L’alpinista Mario Panzeri tenta la scalata al Dhaulagiri, settima cima più alta del mondo

Partirà il prossimo 26 marzo la spedizione guidata dal noto alpinista lecchese Mario Panzeri alla conquista degli 8.167 metri del Dhaulagiri, nella catena himalayana, la settima montagna più alta della Terra. Per Panzeri si tratta del quattordicesimo ottomila metri, un’impresa che arriva a cinque anni di distanza dal primo tentativo di scalata al Dhaulagiri avvenuto nel 2007 e in cui purtroppo perse la vita un compagno.

Emilio Aldeghi, presidente del CAI Lecco – Angelo Fortunati, presidente Acel service – Mario Panzeri – Alberto Magliano -
Massimiliano Valsecchi, consigliere Acel service

Tra i pochissimi al mondo a poter vantare la conquista delle cime sopra quota ottomila senza l’aiuto dell’ossigeno, Panzeri durante questa importante spedizione potrà contare su un gruppo formato da sei persone: l’amico Alberto Magliano, appassionato di alpinismo con una lunga esperienza alle spalle, Floriano Renati, Sergio Valentini e Gianpaolo Corona, guide alpine, Tarcisio Giordani e Simone Botta.

Fondametale è stato l’apporto garantito dagli sponsor dell’impresa, primo fra tutti Acel service che, come ha ricordato anche il presidente Angelo Fortunati, è sempre più schierato dalla parte delle sport e delle sue tante eccellenze presenti sul territorio lecchese.

Per quanto riguarda gli aspetti più tecnici della spedizione, che come dicevamo all’inizio partirà lunedì 26 marzo, Mario Panzeri ha voluto sottolineare che il Dhaulagiri pur non essendo tra le montagne più difficili da scalare presenta comunque molto insidie. Oltre alle difficoltà tecniche che si incontreranno lungo l’ascesa agli oltre ottomila metri della vetta, Panzeri dovrà fare anche i conti con il triste ricordo legato alla spedizione sul Dhaulagiri del 2007, un’ulteriore difficoltà che, come ha lui stesso spiegato, cercherà di superare soprattutto entrando da subito in sintonia con la montagna.

Durante la spedizione, la cui durata è stimata in circa quarantacinque giorni, sarà possibile rimanere costantemente aggiornati grazie alle informazioni che verranno caricate sul sito del CAI della Valmalenco.
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