormai noto toga party cui l'ex presidentessa ha partecipato, con tanto di gladiatori, sexy ancelle e maschere da maiale.
Ma, ha concluso invece il Telegraph, Berlusconi ha difeso anche lei: 'Non ha fatto nulla di immorale o illegittimo'.
Prima ha criticato il regime d'austerità della Germania; ora vedrebbe la sua uscita dall'Eurozona come una possibile soluzione alla crisi. Le ultime affermazioni di Silvio Berlusconi non sono certo state accettate con entusiasmo dai tedeschi, ormai abituati alle 'uscite' poco raffinate e gentili del nostro ex premier, «für seine provokanten Aussagen bekannt» - conosciuto per le sue affermazioni provocanti. La Germania sarebbe quindi un paese egemone e non solidale, un suo abbandono del campo non comporterebbe «keine Tragödie» - alcuna tragedia. Non certo 'galeotto', ma ben più portatore di insidie fu il libro 'Il grande imbroglio' e chi lo scrisse, Renato Brunetta, alla cui presentazione a Roma ha partecipato lo stesso ex premier. Le soluzioni optate dal Cavaliere per uscire dalla crisi sarebbero dunque tre; e tra queste, proprio l'abbandono dello scenario Euro da parte della Prima della classe. Affermazioni a cui ha già risposto, come si è già potuto leggere nei giorni scorsi sui principali giornali italiani, il portavoce della Bundeskanzlerin Angela Merkel, definendole 'assurde'. La sottile ironia invece dei giornali tedeschi al riguardo va ricercata attentamente nelle singole parole o, più semplicemente, nei titoli. «Berlusconi beschimpft Berlin» - Berlusconi insulta Berlino, ha riportato un giornale online locale; «Berlusconi gießt Öl ins Krisen-Feuer» - Berlusconi getta olio nel fuoco della crisi (clicca qui per l'articolo del Die Welt). L'ex presidente del consiglio rumoreggia ancora, ha continuato il Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz clicca qui per leggere l'articolo) e, ha proseguito il Zeit online, Berlusconi indica la repubblica federale come responsabile per l'attuale politica di risparmio in Europa. Condizione che comporta, stando alle parole più volte sottolineate dell'ex premier, un clima di insicurezza e paura in una crisi in cui non è ancora possibile vedere la fine. Il grosso imbroglio sarebbe quindi l'Euro, un suicidio che l'Italia ha compiuto su sé stessa. Il Cavaliere attacca verbalmente la Germania, ha scritto il Faz; il patto fiscale sarebbe quindi un 'Diktat' tedesco, che avrebbe radici nella repubblica di Weimer e nel terzo Reich. Nello stesso tempo - ha continuato il Faz - a Berlusconi viene contestato il fatto che lui stesso come presidente del consiglio abbia firmato il patto fiscale europeo «sich nun womöglich nicht mehr daran erinnern könne» - e che ora non riesca pure a ricordarlo. Che Berlusconi rinfacci alla Germania la sua «Spardiktatur» - dittatura di risparmio, viene ripresa come notizia anche dallo Spiegel, che non evita commenti e sottolinea come l'ex premier rinfacci a Mario Monti di essere troppo accondiscendente a Berlino. Lo stesso «Skandalpolitiker» che a Novembre si è dimesso e che, a detta dello Spiegel (clicca qui), specula pubblicamente sul suo ritorno, a capo del Pdl, «wieder einmal mit einem Korruptionsskandal beschäftigt» - ancora una volta interessato da uno scandalo di corruzione. Problemi interni o non, le cause dell'impoverimento italiano Berlusconi le attribuisce alle misure europee adottate, al ruolo di stato egemone quale è la Germania, che non si è mostrata certo solidale durante la crisi. «Silvio Berlusconi wütend über Deutschland» - Berlusconi si arrabbia con la Germania, non rammaricandosi per una sua eventuale uscita dall'Eurozona. Anzi, ha ripreso il Die Presse, «er plädiert», la invoca e la consiglia come soluzione alla crisi. Resta ora solo da capire cosa succederebbe ad una Germania e ai suoi cittadini senza l'euro «Deutsche ohne Euro?», ma soprattutto a tutti i 17 membri dell'Eurozona. I giornali si interrogano e con loro i lettori: se tutti gli stati che oggi finanziano l'Esm, il meccanismo europeo di stabilità, dovessero davvero uscire dall'Euro, «wer wird Griechenland, Italien und Spanien finanzieren?» - chi finanzierà Grecia, Italia e Spagna?

