La Provincia individua due grandi aree estrattive a Brugarolo e Robbiate. Ma nessuno lo sa. E solo Salvioni prepara il ''no''
Mentre Merate si preoccupava di organizzare la terza tappa ciclistica del Padania, il più attento comune di Robbiate, guidato da Alessandro Salvioni, è da qualche settimana al lavoro per preparare la controffensiva alla Provincia di Lecco che avrebbe "nascosto" nel piano Cave due grandi aree estrattive, in zona agricola nella parte a sud del meratese.
Se infatti nel settembre 2011 erano stati presentati gli 11 siti estrattivi individuati in provincia, facendo menzione dei territori di Osnago e Verderio Inferiore come "potenzialmente interessanti" l'analisi attenta delle mappe lo scorso 31 luglio nel corso della seconda Vas (Valutazione Ambientale Strategica) da parte dei sindaci Alessandro Salvioni e Alessandro Origo di Verderio Inferiore, ha permesso di scoprire che una vastissima area compresa tra la via Bergamo e la ferrovia fa parte di questi siti interessanti.
Le aree di potenziale sfruttamento, infatti, erano sempre stati indicate nei comuni di Osnago e Verderio Inferiore, mentre Merate e Robbiate ne erano rimaste fuori tanto che le dichiarazioni di contrarietà erano arrivate appunto dai due sindaci interessati (Paolo Strina e Alessandro Origo) senza coinvolgere in alcun modo altri.
La scoperta ora che una vastissima area, come visibile dalle immagini, è stata individuata anche nel nostro territorio ha fatto subito montare la protesta e l'indignazione, almeno per quanto riguarda il comune di Robbiate perché da Merate, per il momento, non si sta levando un afflato né da parte della maggioranza né da parte della minoranza.
Entro poche settimane Alessandro Salvioni deciderà se muoversi con una delibera di giunta oppure fare un passaggio in consiglio comunale così da avere un "no" corale su quello che rappresenta una vera e propria minaccia per il territorio, sia dal punto di vista ambientale che viabilistico che di inquinamento.
"L'area che abbiamo scoperto riguardare Robbiate è davvero vastissima" ha spiegato preoccupato Salvioni "negli anni sessanta-settanta lì c'erano già discariche e delle vasche volano che sono state chiuse e poi bonificate. Avevamo già espresso la nostra contrarietà a questa indicazione del piano cave e ora, dopo avere individuato questa area vastissima, la ribadiamo. Siamo preoccupati per l'impatto viabilistico che avrà, per il dislivello che si verrà a creare su quei terreni, per il passaggio di camion, per il rumore dell'attività estrattiva. Sarebbe un mostro. Al momento ci stiamo muovendo soli e gli unici interventi sono stati il mio e quello del sindaco Alessandro Origo. La mia preoccupazione ora è che vista la protesta pubblica e a gran voce che c'è in atto per il Cornizzolo, qui la contrarietà passi sotto tono dando così avvallo a queste estrazioni".
Come visibile dalle foto come si legge dalla relazione, per quanto riguarda Merate "Sull'area del giacimento non gravano vincoli escludenti. L'eventuale insediamento di un ambito estrattivo appare compatibile con lo stato dei luoghi a condizione che ne venga mitigato l'impatto verso l'esterno (visuali, rumore, polveri, ecc.) e vengano salvaguardate le attività agricole attive nel comparto, perimetrando adeguatamente l'ambito estrattivo ovvero trovando loro un'allocazione alternativa".
Insomma un quadro che minaccia di essere davvero preoccupante. E che, forse, meriterebbe la giusta attenzione e il giusto risalto.
ROBBIATE
ASPETTI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
Il giacimento è localizzato in un'area di pianura in cui sono presenti depositi fluvioglaciali costituiti da ghiaie e sabbie poligeniche in matrice limoso-sabbiosa fine che presentano un grado di alterazione medio e scarsa cementazione; tali sedimenti possono essere sfruttati per soddisfare il fabbisogno di inerti di granulometria variabile e per la produzione di calcestruzzo. L'estensione e lo spessore dei depositi ghiaioso-sabbiosi effettivamente sfruttabili dovranno essere verificati mediante indagini geognostiche. Per quanto riguarda l'assetto idrogeologico, nel sottosuolo del giacimento è presente un acquifero di tipo libero contenuto nei depositi permeabili ghiaioso-sabbiosi; la profondità della falda freatica risulta maggiore di 35 m dal piano campagna. L'assetto geologico e idrogeologico determina una vulnerabilità dell'acquifero superficiale di grado elevato, tale comunque da non pregiudicare il possibile sfruttamento del giacimento.
