Merate: ecco il nuovo Centro Diurno Disabili. Accoglierà 30 utenti e sarà pronto per fine anno. Spesa finanziata 500mila €
Quello presentato dall'assessore Emilio Vulmaro Zanmarchi ai membri della Commissione Ambiente e Territorio presieduta da John Patrick Tomalino (Pdl) è un ". . .progetto di per sé definitivo dal punto di vista dell'operatività, ma di passaggio verso un progetto assai più ambizioso che abbiamo ben chiaro in mente e che abbraccia tutto l'arco della disabilità fisica e psichica". Ecco dunque il nuovo Centro Diurno Disabili, versione essenziale, che sarà aperto entro al fine di quest'anno dentro l'ex scuola elementare di Via Fratelli Cernuschi. Il progetto è stato redatto dall'architetto Giuseppe Origo e prevede innanzitutto la realizzazione di un "cappotto" termico attorno all'edificio come si vede bene dalle immagini del "rendering".
All'interno i lavori saranno ridotti all'osso per contenere i costi e purtuttavia sufficienti a realizzare un centro per 30 ospiti, una scuola permanente del volontariato e la sede di ben 16 associazioni che operano nel sociale. Un passo indietro. La precedente amministrazione retta da Giovanni Battista Albani aveva ben chiara la necessità di adeguare la struttura di Brugarolo (ex CSE) ormai insufficiente. L'impegno da dedicare alle grandi opere ricevute in eredita dall'amministrazione Perego 2 (area Cazzaniga e Palazzo Tettamanti) non avevano reso possibile l'avvio dei lavori pur in presenza di un progetto condiviso dai sindaci del distretto sanitario. La nuova Amministrazione Pdl-Lega si era posta tra le priorità proprio la realizzazione di questa struttura al servizio della disabilità ma secondo la concezione dell'attuale responsabile del dicastero alla Persona il servizio deve essere attivato in zone centrali perché l'attività di recupero dell'utente avviene per lo più all'esterno della struttura. Socializzare è la parola d'ordine per ottenere buoni risultati.
Così sfruttando il trasferimento della scuola elementare nel nuovo complesso di Via Montello - opera voluta e realizzata dalla Giunta di centrosinistra guidata da Albani - il sindaco Andrea Robbiani (Lega) ha deciso d'intesa con la Giunta di recuperare l'edificio risalente agli anni settanta ma ancora in buono stato di conservazione e solido dal punto di vista strutturale per riadattarlo a centro Diurno Disabili. Il progetto iniziale era particolarmente ambizioso. Ma ha dovuto fare i conti con le ristrettezze finanziarie. Per cui la Giunta ha deciso di ridimensionarlo rendendolo comunque del tutto definitivo come operatività. L'intervento, come dicevamo, riguarda la sistemazione dell'edificio che insiste su un'area di 6mila metri quadrati "coperta" per 912 mq. comprendendo la palestra che non viene inserita nel piano di recupero. La superficie coperta sarà aumentata di 62 mq. mentre la superficie lorda di pavimento passerà da 2.028 a 2.130 mq. I tra piani, terra, rialzato e primo avranno tre destinazioni differenti con accessi sigillati per ragioni anche di sicurezza. Al piano terra (422 mq. di superficie netta) ci sarà la scuola permanente del volontariato, oggi ancor più necessaria per il restringersi della base di volontari. Il terzo settore soffre per la mancanza di persone e di risorse eppure è destinato sempre più a svolgere un ruolo fondamentale man mano che il "pubblico" arretrerà per mancanza di fondi.
La scuola diventa quindi strumento e veicolo formidabile per rilanciare l'appeal dell'azione di volontariato. Il piano rialzato (467 mq.) ospiterà il centro Diurno Disabili. In base ai parametri legislativi può ospitare 29 utenti contro i 15 del centro di Brugarolo. La domanda è in crescita. Oggi gli assistiti sono ospitati in virtù di una convenzione che scade a fine anno nei locali del Pio Albergo Trivulzio "Frisia" di via don Gnocchi. Il primo piano (471 mq.) infine sarà destinato a ospitare le associazioni che operano nel sociale e che spesso non hanno neppure una sede. Come dicevamo l'obiettivo della Giunta è quello di aprire il nuovo CDD il 1° gennaio 2013. La spesa complessiva prevista sfiora i 500mila euro ed è già finanziata. Il progetto esecutivo - che comprenderà anche il definitivo per accelerare i tempi - sarà pronto entro qualche settimana per l'approvazione dell'Aula. "La strategia - ha spiegato in chiusura l'assessore Zanmarchi - è quella di ottenere il massimo risultato col minimo costo". Ma il progetto ambizioso è ancora lì, nel cassetto. Quello è il vero obiettivo finale.
C. B.