Lecco: asfalto ''grattato'' contro gli incidenti. Centauri in crisi
Che Lecco non sia una città per motociclisti lo si può facilmente intuire anche solo percorrendo il tratto vicino alla stazione del trafficatissimo Corso Matteotti che, oltre a mettere a dura prova gli ammortizzatori delle automobili, rappresenta sicuramente un ottimo test per le capacità di guida dei centauri lecchesi, gli stessi che negli ultimi tempi hanno dovuto fare i conti con un altro pericoloso nemico, ossia l'asfalto "grattato" che il comune ha deciso di utilizzare in quei tratti di strada (principalmente in curva) dove i fondi tradizionali non assicuravano sufficiente aderenza. Certo, la decisione di segnare l'asfalto in alcune zone della città con profondi solchi ed incisioni non è figlia di un vezzo estetico da parte dei tecnici comunali, ma è stata presa sulla scorta di dati e numeri relativi a incidenti e sinistri stradali che hanno avuto come teatro i tratti di strada in questione, incidenti e sinistri che molto spesso erano imputabili proprio all'eccessiva sdrucciolevolezza del manto stradale.
Sarebbe utile poter appurare se l'elevato numero di suddetti incidenti fosse in effetti esclusivamente causato dall'asfalto troppo scivoloso o, piuttosto, dall'elevata velocità con cui i veicoli coinvolti sopraggiungevano, ma pur mettendo da parte questo tipo di considerazione resta il fatto che questo nuovo "trattamento" del manto stradale rende sicuramente più pericoloso il transito delle moto che, a differenza delle sorelle a quattro ruote, perdono molto in termini di aderenza.
Non resta quindi che attendere di sapere se alla diminuzione degli incidenti automobilistici farà da contraltare un aumento delle cadute dei motociclisti lecchesi anche se, come dicevamo in apertura, le loro capacità di guida, ampiamente affinate nel tempo, sapranno senza dubbio aggirare persino quest'ennesimo ostacolo.
Sarebbe utile poter appurare se l'elevato numero di suddetti incidenti fosse in effetti esclusivamente causato dall'asfalto troppo scivoloso o, piuttosto, dall'elevata velocità con cui i veicoli coinvolti sopraggiungevano, ma pur mettendo da parte questo tipo di considerazione resta il fatto che questo nuovo "trattamento" del manto stradale rende sicuramente più pericoloso il transito delle moto che, a differenza delle sorelle a quattro ruote, perdono molto in termini di aderenza.
Non resta quindi che attendere di sapere se alla diminuzione degli incidenti automobilistici farà da contraltare un aumento delle cadute dei motociclisti lecchesi anche se, come dicevamo in apertura, le loro capacità di guida, ampiamente affinate nel tempo, sapranno senza dubbio aggirare persino quest'ennesimo ostacolo.