SISTEMA IDRICO SUPERFICIALE
Non sono presenti corsi d'acqua superficiali, tuttavia è da porre particolare attenzione alla gestione delle acque superficiali meteoriche in fase di attivazione del giacimento.
QUADRO VINCOLISTICO
Sull'area del giacimento non gravano vincoli escludenti; i valori paesistico ambientali, ed in particolare quelli naturalistici, configurano un ambito di valenza paesaggistica tale da rendere critica la potenzialità di sfruttamento del giacimento. Il quadro vincolistico comprende bellezze panoramiche ed aree boscate tutelate ai sensi della parte terza del D.Lgs 42/04.
SISTEMA PAESAGGISTICO AMBIENTALE
Il giacimento è localizzato nella pianura meratese, nell'ambito dei paesaggi dell'alta pianura asciutta compresa tra Casatenovo e Merate, a prevalente valenza ambientale e di interesse per l'attività agricola e la continuità della rete verde. Nell'ambito del giacimento sono individuati, dal PTR e dal PTC, quali particolari valori paesistici e ambientali alcune emergenze geomorfologiche lineari limitatamente al lato est. Il contesto del territorio comunale riveste valore paesaggistico per i quadri panoramici degradanti verso l'Adda nonché per l'abitato di Robbiate, le frazioni, le case sparse, le ville e le cascine che evidenziano la spontanea concordanza tra gli elementi naturali e quelli antropici. L'area in cui è localizzato il giacimento presenta interesse per quanto attiene al sistema rurale paesistico ambientale data la presenza di attività destinate all'agricoltura di interesse strategico e ambiti di interesse per la continuità della rete verde.
In prossimità del giacimento, sul confine nord, è presente un percorso ciclopedonale di rilevanza territoriale, il tracciato della ferrovia Milano-Bergamo anch'esso sul lato nord e, sul lato ovest, la S.P. 59 classificata, come la medesima ferrovia, di interesse paesistico-panoramico.
SISTEMA NATURALISTICO AMBIENTALE
Il giacimento è caratterizzato da una significativa presenza di bosco, pur se di scarsa qualità naturalistica e ambientale e a struttura estremamente semplice. Lo sfruttamento del giacimento si pone dunque in contrasto con la conservazione delle aree forestali di pianura, obiettivo prioritario della pianificazione forestale regionale. Da approfondire le tematiche legate alla presenza del roccolo di caccia. L'eventuale sfruttamento della risorsa dovrà limitare il consumo di suolo forestale, che dovrà essere compensato mediante la formazione di nuovi boschi di maggior pregio forestale, naturalistico e ambientale. Il recupero ambientale dell'area dovrà essere finalizzato alla costituzione di un sistema naturalistoambientale di maggior pregio e più strutturato dal punto di vista paesaggistico ed ecologico, che preveda l'integrazione funzionale di aree coltivate e aree boscate a favore della biodiversità, della biopermeabilità e della fruizione (percorsi ciclopedonali, aree verdi, ecc.).
SISTEMA INSEDIATIVO
Il giacimento risulta prossimo ad aree industriali poste sui limiti sud ed est. Il PGT classifica l'area a prevalente destinazione boschiva ed agricola per la coltivazione dei suoli. Non esistono né sono previsti insediamenti sulle aree del giacimento. Il PTCP prevede la realizzazione di nuovi tracciati di progetto per la connessione al sistema viabilistico pedemontano (ipotesi alternative) che interferiscono con il giacimento.
MERATE
ASPETTI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
Il giacimento è localizzato in un'area di pianura in cui sono presenti depositi fluvioglaciali costituiti da ghiaie e sabbie poligeniche in matrice limoso-sabbiosa fine che presentano un grado di alterazione medio e scarsa cementazione; tali sedimenti possono essere sfruttati per soddisfare il fabbisogno di inerti di granulometria variabile e per la produzione di calcestruzzo. L'estensione e lo spessore dei depositi ghiaioso-sabbiosi effettivamente sfruttabili dovranno essere verificati mediante indagini geognostiche. Per quanto riguarda l'assetto idrogeologico, nel sottosuolo del giacimento è presente un acquifero di tipo libero contenuto nei depositi permeabili ghiaioso-sabbiosi; la profondità della falda freatica risulta maggiore di 35 m dal piano campagna. L'assetto geologico e idrogeologico determina una vulnerabilità dell'acquifero superficiale di grado elevato, tale comunque da non pregiudicare il possibile sfruttamento del giacimento.
