DIMESSO LUCA, VITTIMA DEL PIRATA DELLA STRADA DI CREMELLA
“Ce l’ho fatta”. Con queste parole Luca Vender ha salutato oggi i medici dell’ospedale di Verona dove per sessanta giorni ha lottato contro la morte. Il giovane, trascinato per tre chilometri sull’asfalto da un’automobilista pirata il 21 ottobre scorso a Seveso, passerà Natale a casa, poi sarà di nuovo ricoverato in una clinica privata. Raggiante il padre: “Non so dove ha preso tutta questa forza – ha detto ai cronisti – probabilmente da me”. Luca non l’ha mai lasciato solo un attimo e alla notizia dell’arresto del responsabile dell’incidente disse: “L’unica cosa che mi importa è mio figlio. Al resto penserà la giustizia”. Nel frattempo Kieron Meroni, il giovane che era alla guida dell’auto che quella sera non si fermò, è stato formalmente accusato di tentato omicidio. Arrestato a Cremella dove aveva trovato rifugio nell’abitazione della madre, il brianzolo si è difeso asserendo di aver avuto paura, ma gli inquirenti hanno stabilito che dopo essersi accorto di aver investito Luca accennò una frenata per poi accelerare di nuovo. Da qui l’accusa di tentato omicidio che sarà presto vagliata dal giudice preliminare.
