Sull’editoriale di Alberico Fumagalli

A volte mi capita di leggere gli scritti del Sig. Fumagalli,lo faccio per curiosità,perchè ogni Suo articolo fa emergere subito il Suo pensiero politico per cui risultano scontate certe Sue prese di posizione o critiche,le quali le ritengo pienamente legittime.Questa è democrazia.Nulla da eccepire quindi. Ciò premesso,ho letto le critiche rivolte alla Chiesa sul "caso" del sacerdote nativo di Pagnano. Quì emerge il tuttologo Fumagalli che in questo caso ha la pretesa di "correggere DIO",quindi la Chiesa ,il Papa e la Fede Cristiana. Perchè faccio questa affermazione? Credo che il Sig. Fumagalli abbia capito che non sono in discussione le coppie separate,divorziate o conviventi,per le quali la Chiesa ha tutta la comprensione e rispetto. Infatti indica loro amorevolmente le modalità per appartenere alla grande "famiglia Cristiana". Il contendere è il significato di famiglia! DIO,maschi e femmina li creò! Questa è la famiglia PUNTO. Quindi spacciare per famiglia le coppie dello stesso sesso,in virtù di un "amore" vicendevole è un venir meno al dettame di DIO. Per queste "amicizie"un doveroso rispetto,ma nulla più. Un laico non credente è libero di avere principi diversi da quelli della Chiesa,ma un sacerdote che auspica ciò in funzione di un "amore" non meglio definito,si pone fuori dalla Chiesa perchè è un suo voler sostituire DIO.

Michele Bechis

Cortese signor Bechis ,

lei dice che quello che è in ballo è " il concetto di famiglia " perché " Dio maschi e femmine li creo!".  Avrebbe dovuto aggiungere che Dio disse - secondo i testimoni del tempo - "crescete e moltiplicatevi", senza imporre protocolli di sorta.  Matrimoni e famiglia non verranno mai a cessare. Questo è stato fatto, è fatto e sarà fatto per libera scelta di un uomo e di una donna, anche se i figli dovrebbero crescere accanto alla mamma e non alla nonna o  affidati alla badante e alla vicina di casa. Le coppie di fatto eterosessuali  sono un fidanzamento allungato con il dettaglio della convivenza. Se vorrà divenire matrimonio lo diverrà. Quelle omosessuali attengono a scelte strettamente private che nessuno ha il diritto di sindacare. Io sono etero quindi non pretendo di capire. Se fossi omo capirei certo di più. In ogni caso non mi sento superiore, migliore o unto. Sono due aspetti della natura umana e io li rispetto entrambi senza tenere nel taschino la lente di ingrandimento.

La questione che pongono don Mario e tanti altri preti è altra e ben diversa. Ogni essere umano dal momento della sua nascita ha titolo e diritto di essere se stesso, secondo la sua natura, secondo il suo credo religioso, seconda la sua personale scala di valori. Può attingere alle sacre scritture o al consiglio di un anziano, ma poi valuta e decide lui. Ha solo due obblighi: uno morale e uno legale. Quello morale gli impone di amare il prossimo suo come se stesso, quello legale gli impone  di osservare la legge che l'uomo si è dato in terra. Se Dio non avesse voluto gli omosessuali avrebbe creato  ab origine le condizioni impeditive perché tendenze diverse dall' eterogeneità  sessuale potessero manifestarsi. Invece ha lasciato all'uomo il libero arbitrio, ragione per la quale ciascuno ha  il diritto di essere quello che si sente di essere e non deve risentirne  ne la sua identità laica di cittadino ne  il diritto originale che gli deriva dall'essere  figlio di Dio.

Quindi il problema è: deve il ministro di Dio sulla terra  ignorare i diversi cammini delle umane genti?  Io dico di no. Questo secondo lei è " correggere Dio? ". Beh, con tutto il rispetto per il Cardinale l'assimilazione mi pare esasperata, mentre mi vengono in mente proprio in questo momento tutte le volte che la Chiesa ha chiesto scusa. Tanti, ma tanti, ma tanti anni dopo..........

Alberico Fumagalli


Ps: mi dicono che lei sia ciellino doc. Posso assicurarle che le sue parole le ho letto  considerandole espressione del suo personalissimo pensiero di uomo e non di tesserato.
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