SISTEMA IDRICO SUPERFICIALE
Non sono presenti corsi d'acqua superficiali, tuttavia è da porre particolare attenzione alla gestione delle acque superficiali meteoriche in fase di attivazione del giacimento.
QUADRO VINCOLISTICO
Sull'area del giacimento non gravano vincoli escludenti. Il quadro vincolistico comprende in minima parte aree boscate tutelate e bellezze panoramiche di cui alla parte terza del D.Lgs 42/04.
Il quadro vincolistico è caratterizzato:
- dalla presenza minima e limitata a due porzioni dei margini ovest del giacimento, di aree coperte da boschi vincolate ai sensi del comma g, art. 142 D. Lgs 42/04;
-dalla presenza bellezze panoramiche di cui all'art. 142, comma d, D. Lgs 42/04;
-dalla presenza della linea dell'elettrodotto con la relativa fascia di rispetto limitatamente al lato Nord del giacimento;
-dalla presenza della linea del gasdotto a Sud del Giacimento e dell'oleodotto a Nord del giacimento.
SISTEMA PAESAGGISTICO AMBIENTALE
Il giacimento è localizzato nella pianura meratese, nell'ambito dei paesaggi dell'alta pianura asciutta compresa tra Casatenovo e Merate, a prevalente valenza ambientale e di interesse per l'attività agricola e la continuità della rete verde. Il valore paesistico è dato dalla bellezza panoramica dei quadri naturali che si godono dalle strade e dai punti di vista accessibili al pubblico, dall'orografia a tratti terrazzata ed ondulata del territorio la cui ricchezza è data dalla spontanea concordanza tra gli elementi naturali ed antropici. Nell'ambito del giacimento non sono individuati, dal PTR e dal PTC, particolari valori paesistici e ambientali se non minime emergenze geomorfologiche areali, limitatamente ai margini nord, est e ovest. L'area in cui è localizzato il giacimento presenta altresi' interesse per quanto attiene al sistema rurale paesistico ambientale data la presenza di attività destinate all'agricoltura di interesse strategico e alla continuità della rete verde. In prossimità del giacimento, sul confine sud, è presente un percorso ciclopedonale di rilevanza territoriale e la ferrovia milano-bergamo classificata di interesse paesistico-panoramico.
SISTEMA NATURALISTICO AMBIENTALE
L'uso del suolo all'interno dell'area del giacimento è esclusivamente agricolo. Il comparto è caratterizzato da un'estrema semplificazione del sistema naturalistico-ambientale, biopermeabilità nulla e scarsa biodiversità, nel quale gli unici elementi distintivi sono le modeste formazioni vegetali a valenza ornamentale o legate a produzioni vivaistiche o di arboricoltura specializzata, quindi di ciclo medio-breve. L'eventuale insediamento di un ambito estrattivo appare compatibile con lo stato dei luoghi a condizione che ne venga mitigato l'impatto verso l'esterno (visuali, rumore, polveri, ecc.) e vengano salvaguardate le attività agricole attive nel comparto, perimetrando adeguatamente l'ambito estrattivo ovvero trovando loro un'allocazione alternativa. Il recupero ambientale dell'area dovrà essere finalizzato alla costituzione di un sistema naturalisticoambientale più strutturato dal punto di vista paesaggistico, di biodiversità, di biopermeabilità, che preveda l'integrazione delle aree coltivate con aree alberate e boscate a costituire corridoi ecologici e aree fruibili (percorsi ciclopedonali, aree verdi, ecc.).
SISTEMA INSEDIATIVO
Il giacimento risulta prossimo ad insediamenti in località Brugarolo, attestati sul fronte ovest, a cascine e case sparse nonché ad insediamenti sul limite nord, limitrofi alla Via Bergamo. Il PTCP prevede la realizzazione del "Polo produttivo di interesse sovra comunale" che interessa parte del giacimento nonché nuovi tracciati di progetto per la connessione al sistema viabilistico pedemontano (ipotesi alternative) che non interferiscono con il giacimento ma ne lambiscono il margine est. Tali previsioni insediative e di infrastrutture rendono critiche le potenzialità di sfruttamento del giacimento.
