Osnago: la Locanda del Samaritano realtà di accoglienza, inaugurata con Tettamanzi

È stato il cardinale Dionigi Tettamanzi, ex arcivescovo di Milano, a inaugurare la "Locanda del Samaritano", casa di accoglienza temporanea di Osnago, durante il pomeriggio di sabato 31 marzo. Riuniti attorno alla struttura moltissimi cittadini, i membri delle amministrazioni comunali, le autorità religiose e le rappresentanze degli enti che hanno partecipato alla realizzazione della costruzione.


"Che la Locanda del Samaritano aiuti la comunità cristiana e civile di Osnago a realizzare quanto diceva il Papa: vi auguro di coltivare al meglio la qualità delle opere che avete saputo inventare. Rendetele per così dire parlanti, preoccupandovi soprattutto della motivazione interiore che le anima, e dalla qualità delle testimonianza che da essa promana. Sono opere che nascono dalla fede. Sono opere di Chiesa, espressione dell'attenzione verso chi fa più fatica. Sono azioni pedagogiche, perché aiutano i più poveri a crescere nella dignità, le comunità cristiane a camminare nella sequela di Cristo, la società civile ad assumersi coscientemente i propri obblighi" sono state le parole rivolte da Don Costantino Prina a tutti i presenti, mentre la poesia di Schweitzer è stata scelta per essere dedicata a tutti i benefattori che hanno contribuito alla creazione della casa di accoglienza e per essere posta sulle pareti della struttura: "quello che tu puoi fare è una goccia nell'oceano,ma è ciò che dà significato alla tua vita".

Il Cardinale con il sindaco di Osnago Paolo Strina


È stato poi il cardinale Tettamanzi, poco prima della benedizione, a lanciare una riflessione profonda sul vero significato dell'accoglienza, facendo riferimento al carattere di concretezza. "Noi abbiamo da Dio il dono di avere un'abitazione; dobbiamo pregare con intensità per quelle persone che sono alla ricerca di un'accoglienza, ma la loro ricerca spesso cade a vuoto. Voglio compiacermi con tutte quelle persone che in vario modo hanno delineato il progetto di questa casa e hanno contribuito concretamente alla sua realizzazione. Ma il sentimento più vivo che ho continuato ad alimentare in me in questo momento mi è venuto dal titolo che si è voluto dare a questa realizzazione; immediatamente mi sono rituffato nell'evangelista Luca, che ha descritto in modo affascinante la parabola. Il samaritano ha guardato il malcapitato con uno sguardo più penetrante ed è passato immediatamente al pronto soccorso".


Un'attenzione concreta ai bisognosi si rispecchia dunque in questa struttura di accoglienza, composta da un totale di 9 appartamenti autonomi e dotata di spazi comuni con lavatrici, asciugatrici e arredi per la stireria, che la parrocchia gestisce attraverso l'associazione di volontariato "Il Pellicano", la quale si occupa anche di valutare le richieste di ospitalità, i rapporti con gli ospiti e gli enti proponenti, le decisioni relative all'osservanza del regolamento e l'organizzazione pratica della casa.

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La "Locanda del Samaritano" è una struttura che permetterà alle famiglie bisognose di potersi gestire autonomamente e, poiché le abitazioni vengono concesse in comodato gratuito e a tempo determinato, vigerà il solo obbligo di rimborso delle spese delle utenze.
Con la benedizione della casa da parte del cardinale, la folla presente alla celebrazione è entrata in visita alla struttura per assistere all'affissione del crocifisso su una parete dell'atrio della casa. "Nel 2005 sono venuto a Osnago per consacrare l'altare della chiesa parrocchiale, ora sono qui per benedire questa casa. Due momenti, questi, che sento molto intrecciati tra loro", ha ricordato il cardinale.

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Per la comunità osnaghese, l'esperienza di gestione della Casa di Accoglienza con formula temporanea era iniziata due anni e mezzo fa, nella vecchia sede di Via San Carlo e aveva ospitato 28 nuclei famigliari provenienti da Italia, Marocco, Romania, Repubblica del Benin, India, Albania, Egitto e Bangladesh, per 112 giorni di permanenza media e 86 richieste di ospitalità ricevute.
L'operazione "Locanda del Samaritano" ha trovato concretizzazione nel 2010 con il permesso di costruire rilasciato dal Comune e l'ingente contributo economico da parte della Fondazione Cariplo, i quali hanno permesso l'inizio del concorso di appalto dei lavori per la sede di Via Gorizia nel 2011.


Oggi è finalmente aperta e disponibile a tutte le persone bisognose, grazie a quei soggetti che hanno creduto e lavorato all'iniziativa, mettendo in pratica le parole di Gesù "non dimenticate di ospitare volentieri chi viene da voi. Ci furono alcuni che, facendo così, senza saperlo ospitarono degli angeli". Un grazie sincero è andato a Laura Nava, che con la sua consistenze eredità lasciata alla parrocchia nel 1991 ha permesso di iniziare l'opera, le circa 400 persone della parrocchia che, con cifre di valore diverso, hanno espresso il loro contributo, il sacerdoti e le suore di Osnago, le tre famiglie che hanno sostenuto la spesa per l'arredo degli appartamenti, la Fondazione Cariplo il cui contributo di 400.000 euro è stato determinante per il compimento del piano finanziario dell'opera, l'associazione "Il Pellicano", alla quale la parrocchia ha affidato in comodato la gestione di tutta l'attività, il comune di Osnago e altri comuni che hanno espresso la gratitudine di avere beneficiato nei tre anni passati della casa di Via S. Carlo, l'impresa Valsecchi che ha eseguito i lavori di ristrutturazione, su progetto dell'architetto Michele Molgora con la direzione dei lavori del geometra Luciano Penati.

S.T.
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