Lecco: qualità del cibo e attività fisica sono il perfetto connubio per un cuore sano
Dopo i primi due incontri dedicati rispettivamente alla ripresa post intervento cardiochirurgico e alla funzione di pacemaker e altri interventi come l'angioplastica, si è tenuto nella serata di ieri il terzo appuntamento del ciclo "Prevenzione Cardiovascolare", organizzato dal Dipartimento Cardiovascolare dell'Azienda Ospedaliera lecchese. Ai numerosi cittadini intervenuti il team di esperti, composto dal dott. Pierfranco Ravizza, dalla dietista Lorena Di Barbora e dal capoinfermiere Michele Pirovano, ha proposto una riflessione sull'importanza di una dieta corretta, definita fuor di metafora uno degli ingredienti perfetti per mantenere un cuore sano, insieme ad uno stile di vita sereno, improntato all'attività fisica e senza fumo. È innegabile che lo stile di vita moderno, improntato alla comodità e alla frenesia, abbia radicalmente cambiato le abitudini alimentari della popolazione (italiana e del mondo occidentale), negli ultimi anni (statistiche alla mano) soggetta ad un aumento incontrollato dell'obesità (soprattutto infantile) e della sedentarietà (sempre fra i giovani).
Michele Pirovano, capo infermiere del Dipartimento Cardiovascolare all'ospedale Manzoni di Lecco, la dott.essa Lorena di Barbora, dietista e il l dott. Pierfranco Ravizza, responsabile riabilitazione cardiovascolare del Manzoni
In altre parole si mangia di più, si mangia male, e si fa poco movimento. Da queste premesse i fattori rischio per malattie cardiovascolari tra i quali ricordiamo almeno l'obesità, la dislipidemia, il diabete e l'ipertensione, sono sempre più comuni. Il connubio veramente vincente è quello tra sana alimentazione e attività fisica: due soluzioni ampiamente prescritte, spesso travisate dal soggetto ingenuo in diete fai da te e allenamenti intensi. Punto di partenza della riflessione condotta dal Dott. Ravizza, responsabile del dipartimento di Cardiologia Riabilitativa del Manzoni, il seguente: l'attività fisica è prerogativa sia dei sani che dei malati (che siano in fase stabile). Detto questo per gli amanti della linea perfetta e della salute si è ricordato che mangiare poco e condurre vita sedentaria comporta la perdita di muscolo e non di grassi. I grassi vengono smaltiti attraverso il noto connubio sopracitato: tirare la cinghia a tavola sì, nel modo giusto, e praticare attività fisica. Ma quali sono le raccomandazioni per chi pratica attività fisica in autonomia? Innanzitutto porsi obiettivi raggiungibili e progredire con continuità, senza cercare lo sforzo intenso a tutti i costi che invece può causare danni. Il consiglio è quello di muoversi in compagnia: avere vicino durante la passeggiata giornaliera o la corsa serale qualche amico può stimolare l'impegno in quello che stiamo facendo. Un focus interessante è stato poi proposto dal capoinfermiere Michele Pirovano sull'assunzione di farmaci in rapporto all'alimentazione: in effetti chi è abituato a prendere medicinali (anche più di uno) non può non tener conto che questi entrino ovviamente in contatto con altri elementi (cibo e bevande). "I farmaci - ha esordito Pirovano - sono di norma ben tollerati ma è chiaro che l'individuo deve gestire con accortezza l'assunzione."
E allora ecco le principali regole di cui tenere conto, in caso di dubbio:
- è preferibile assumere i farmaci nelle ore diurne che in quelle notturne
- assunzione stomaco vuoto/stomaco pieno: il cibo può alterare l'azione terapeutica dei farmaci se non completamente ostacolarla; salvo eventuali prescrizioni del nostro medico è consigliabile assumere il medicinale a stomaco vuoto (caso della cardioaspirina a parte che va assunta dopo i pasti). Gli anticoagulanti per esempio vanno assunti lontano dai pasti, durante i quali è possibile ingerire alimenti ricchi di vitamina K (come spinaci, cavoli, broccoli) che alterano l'effetto del farmaco.
- sui farmaci omeopatici occorre sempre attenzione: il paziente cardiopatico assume medicinali che tengono sotto controllo la
frequenza cardiaca e sostanze come il ginseng e la caffeina vanno contro l'azione chimica del farmaco.
- nel dubbio dell'assunzione: piuttosto che riprendere il farmaco aspettare la dose successiva.