Se infatti nel settembre 2011 erano stati presentati gli 11 siti estrattivi individuati in provincia, facendo menzione dei territori di Osnago e Verderio Inferiore come "potenzialmente interessanti" l'analisi attenta delle mappe lo scorso 31 luglio nel corso della seconda Vas (Valutazione Ambientale Strategica) da parte dei sindaci Alessandro Salvioni e Alessandro Origo di Verderio Inferiore, ha permesso di scoprire che una vastissima area compresa tra la via Bergamo e la ferrovia fa parte di questi siti interessanti.
SETTORE: SABBIA E GHIAIA SCHEDA Gg.6a
COMUNI: Merate e Robbiate
LOCALITA': Brugarolo SEZIONE CTR: B5E3
UBICAZIONE GIACIMENTI SU ORTOFOTO - SCALA 1:10.000
COMUNI: Merate e Robbiate
LOCALITA': Brugarolo SEZIONE CTR: B5E3
UBICAZIONE GIACIMENTI SU ORTOFOTO - SCALA 1:10.000
Le aree di potenziale sfruttamento, infatti, erano sempre stati indicate nei comuni di Osnago e Verderio Inferiore, mentre Merate e Robbiate ne erano rimaste fuori tanto che le dichiarazioni di contrarietà erano arrivate appunto dai due sindaci interessati (Paolo Strina e Alessandro Origo) senza coinvolgere in alcun modo altri.
La scoperta ora che una vastissima area, come visibile dalle immagini, è stata individuata anche nel nostro territorio ha fatto subito montare la protesta e l'indignazione, almeno per quanto riguarda il comune di Robbiate perché da Merate, per il momento, non si sta levando un afflato né da parte della maggioranza né da parte della minoranza.
Entro poche settimane Alessandro Salvioni deciderà se muoversi con una delibera di giunta oppure fare un passaggio in consiglio comunale così da avere un "no" corale su quello che rappresenta una vera e propria minaccia per il territorio, sia dal punto di vista ambientale che viabilistico che di inquinamento.
SETTORE: SABBIA E GHIAIA SCHEDA Gg.6d
COMUNE: Robbiate
LOCALITA': SEZIONE CTR: B5E3
UBICAZIONE GIACIMENTI SU ORTOFOTO - SCALA 1:10.000
COMUNE: Robbiate
LOCALITA': SEZIONE CTR: B5E3
UBICAZIONE GIACIMENTI SU ORTOFOTO - SCALA 1:10.000
"L'area che abbiamo scoperto riguardare Robbiate è davvero vastissima" ha spiegato preoccupato Salvioni "negli anni sessanta-settanta lì c'erano già discariche e delle vasche volano che sono state chiuse e poi bonificate. Avevamo già espresso la nostra contrarietà a questa indicazione del piano cave e ora, dopo avere individuato questa area vastissima, la ribadiamo. Siamo preoccupati per l'impatto viabilistico che avrà, per il dislivello che si verrà a creare su quei terreni, per il passaggio di camion, per il rumore dell'attività estrattiva. Sarebbe un mostro. Al momento ci stiamo muovendo soli e gli unici interventi sono stati il mio e quello del sindaco Alessandro Origo. La mia preoccupazione ora è che vista la protesta pubblica e a gran voce che c'è in atto per il Cornizzolo, qui la contrarietà passi sotto tono dando così avvallo a queste estrazioni".
Come visibile dalle foto come si legge dalla relazione, per quanto riguarda Merate "Sull'area del giacimento non gravano vincoli escludenti. L'eventuale insediamento di un ambito estrattivo appare compatibile con lo stato dei luoghi a condizione che ne venga mitigato l'impatto verso l'esterno (visuali, rumore, polveri, ecc.) e vengano salvaguardate le attività agricole attive nel comparto, perimetrando adeguatamente l'ambito estrattivo ovvero trovando loro un'allocazione alternativa".
Insomma un quadro che minaccia di essere davvero preoccupante. E che, forse, meriterebbe la giusta attenzione e il giusto risalto.
ROBBIATE
ASPETTI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
Il giacimento è localizzato in un'area di pianura in cui sono presenti depositi fluvioglaciali costituiti da ghiaie e sabbie poligeniche in matrice limoso-sabbiosa fine che presentano un grado di alterazione medio e scarsa cementazione; tali sedimenti possono essere sfruttati per soddisfare il fabbisogno di inerti di granulometria variabile e per la produzione di calcestruzzo. L'estensione e lo spessore dei depositi ghiaioso-sabbiosi effettivamente sfruttabili dovranno essere verificati mediante indagini geognostiche. Per quanto riguarda l'assetto idrogeologico, nel sottosuolo del giacimento è presente un acquifero di tipo libero contenuto nei depositi permeabili ghiaioso-sabbiosi; la profondità della falda freatica risulta maggiore di 35 m dal piano campagna. L'assetto geologico e idrogeologico determina una vulnerabilità dell'acquifero superficiale di grado elevato, tale comunque da non pregiudicare il possibile sfruttamento del giacimento.
