Merate: in Commissione l'Edilizia convenzionata e i permessi a costruire in convenzione. Il PGT entra in vigore dall'11 aprile

L'assessore Andrea Valli e
l'architetto Dario Ronchi
A dispetto del clima sereno e della consueta scarsa partecipazione da parte dei cittadini (ne contiamo 2) l'ordine del giorno della commissione Ambiente  e Territorio del 5 aprile scorso si è rivelato tutt'altro che di scarso rilievo.Il primo tema, concernente lo strumento del Permesso di Costruire Convenzionato, e' stato introdotto dall'assessore Andrea Valli."Il Piano di Governo del Territorio di Merate, approvato dal Consiglio Comunale il 27 gennaio 2012 e che sarà pubblicato l'11 aprile prossimo - ha spiegato l'avvocato Valli - ha fatto proprio lo strumento giuridico del PCC (Permesso di Costruire Convenzionato) poiché l'Amministrazione ha ritenuto di non rinunciare all'opportunità di governare il processo edilizio fin dal suo inizio". Tramite il Permesso di Costruire Convenzionato viene introdotta la possibilità di convenzionare - e quindi concordare - tra Comune e operatore privato, gli aspetti riguardanti la realizzazione di interventi a vantaggio della collettività, al fine di compensare il carico urbanistico aggiuntivo che l'operazione edilizia giocoforza può implicare.Poiché in sede di approvazione del PGT in Consiglio Comunale era stata manifestata una certa preoccupazione da parte di alcuni consiglieri in merito allo strumento del PCC, l'Assessore ha ritenuto di proporre alla Commissione i parametri di riferimento che si potrebbero utilizzare al fine di garantire l'equità di trattamento tra i cittadini. Il metodo è quello di mutuare il sistema di calcolo per la monetizzazione delle aree a standard, già consolidato da qualche anno. Nello specifico l'arch. Dario Ronchi - invitato a illustrare i dettagli operativi - ha ricordato come con deliberazione del Consiglio Comunale n. 64 del 22 dicembre 2004, poi aggiornata con successiva delibera del 21 dicembre 2005, si fossero stabiliti i valori delle aree fabbricabili ai fini del calcolo dell'imposta ICI. Ebbene tale riferimento può servire anche per calcolare il valore del cosiddetto standard di qualità che, tramite convenzionamento, l'operatore privato è chiamato a cedere a vantaggio della collettività, in misura di 18 mq di area a standard per ciascun abitante teoricamente insediabile (calcolato un abitante teorico ogni 150 metri cubi realizzati) a seguito del nuovo intervento edilizio.In sostanza ove l'Amministrazione non ritenga conveniente acquisire le aree a standard previste dalla Legge, il parametro per monetizzarle e quindi tradurne in opere il valore, sarebbe quello delle citate delibere del 2004/2005, pari a circa 50 €/mq.L'arch. Ronchi ha concluso il proprio intervento passando in rassegna anche le altre figure giuridiche che il PGT ha introdotto: gli Ambiti di Trasformazione, afferenti al Documento di Piano e come tali già normati tramite apposite schede e gli Ambiti di Completamento, le schede di indirizzo dei quali sono accompagnate da Atti d'Obbligo che impegnano da subito gli operatori a determinati adempimenti a vantaggio della città pubblica."Lo spirito generale del nuovo strumento urbanistico cittadino è più che mai quello di voler governare in modo capillare e equo qualsiasi intervento edilizio, quello più contenuto come quello più esteso" - ha chiosato l'Assessore ai Lavori Pubblici, Massimo Panzeri.Il Consigliere Omassi è intervenuto chiedendo al Responsabile dell'Ufficio Tecnico di verificare se, allo stato attuale, il parametro di monetizzazione degli standard di qualità proposto sia tutt'ora valido, anche tenendo in considerazione l'edificabilità potenziale delle aree a standard.Il Consigliere Riva ha invitato invece l'Amministrazione ad aggiornare, aumentandoli, gli oneri di urbanizzazione, come previsto dalla Legge.A questo proposito riprendendo la parola l'Assessore Valli, che ha riconosciuto di aver in diverse occasioni recepito le indicazioni dell'Ufficio Tecnico in merito alla doverosità di rivedere gli oneri, ha anche ricordato che la questione ha forti implicazioni politiche e di ricaduta sociale."Al di là degli obblighi di Legge - ha detto Valli - la tematica comporta una implicazione soggettiva, ove si consideri l'Amministrazione come un soggetto, e una oggettiva. Sotto il profilo soggettivo, e quindi politico, è impegnativa la scelta di aumentare gli oneri di urbanizzazione come proposto dal Consigliere Riva, soprattutto dopo che l'Amministrazione s'è vista costretta a introdurre l'imposta IMU, voluta dal Governo Monti. Sotto invece il profilo oggettivo è doveroso considerare la grave crisi in cui versa l'economia e, in particolare, l'edilizia. Aumentare gli oneri di urbanizzazione si rivelerebbe un duro colpo per l'edilizia. E' quello che l'Amministrazione non vuole. Anzi il PGT di Merate, per come è stato congegnato, tenderebbe a promuovere l'edilizia, soprattutto quella a scala minore, riguardante piccoli ampliamenti e interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente".Il secondo punto all'ordine del giorno, Edilizia Convenzionata, è stato anch'esso discusso in Commissione per via dell'imminente pubblicazione del PGT, (11 aprile data da cui decorrono i 30 giorni perchè i richiedenti di Ambiti di completamento perfezionino gli accordi col Comune) per ricordare che il nuovo strumento urbanistico di Merate prevede alcune soluzioni per l'edilizia convenzionata (Cascina Galli e parte dell'Ambito di Trasformazione di Cassina); tuttavia occorre mettere mano ai requisiti per l'accesso all'edilizia convenzionata per renderli più attuali e quindi efficaci. L'Amministrazione sta per pubblicizzare l'elenco delle soluzioni abitative in edilizia convenzionata ancora presenti a Merate, ma, in prospettiva, è emerso come alcuni requisiti fino ad ora richiesti risultino anacronistici. Su tutti il riferimento al reddito. Quello attuale, fisso a circa 40.000 euro lordi l'anno, parrebbe troppo basso se riferito alla somma dei redditi di due soggetti (es. giovane coppia che lavora).  
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