Sara Pinotti da Oxford
'Che grande sorpresa', ha commentato il Guardian (clicca qui per leggere l'articolo).
La notizia dell'attacco del Cav al paese di Angela Merkel, a suo dire, terra egemonica e poco solidale in Europa ha fatto infatti il giro dei giornali inglesi.
La lezioncina di Berlusconi in materia di politica economica dell'Eurozona è arrivata nel corso della presentazione del libro di Renato Brunetta, "Il grande imbroglio", ma anche attraverso le parole che l'ex premier ha usato nell'intervista con il nuovo Huffington Post Italia e in cui ha puntato il dito contro Mario Monti.
"Il fiscal compact esprime in sé le idee di una politica imposta dalla Germania, paese egemone che dovrebbe essere solidale e che invece ha rifiutato questa solidarietà", hanno riportato i maggiori quotidiani inglesi.
E ancora: «è un paese che viene dalla Repubblica di Weimar, un'esperienza che prostrò l'economia tedesca e aprì le porte a Hitler e al nazismo. Per questo la Bundesbank e la Merkel hanno nelle loro radici il terrore dell'inflazione e per questo la principale missione della banca centrale europea è quella di coprire l'inflazione».
Come era già avvenuto lo scorso giugno Berlusconi si è spinto oltre e non ha taciuto un suo personale suggerimento: «Non sarebbe una tragedia se la Germania uscisse dall'euro».
La più o meno nuova sparata del Cav è stata accolta con freddezza dai giornali inglesi che, come d'abitudine quando scrivono di Silvio Berlusconi, non hanno mancato di snocciolare tra una riga e l'altra i vari processi in cui è coinvolto, in particolare il caso Ruby.
L'Indipendent (clicca qui) ha ricordato anche che l'ex presidente del consiglio ha cercato di mantenere un basso profilo da quando gli è subentrato Mario Monti ma che non ci è sempre riuscito.
In particolare in materia di euro e nei confronti della Germania.
Come ha riportato alla luce il Guardian, già nel 2003 Berlusconi ha attaccato all'interno del parlamento europeo il deputato Martin Schulz, dicendo che personalmente lo avrebbe raccomandato per un ruolo di kapò nazista in un futuro film sulla seconda guerra mondiale.
Ma, e alla stampa inglese non è certo sfuggito, è ormai abitudine del Cav, soprattutto in vista della sua possibile nuova candidatura per le prossime elezioni politiche del 2013, una tendenza ad attaccare l'attuale presidente del consiglio Mario Monti.
Il Telegraph (clicca qui) ha infatti riportato l'intervista che il nuovo Huffington Post Italia ha dedicato a Berlusconi e dalla quale è emerso il concetto di un Monti 'troppo servile con la Germania, uno stato che sta dettando le regole di discilpina e austerità agli altri paesi europei'.
Sia il Telegraph (clicca qui) che l'Indipendent hanno rimarcato un altro aspetto dell'articolo dedicato al Cav: la sua persistente tendenza all'autodifesa e alla negazione.
'Mi sono sempre comportato in modo corretto, privatamente e pubblicamente' hanno riportato i quotidiani aggiungendo: 'Dieci mesi dopo le sue dimissioni, avvenute tra scandali sessuali e la crisi dell'Eurozona, il miliardario ha ancora insistito nel dichiarare di non avere mai infranto la legge e che è solo vittima di giudici mossi politicamente'.
Per completare il quadretto, negli Uk non è certo sfuggito il passo indietro dell'ormai ex governatrice del Lazio Renata Polverini.
Tra gli altri il Guardian (clicca qui) ha segnalato la notizia, evidenziando sia lo scandalo dei fondi nel Pdl regionale, sia l'ormai noto toga party cui l'ex presidentessa ha partecipato, con tanto di gladiatori, sexy ancelle e maschere da maiale.
Ma, ha concluso invece il Telegraph, Berlusconi ha difeso anche lei: 'Non ha fatto nulla di immorale o illegittimo'.

Clarissa Colasanti dalla Germania
