Montevecchia: Successo per l’incontro sulla preistoria al Parco

Hanno imparato che la carta geologica del Parco del Curone è composta da rocce antiche di substrato e da sedimenti più recenti e che questi strati, se ordinati, raccontano la storia del territorio montevecchino proprio come fossero le pagine di un libro.

Si sono sbalorditi quando hanno appreso che il mammuth, il grande animale preistorico ormai quasi confinato alla nostra
immaginazione, abitava un tempo, milioni e milioni di anni fa, il territorio del “colle”, una zona in cui secoli or sono terminavano i ghiacciai delle “epiche” glaciazioni. Hanno immaginato tanti uomini e donne, più o meno come le loro mamme e papà, che durante quel periodo chiamato Paleolitico lavoravano la selce per fabbricarsi gli strumenti e sopravvivevano cacciando e raccogliendo i doni commestibili della natura.

I tanti bimbi presenti alla conferenza dell’archeologo Gabriele Martino e del geologo Franz Livio, che si è tenuta presso Cascina Butto nel pomeriggio di sabato 26, hanno potuto fare un vero e proprio tour nella storia più antica del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, apprendendo tantissime nozioni tecniche e curiosità che sono state loro illustrate in modo interattivo dagli studiosi ospiti a questo primo incontro della rassegna “Di Parco in Parco”, promossa dall’Ente e dalla Regione Lombardia.

Come hanno dimostrato le numerose ricerche in campo scientifico, il Colle è da secoli stato abitato dai nostri antenati, essendo un ottimo rifugio per gli uomini e gli animali,  molto vicino ai fiumi, dove era possibile trovare la selce.
E per far sì che questo primo approccio alla preistoria fosse ancora più accattivante, dopo la conferenza, i bambini sono stati protagonisti di un pomeriggio all’insegna dell’educazione ambientale, proposto dai volontari. Si sono impegnati, infatti, tramite l’uso dei pigmenti del burro, del lardo, delle argille e della carbonella, a realizzare dei veri e propri graffiti rupestri, adoperando dei colori il più possibile simili a quelli impiegati dagli uomini primitivi. Dopo una passeggiata nel Parco, i bimbi hanno quindi fatto merenda in compagnia, con cibi che hanno rievocato il più possibile i pranzi e le cene dei nostri antenati: miele, nocciole, latte e tante altre sfiziosità naturali.

L'archeologo Gabriele Martino e Franz Livio

Un’ottima “partenza”, quindi, quella della rassegna “Di Parco in Parco”, promossa al fine di valorizzare le specificità dei nostri territori, che è proseguita con un incontro sullo scoiattolo rosso e terminerà il 3 giugno.
Selena Tagliabue
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