
Il sindaco Ernesto Longhi
In tempi di difficoltà economica per tutte le amministrazioni comunali, anche piccoli introiti percepiti per l’utilizzo degli spazi comunali possono aiutare le “casse” del paese. Per questo la giunta del sindaco Ernesto Longhi ha deciso di chiedere ai cittadini il pagamento di un “affitto” per chi vuole occupare tali locali, finora gratuiti. 100 euro per un matrimonio civile se “arricchito” con un rinfresco, 50 euro al giorno (80 in inverno) per feste o iniziative private o assemblee condominiali, 6 euro all’ora (9 in inverno) per corsi a pagamento promossi da associazioni provenienti dall’esterno del paese e del suo territorio limitrofo. Queste le “tariffe” per la sala civica di Via Don Stucchi e i locali del municipio, l’ex palestra delle scuole elementari, le aule del piano terra della stessa struttura, l’ex scuola dell’infanzia di Piazza Roma che vengono regolarmente utilizzate per corsi e attività didattiche, assemblee di condominio, cresime, battesimi, comunioni, compleanni e feste private. La precedenza per il loro utilizzo va in ogni caso ai residenti in paese e alle associazioni che vi hanno sede.
“I locali resteranno ad uso gratuito per le attività promosse dalle associazioni del territorio, o quelle organizzate da terzi ma che avranno conseguito il patrocinio comunale” ha spiegato il sindaco Ernesto Longhi.
“Per tutti i privati che vogliano utilizzare tali spazi, per feste o riunioni condominiali, le tariffe sono quelle indicate, leggermente più alte in inverno poiché bisogna considerare le spese di riscaldamento”. I matrimoni civili in sala consiliare resteranno gratuiti, la tariffa di 100 euro sarà applicata in caso di rinfresco organizzato nelle sale comunali.
“La cerimonia in sé non avrà costi, ma se gli sposi vorranno intrattenersi più a lungo con i loro invitati chiederemo un contributo per l’occupazione dei locali” ha spiegato il primo cittadino. La “lotta ai tagli” nei comuni passa anche dai piccoli introiti di ogni giorno.