Robbiate: apre ''La Chiocciola'' una casa per gli anziani soli, dono dalla sig.ra Carla Codara

Bruno Dozio e Alessandro Salvioni

Ha donato la sua casa al comune perchè gli anziani che risiedono in paese e non, possano essere accuditi dai familiari, rimanendo dove hanno trascorso l'intera vita. Intitolata ad Irma e Mario Codara, i suoi genitori morti da anni, l'abitazione di Carla Codara, già vicesindaco e attuale consigliere comunale, è ora centro di accoglienza per anziani. A tagliare il nastro dell'inaugurazione c'erano due signore, Matilde e Maria, le prime che da ieri, con altri ospiti, vivono gran parte della giornata alla "Chiocciola", casa per anziani aperta grazie ad un grande gesto di solidarietà.


Come hanno sottolineato l'ex sindaco, Bruno Dozio, presidente dell'associazione che la gestirà in collaborazione con l'amministrazione comunale, e il sindaco Alessandro Salvioni "a donare la casa è stata l'ex vicesindaco, per molti anni assessore ai servizi sociali, tuttora in municipio come consigliere di maggioranza". "Ci sono gesti che legano per sempre una persona alla propria comunità - ha sottolineato il primo cittadino - quello di Carla, che da trent'anni è impegnata in Comune e a me ha insegnato molto, è certamente uno di questi".

Il taglio del nastro

"I posti letto sono 7 e saranno comunque per accoglienza temporanea - ha spiegato Dozio - inizialmente la casa potrà accogliere dalle 15 alle 20 persone, poi vedremo come allargare gli ingressi. La Chiocciola sarà un punto aggregazione per chi vuole condividere la propria vita con le persone che conosce o per rendere la propria solitudine meno monotona. Gestita direttamente dall'associazione, vedrà operatori sempre presenti, ma a Robbiate c'è una grande presenza di volontariato, ed è soprattutto su di loro che contiamo".

A sinistra Carla Codara

"Per la casa ho scelto questo nome - ha spiegato la Codara, che è andata vivere nel fienile vicino ora ristrutturato come abitazione - perchè come la lumaca, gli anziani vogliono stare sempre vicini alla propria casa. In questo modo potranno dividere buona parte della giornata con persone che conoscono e comunque nel paese dove sono nate e dal quale non si sono mai allontanate".
"L'idea di questo progetto risale ad alcuni anni fa - spiega la signora, 61 anni, per quaranta insegnante, ora in pensione, alle elementari locali - nel programma elettorale avevamo previsto l'apertura di una casa per anziani, almeno in parte autosufficienti, soli o che non potevano essere accuditi dai parenti. Non ci volle molto per capire che l'amministrazione comunale non sarebbe riuscita a trovare i finanziamenti necessari a realizzare l'opera. Io sono single e i miei genitori sono morti. Mi sono chiesta se lo spazio di cui disponevo, e la casa sorge su due piani, non potesse trovare una destinazione utile alla comunità. Ne avevo parlato al sindaco e al gruppo che sostiene l'amministrazione comunale, proponendo la donazione della mia casa purchè questa fosse destinata all'accoglienza dei nonnini robbiatesi o che vivono nei comuni vicini. Magari anche solo per momenti di sollievo o di socializzazione. Venne istituita una commissione ad hoc, alla quale venne affidato il compito di visitare la casa, poi giudicata idonea per l'obiettivo che ci eravamo proposti. Ovviamente sono stati necessari interventi di riqualificazione. In questi ultimi due anni abbiamo lavorato a questo, nonchè a fondare l'associazione "La Chiocciola", alla quale ho donato l'immobile. Anche il Comune parteciperà al suo sostentamento. Per ora ha anticipato la prima tranche per l'acquisto dei mobili. Per la gestione ci sarà la presenza di operatori, ma contiamo molto sul volontariato".


Fondatrice del "Il Grappolo", la Codara ha ora fondato un nuovo gruppo che si dedica alla preparazione di eventi. I fondi raccolti vengono destinati alla solidarietà.
S.P.
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