Perego: Tettamanzi ricorda alla Bernaga Pasquale Macchi, segretario di Paolo VI
"La fede è stata la luce della mia vita, e ora è la luce che mi introduce all'eternità". Queste parole racchiuse nel testamento che egli stilò prima di morire racchiudono l'essenza stessa di Monsignor Pasquale Macchi, segretario di Papa Paolo VI scomparso il 5 aprile del 2006. Il religioso, varesino di nascita e milanese di adozione, fu arcivescovo prelato di Loreto e, dopo il 1996, trascorse gli ultimi anni in ritiro presso il monastero di clausura delle monache romite della Bernaga, a Perego. Dal suo ritiro brianzolo continuò un'assidua collaborazione con l'Istituto Paolo VI di Brescia per far conoscere la figura di Papa Montini, e nel dicembre 2000 inaugurò il nuovo oratorio di Imbersago intitolato al pontefice.
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"Dobbiamo ringraziare il Signore per averci fatto dono di Monsignor Macchi, che a sua volta ha accolto la sua esistenza come dono da condividere con il prossimo" ha spiegato Tettamanzi nell'omelia. "Con Papa Giovanni Battista Montini egli condivideva l'amore per la Madonna, ha vissuto il suo impegno spirituale con intensità invitandomi a fare lo stesso. Ricordo che mi diceva di recarmi personalmente al santuario, senza fare uso di delegati. Il segreto più emozionante e coinvolgente della sua vita è stato la fede. Preghiamo Dio che la sua luce rischiari anche il nostro cammino".
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"Dobbiamo ringraziare il Signore per averci fatto dono di Monsignor Macchi, che a sua volta ha accolto la sua esistenza come dono da condividere con il prossimo" ha spiegato Tettamanzi nell'omelia. "Con Papa Giovanni Battista Montini egli condivideva l'amore per la Madonna, ha vissuto il suo impegno spirituale con intensità invitandomi a fare lo stesso. Ricordo che mi diceva di recarmi personalmente al santuario, senza fare uso di delegati. Il segreto più emozionante e coinvolgente della sua vita è stato la fede. Preghiamo Dio che la sua luce rischiari anche il nostro cammino".