SISTEMA IDRICO SUPERFICIALE
Non sono presenti corsi d'acqua superficiali, tuttavia è da porre particolare attenzione alla gestione delle acque superficiali meteoriche in fase di attivazione del giacimento.
QUADRO VINCOLISTICO
Sull'area del giacimento non gravano vincoli escludenti; i valori paesistico ambientali, ed in particolare quelli naturalistici, configurano un ambito di valenza paesaggistica tale da rendere critica la potenzialità di sfruttamento del giacimento. Il quadro vincolistico comprende bellezze panoramiche ed aree boscate tutelate ai sensi della parte terza del D.Lgs 42/04.
SISTEMA PAESAGGISTICO AMBIENTALE
Il giacimento è localizzato nella pianura meratese, nell'ambito dei paesaggi dell'alta pianura asciutta compresa tra Casatenovo e Merate, a prevalente valenza ambientale e di interesse per l'attività agricola e la continuità della rete verde. Nell'ambito del giacimento sono individuati, dal PTR e dal PTC, quali particolari valori paesistici e ambientali alcune emergenze geomorfologiche lineari limitatamente al lato est. Il contesto del territorio comunale riveste valore paesaggistico per i quadri panoramici degradanti verso l'Adda nonché per l'abitato di Robbiate, le frazioni, le case sparse, le ville e le cascine che evidenziano la spontanea concordanza tra gli elementi naturali e quelli antropici. L'area in cui è localizzato il giacimento presenta interesse per quanto attiene al sistema rurale paesistico ambientale data la presenza di attività destinate all'agricoltura di interesse strategico e ambiti di interesse per la continuità della rete verde.
In prossimità del giacimento, sul confine nord, è presente un percorso ciclopedonale di rilevanza territoriale, il tracciato della ferrovia Milano-Bergamo anch'esso sul lato nord e, sul lato ovest, la S.P. 59 classificata, come la medesima ferrovia, di interesse paesistico-panoramico.
SISTEMA NATURALISTICO AMBIENTALE
Il giacimento è caratterizzato da una significativa presenza di bosco, pur se di scarsa qualità naturalistica e ambientale e a struttura estremamente semplice. Lo sfruttamento del giacimento si pone dunque in contrasto con la conservazione delle aree forestali di pianura, obiettivo prioritario della pianificazione forestale regionale. Da approfondire le tematiche legate alla presenza del roccolo di caccia. L'eventuale sfruttamento della risorsa dovrà limitare il consumo di suolo forestale, che dovrà essere compensato mediante la formazione di nuovi boschi di maggior pregio forestale, naturalistico e ambientale. Il recupero ambientale dell'area dovrà essere finalizzato alla costituzione di un sistema naturalistoambientale di maggior pregio e più strutturato dal punto di vista paesaggistico ed ecologico, che preveda l'integrazione funzionale di aree coltivate e aree boscate a favore della biodiversità, della biopermeabilità e della fruizione (percorsi ciclopedonali, aree verdi, ecc.).
SISTEMA INSEDIATIVO
Il giacimento risulta prossimo ad aree industriali poste sui limiti sud ed est. Il PGT classifica l'area a prevalente destinazione boschiva ed agricola per la coltivazione dei suoli. Non esistono né sono previsti insediamenti sulle aree del giacimento. Il PTCP prevede la realizzazione di nuovi tracciati di progetto per la connessione al sistema viabilistico pedemontano (ipotesi alternative) che interferiscono con il giacimento.
MERATE
ASPETTI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
Il giacimento è localizzato in un'area di pianura in cui sono presenti depositi fluvioglaciali costituiti da ghiaie e sabbie poligeniche in matrice limoso-sabbiosa fine che presentano un grado di alterazione medio e scarsa cementazione; tali sedimenti possono essere sfruttati per soddisfare il fabbisogno di inerti di granulometria variabile e per la produzione di calcestruzzo. L'estensione e lo spessore dei depositi ghiaioso-sabbiosi effettivamente sfruttabili dovranno essere verificati mediante indagini geognostiche. Per quanto riguarda l'assetto idrogeologico, nel sottosuolo del giacimento è presente un acquifero di tipo libero contenuto nei depositi permeabili ghiaioso-sabbiosi; la profondità della falda freatica risulta maggiore di 35 m dal piano campagna. L'assetto geologico e idrogeologico determina una vulnerabilità dell'acquifero superficiale di grado elevato, tale comunque da non pregiudicare il possibile sfruttamento del giacimento.
