Paderno: 40enne minaccia di gettarsi dal ponte e per oltre 40 minuti resta aggrappato alla ringhiera. Poi due agenti della Polizia lo fanno desistere


Per oltre quaranta minuti è stato aggrappato al parapetto del ponte di Paderno, minacciando di gettarsi nel vuoto e sporgendo anche la gamba sinistra al di là della ringhiera. Poi, finalmente, dopo essere riuscito a parlare con due agenti della Questura di Bergamo, si è allontanato dalla cancellata e si è lasciato soccorrere dal personale del 118 e delle forze dell'ordine presenti in massa sul ponte. L'uomo, un 40enne residente in provincia di Bergamo, è stato così accompagnato in ospedale per una serie di accertamenti. Il traffico, rimasto bloccato in entrambe le direzioni, ha ripreso la normale circolazione solamente poco prima delle 15.

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L'ennesimo tentativo di gesto estremo, come dicevamo scongiurato all'ultimo, si è verificato attorno alle 13.40 quando un uomo di circa quarant'anni dopo avere raggiunto la stazione di Calusco in treno è arrivato a piedi fino al ponte San Michele. Nella sua testa il desiderio di farla finita o comunque di compiere un gesto dimostrativo che potesse attirare l'attenzione così da dar voce alle sue richieste, generate pare dall'arrivo di un atto giudiziario che lo ha turbato a tal punto da sconvolgerlo. A passo spedito l'uomo, vestito con una maglietta bianca e un paio di pantaloni della tuta azzurri, ha guadagnato il centro del San Michele, giungendo proprio in prossimità del cartello che divide le due province. Qui è salito in piedi sul guard rail e si è aggrappato con le mani alla ringhiera, arrivando a sporgersi pericolosamente all'esterno. Immediata è scattata la richiesta di soccorsi.


Da Calusco e da Merate sono giunti i militari delle rispettive caserme che hanno chiuso l'accesso al San Michele e si sono pian piano avvicinati all'uomo che, nel frattempo, era stato raggiunto da una conoscente, l'unica autorizzata a stargli vicino senza il rischio del gesto estremo. Mentre le due province restavano separate con il traffico che andava in tilt, a Paderno confluivano anche gli agenti della polizia locale, l'ambulanza e l'automedica.


Per oltre mezz'ora i militari hanno fatto parlare il 40enne, cercando in tutti i modi di riportarlo alla ragione fino a quando ha espresso la volontà di parlare con due agenti della Questura, a conoscenza della sua situazione. Attorno alle 14.30 i due poliziotti in borghese sono arrivati sul ponte, lo hanno attraversato fino a raggiungere l'uomo e gli hanno parlato riuscendo a convincerlo dal desistere dal gesto.


Avvicinato dal personale del 118, il 40enne è stato accompagnato fino all'autovettura della polizia sulla quale è salito unitamente alla donna che era con lui. Ad abbracciarlo prima di lasciare il posto, l'applauso della gente che nel frattempo si era radunata all'imbocco del ponte in attesa di poter riprendere il viaggio.
S.V.
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