- i farmaci fotosensibili (nei blister e nei flaconi ambrati di solito) vanno preservati nelle loro confezioni originali: da accantonare dunque l'abitudine di mettere le pastiglie nel porta pillole personale perchè il farmaco in tal modo viene a contatto con la luce che può modificarne la composizione.
- esami del sangue, esami strumentali: di norma viene prescritto il digiuno ma l'assunzione del farmaco non va sospesa, se non dietro indicazione di un sanitario (es prima di gastroscopia o eco transesofageo meglio evitare l'assunzione)
- effetti indesiderati: da verificare insieme al proprio medico evitando sospensioni fai da te che possono compromettere la
funzionalità del farmaco.
Pochi ma importanti accorgimenti per evitare di avere problemi durante la terapia medica. Sul primo termine del binomio vincente, alimentazione sana, si è espressa infine la dietista dott.essa Lorena di Barbora, proponendo una veloce carrellata dei tipi di alimenti indispensabili per una dieta corretta e illustrando gli errori alimentari che molti di noi inconsapevolmente compiono. Ben noto il consiglio per antonomasia: mangiare 5 porzioni al giorno tra frutta e verdura, scegliendo preferibilmente quella di stagione e variando le tipologie. Questi due alimenti infatti sono ricchissimi di antiossidanti e radicali liberi, elementi che in sintesi proteggono dall'invecchiamento precoce e dall'insorgere di alcune patologie quali neoplasie. Gli elementi contenuti nei vari tipi di frutta e verdura sono ricollegabili al colore: così la frutta gialla (come melone, albicocche, carote, mais, zucca) è ricca di betacarotene, un anti infiammatorio; quella rossa (melograno, pomodori, arancia rossa) è ricca di polifenolo, utile per prevenire l'invecchiamento delle cellule; quella verde (kiwi, zucchine, spinaci, broccoli) contiene luteina che tra le altre cose ha azione protettiva sulla vista; quella bianca (mela, finocchio, banana) è ricca di quercitina, protettrice del sistema cardiovascolare e infine quella blu/viola (uva, frutti di bosco, melanzana, fichi) ricca di antociani che stimolano la circolazione sanguigna. Ai lavoratori e agli studenti universitari, che spesso non possono mangiare a casa e sono costretti a servirsi di bar e fast food, il consiglio è cenare con due porzioni di verdura, una cruda e una cotta, per recuperare la dose persa a pranzo. Sui grassi, i nocivi per l'uomo sono quelli saturi che vanno di conseguenza notevolmente ridotti: si parla per esempio di affettati, insaccati, carne rossa, formaggi, tutti elementi che andrebbero mangiati non più di una volta alla settimana. Da preferire per gli amanti della carne rossa, quella di cavallo, ricca di ferro e molto magra. Sui benefici del pesce non ci son più dubbi: questa carne è infatti ricchissima di Omega 3, acidi grassi che aiutano a "smaltire" il colesterolo. Per coloro che si chiedono se il salmone sia grasso e faccia bene ai malati di cuore basti sapere che 100 g di questo pesce contengono 1 g di Omega 3 e che aiuta a prevenire l'Alzheimer: dunque non è sconsigliato. Sull'argomento condimento, molto amato dagli italiani, i consigli della dott.essa Di Barbora sono di utilizzare olio extravergine di oliva, anche per le fritture, diminuire l'uso del sale da cucina alla dose giornaliera consigliata e cioè 5 g di sale (un cucchiaino da caffè circa), imparando ad utilizzare al suo posto aromi e spezie. Per quanto riguarda i carboidrati, l'obiettivo è ridurre quelli semplici (miele, marmellata...)e prediligere tra i composti (pasta, riso...) quelli contenuti in cereali integrali, legumi, fibre, pasta integrale ecc... alimenti a basso indice glicemico. Da non escludere sulle nostre tavole il vino rosso, ricco di antiossidanti, non superando i due bicchieri al giorno (150 ml l'uno). Come si vede gli accorgimenti da prendere durante i pranzi per avere una corretta educazione alimetare non sono così proibitivi: più che divieti si è cercato di dare degli indirizzamenti, sia a soggetti sani che a soggetti malati o con problemi cardiaci, come ha concluso la dottoressa di Barbora; tenendo a mente il detto di George Eliot per il quale "Nessuno può essere saggio a stomaco vuoto". Ricordiamo il prossimo appuntamento previsto per l'11 luglio presso l'Aula Bianca della Palazzina Amministrativa dell'Ospedale Manzoni, con il 4° incontro dedicato agli aspetti psicologici della malattia cardiovascolare.
C.F.