SISTEMA IDRICO SUPERFICIALE
Non sono presenti corsi d'acqua superficiali, tuttavia è da porre particolare attenzione alla gestione delle acque superficiali meteoriche in fase di attivazione del giacimento.
QUADRO VINCOLISTICO
Sull'area del giacimento non gravano vincoli escludenti. Il quadro vincolistico comprende in minima parte aree boscate tutelate e bellezze panoramiche di cui alla parte terza del D.Lgs 42/04.
Il quadro vincolistico è caratterizzato:
- dalla presenza minima e limitata a due porzioni dei margini ovest del giacimento, di aree coperte da boschi vincolate ai sensi del comma g, art. 142 D. Lgs 42/04;
-dalla presenza bellezze panoramiche di cui all'art. 142, comma d, D. Lgs 42/04;
-dalla presenza della linea dell'elettrodotto con la relativa fascia di rispetto limitatamente al lato Nord del giacimento;
-dalla presenza della linea del gasdotto a Sud del Giacimento e dell'oleodotto a Nord del giacimento.
SISTEMA PAESAGGISTICO AMBIENTALE
Il giacimento è localizzato nella pianura meratese, nell'ambito dei paesaggi dell'alta pianura asciutta compresa tra Casatenovo e Merate, a prevalente valenza ambientale e di interesse per l'attività agricola e la continuità della rete verde. Il valore paesistico è dato dalla bellezza panoramica dei quadri naturali che si godono dalle strade e dai punti di vista accessibili al pubblico, dall'orografia a tratti terrazzata ed ondulata del territorio la cui ricchezza è data dalla spontanea concordanza tra gli elementi naturali ed antropici. Nell'ambito del giacimento non sono individuati, dal PTR e dal PTC, particolari valori paesistici e ambientali se non minime emergenze geomorfologiche areali, limitatamente ai margini nord, est e ovest. L'area in cui è localizzato il giacimento presenta altresi' interesse per quanto attiene al sistema rurale paesistico ambientale data la presenza di attività destinate all'agricoltura di interesse strategico e alla continuità della rete verde. In prossimità del giacimento, sul confine sud, è presente un percorso ciclopedonale di rilevanza territoriale e la ferrovia milano-bergamo classificata di interesse paesistico-panoramico.
SISTEMA NATURALISTICO AMBIENTALE
L'uso del suolo all'interno dell'area del giacimento è esclusivamente agricolo. Il comparto è caratterizzato da un'estrema semplificazione del sistema naturalistico-ambientale, biopermeabilità nulla e scarsa biodiversità, nel quale gli unici elementi distintivi sono le modeste formazioni vegetali a valenza ornamentale o legate a produzioni vivaistiche o di arboricoltura specializzata, quindi di ciclo medio-breve. L'eventuale insediamento di un ambito estrattivo appare compatibile con lo stato dei luoghi a condizione che ne venga mitigato l'impatto verso l'esterno (visuali, rumore, polveri, ecc.) e vengano salvaguardate le attività agricole attive nel comparto, perimetrando adeguatamente l'ambito estrattivo ovvero trovando loro un'allocazione alternativa. Il recupero ambientale dell'area dovrà essere finalizzato alla costituzione di un sistema naturalisticoambientale più strutturato dal punto di vista paesaggistico, di biodiversità, di biopermeabilità, che preveda l'integrazione delle aree coltivate con aree alberate e boscate a costituire corridoi ecologici e aree fruibili (percorsi ciclopedonali, aree verdi, ecc.).
SISTEMA INSEDIATIVO
Il giacimento risulta prossimo ad insediamenti in località Brugarolo, attestati sul fronte ovest, a cascine e case sparse nonché ad insediamenti sul limite nord, limitrofi alla Via Bergamo. Il PTCP prevede la realizzazione del "Polo produttivo di interesse sovra comunale" che interessa parte del giacimento nonché nuovi tracciati di progetto per la connessione al sistema viabilistico pedemontano (ipotesi alternative) che non interferiscono con il giacimento ma ne lambiscono il margine est. Tali previsioni insediative e di infrastrutture rendono critiche le potenzialità di sfruttamento del giacimento.
S.V.