Paderno: si è spenta a 108 anni e 15 giorni, nonna Paolina Bosisio. Era la più anziana della provincia e di Lombardia

Festeggiata da tutti, il 10 gennaio scorso Paolina Bosisio aveva compiuto 108 anni. Ieri sera alle 21, la signora più anziana della provincia di Lecco e forse della Lombardia, ci ha lasciato. E' morta, come si legge nel certificato medico, per "senilità e bronchite asmatica".
I funerali si svolgeranno alle 14.30 di giovedì 26 gennaio nella chiesa di Paderno d'Adda, a due passi dalla "Corte Grande" di via Manzoni, dove Nonna Paolina ha trascorso gli ultimi sei anni della sua vita. Alle 20.30 di stasera, nella sua abitazione il rosario.


Ha detto Gabriella, la nipote che in questi anni l'ha assistita amorevolmente "Fino a qualche giorno fa la nonna stava bene. Poi l'influenza le aveva lasciato un po' di bronchite. Alle nove sono andata di là per darle le medicine con le quali la stavamo curando e l'ho trovata morta. Si è spenta serenamente, come serenamente ha vissuto questi ultimi anni, sempre festeggiata da tutti". Dice anche Gabri, un'altra signora che l'assisteva durante il giorno "Alle 17 l'ho messa a letto. Aveva un po' di tosse, ma era serena. Alle 21 mi hanno chiamato, dicendomi che la nonna era morta. Non volevo crederci".
Anticipata sabato dalla messa del parroco, don Antonio Caldirola, il 10 gennaio 2012, la festa di compleanno di Paolina Bosisio, era stata ancora una volta l'occasione per ritrovarsi. E ricordare molte cose che Nonna Paolina aveva vissuto.
Da otto anni familiari, Comune e Parrocchia organizzavano la festa per salutare con affetto la cittadina più anziana. Due settimane fa, accanto a Paolina non c'era però la figlia Mariuccia, morta l'estate scorsa per un tumore. C'erano invece, oltre a Gabriella, il sindaco Valter Motta, Marinella Corno, assessore ai servizi sociali e tutti i parenti.  Quando Paolina era nata, ed era il 10 gennaio 1903, l'Italia era ancora contadina e semianalfabeta. Unita da  mezzo secolo, non aveva ancora vissuto la tragedia di altre guerre, dove migliaia di giovani sarebbero morti. La signora Bosisio aveva attraversato tutto questo e le fatiche che ne seguirono. Ora non riusciva più a parlarne, ma, come diceva Gabriella "la sua salute era ancora buona. Aveva il colesterolo inferiore al mio e anche il resto dei parametri risultavano nella norma. Poi è arrivata questa influenza, e purtroppo la bronchite". Del resto Nonna Paolina mangiava ancora di tutto. Il menù era quello classico della Brianza; pasta, riso carne frullata, frutta, verdura. Le piaceva molto il gelato e lo yogurt. Ogni volta che lo mangiava diceva "buono", e ne chiedeva ancora. Alla festa non aveva rinunciato alla torta.


Prima di Natale, in via Manzoni era arrivata suor Oriana per la benedizione natalizia. Nonna Paolina aveva risposto a tutte le preghiere, in latino, perchè lei era rimasta a quel genere di liturgia. Aveva ancora momenti di lucidità durante i quali rispondeva. Durante la festa di compleanno. in un momento in cui sembrava assopita Gabriella le aveva chiesto "Stai bene nonna? E lei pronta aveva annuito con la testa. "In questi giorni chiaccherava - dice ancora Gabriella - quando guardava la televisione, mostrava ancora qualche interesse".
Per la signora più anziana del territorio, quella del 2012 era stata bella una festa. Certo con la morte di Mariuccia quel filo che legava cinque generazioni si era interrotto, ma Deborah figlia di un'altra nipote, aveva portato nella casa di via Manzoni suo figlio, il piccolo Francesco, che ha ora due anni. 

La festa per i 108 anni con parenti e amici

Nata a Paderno nella "Corte del Calzolaio", a pochi metri dalla chiesina di S. Marta, sposata con un padernese, il signor Pozzoni, "Paolina", come qui la chiamavano, aveva sempre vissuto in paese. Vedova da decenni, da sette anni viveva in via Manzoni, in quella che, per le sue dimensioni, è conosciuta da tutti come la "Corte Grande".
Dice anche il nipote Desiderio, bravissimo operatore ecologico del Comune di Paderno d'Adda: "La nonna si ammalava poco, ma in questo casi non puoi mai sapere cosa succede. Questa volta non ce l'ha fatta".
"La nonna sorrideva spesso - ha poi aggiunto Gabriella - C'erano giorni in cui pregava e chiacchierava continuamente. Altri in cui riposava. Se non fosse stato per questa influenza, era ancora in salute. Diversamente da qualche anno fa, quando era stata ricoverata al Mandic, l'anno scorso non aveva avuto bisogno di cure".
Bravissima tessitrice, come molte signore di questa parte della Brianza orientale, la signora Paolina, aveva lavorato nelle filande di Beverate (frazione di Brivio) e nei maglifici sorti in paese. Paderno d'Adda è stata a lungo una sorta di capitale dell'industria tessile. Le aziende del settore (qualcuna c'è ancora) erano forse una decina. E non a caso, proprio qui era sorta la Imec, ovvero una delle aziende leader nella lingerie.
Nella Brianza dei centenari, quello di Paolina era stato, negli ultimi dieci anni, uno dei quattro compleanni di cittadini che a Paderno avevano superato il secolo di vita. Prima di lei erano state festeggiate "nonna Bambina", e, nel 2002, "nonna Sunta". A dicembre 2008 infine Giuseppe Piciotti, che se n'è andato nel 2009, seguendo di quarantott'ore la moglie Emilia. Alle 21 di stasera col rosario e alle 14,30 di domani daremo l'ultimo saluto anche a Nonna Paolina.
Sergio Perego
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