Montevecchia: il caldo asfissiante e la mancanza di acqua hanno portato la vite allo stress idrico. Maturazione bloccata
Il caldo asfissiante e ininterrotto e l'assenza di piogge hanno rallentato la crescita e la maturazione degli acini di uva e la sofferenza cui è stata sottoposta la vite ha "fermato" quel processo di vendemmia anticipata che si poteva in un primo tempo ipotizzare.
Sul bollettino della regione Lombardia, il dirigente del settore ha indicato i periodi vendemmiali e quelli relativi alle fermentazioni e rifermentazioni.
Se per la provincia di Lecco, la data ipotizzata per la raccolta è dal 10 agosto al 30 ottobre, si è abbastanza certi che prima di una ventina di giorni nessuno metterà mano ai grappoli.
"Siamo entrati nella fase di invaiatura" ha spiegato Mario Ghezzi delle Terrazze di Montevecchia "quando l'acino prende colore. Prima ci sono state stata la fioritura e la legazione. Come l'anno scorso, la maturazione ha rallentato in questi ultimi 15 giorni per via del caldo persistente e torrido. Le temperature alte non abbinate alla pioggia hanno fatto andare la pianta in stress idrico, creandole una sofferenza. La vite sopporta abbastanza bene la siccità ma quando il periodo è troppo prolungato la situazione si fa difficile. Per l'uva bianca ci vorrà ancora un mese, una ventina di giorni per lo spumante che è quello che si raccoglie prima poiché la gradazione alcolica data dal grado zuccherino interessa meno. Per il bianco fermo si andrà dal 5 al 10 settembre mentre per le uve rosse a inizio ottobre. Fortunatamente fino ad oggi non ci sono stati disastri dal punto di vista del meteo e direi che c'è abbondanza di grappoli specialmente sulle uve rosse e sul merlot. Ora stiamo procedendo al diradamento di una parte di grappoli che la pianta non riuscirebbe a portare a maturazione. Speriamo che non arrivino sorprese con grandine o altro".
"Dire come sarà il raccolto è ancora un po' presto ma di certo la vendemmia non sarà anticipata come l'anno scorso" hanno spiegato dalla Costa di Perego "le piante con questo caldo hanno smesso di lavorare e la maturazione si è bloccata. L'invaiatura è molto disomogenea e il caldo, unito alla mancanza di piogge, ha rallentato tutto il processo. Sopra i 32-33 gradi la vite fa fatica a lavorare e così smette di nutrire i grappoli e pensa alla sua sopravvivenza. È chiaro che se ora dovesse piovere per una settimana la prospettiva attuale cambierebbe radicalmente. Come vendemmia comunque ci posizioniamo attorno alla prima settimana di settembre".
Stessa situazione alle Cantine Cattaneo di Montevecchia. "E' ancora presto per dire come e quando sarà la vendemmia perché dipende dall'andamento di questo mese di agosto. L'uva per ora è bella, se ci fosse un po' d'acqua in più con questo caldo intenso si andrebbe a maturazione anticipata. Speriamo che non arrivi la grandine o qualche evento atmosferico negativo".
Le aspettative, dunque, sono buone nonostante il caldo persistente e torrido abbia fatto soffrire le piante. Ora non resta che incrociare le dita per arrivare indenni alla vendemmia e poi alzare al cielo un bicchiere con il nettare degli dei.
S.V.