Olgiate: il presepe dell'oratorio fa tris. Per la 3^ volta vince il concorso della Diocesi

Si è svolta domenica, presso la sede della F.O.M. a Milano, in un salone gremito di adulti, ragazzi e bambini, la premiazione delle "opere d'arte artigianali" che hanno partecipato al "24° concorso dei presepi per la Diocesi di Milano" .


La rappresentazione della Natività allestita dall'oratorio San Giuseppe della parrocchia Maria Madre della Chiesa di Olgiate, ha vinto, per la terza volta, il primo premio, categoria oratori, per la zona pastorale di Lecco.

I riconoscimenti sono stati consegnati dal Vicario Episcopale Monsignor Giampaolo Citterio. Rivolgendosi al pubblico, il sacerdote, ha sottolineato come i manufatti premiati non sono che la punta di un iceberg in quanto tra parrocchie, oratori, comunità, famiglie, ragazzi e scuole, sono stati numerosissimi i partecipanti al concorso dimostrando così che, nella nostra diocesi, ancora molti coloro amano seguire l'antica e bellissima tradizione di allestire a Natale, in casa o in spazi condivisi, il presepio per ricordare la nascita di Gesù che volle venire ad abitare in mezzo a noi .


Il presepe olgiatese è stato realizzato da Giulio Ferrario e Lorenzo Mandelli i quali hanno dedicato all'opera molto del loro tempo: ci sono infatti voluti quasi tre mesi di lavoro per progettarlo, costruirlo e allestirlo nel salone dell'oratorio dove poi è stato ammirato e apprezzato da molti parrocchiani.


Ai due "artisti" va dunque il ringraziamento di tutta la comunità, non solo per l'impegno e la dedizione mostrata ma anche per aver dato, ancora una volta, la loro disponibilità per organizzare e curare un laboratorio aperto ai ragazzi del San Giuseppe. Nei mesi precedenti al Natale, infatti, i due volontari hanno insegnato ai più piccoli, alle volte coadiuvati dai loro genitori, a costruire un proprio pres epe. Per i partecipanti è stata una bellissima e gratificante esperienza in quanto, al termine delle "lezioni", hanno potuto portare nelle loro case, molto soddisfatti, il frutto del loro lavoro.
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