Nella magia del Natale con i presepi di Brivio, Montevecchia, Lomagna, Monte, Valgreghentino, Pescate, Olginate, Garlate
BRIVIO: RICICLO A NATALE, IN COMUNE E A SCUOLA
BRIVIO: BABBO NATALE SI ACCENDE
Niente babbi natale che si arrampicano sulle finestre o che si calano dal cielo con improbabili paracaduti. Quest’anno i condomini della cooperativa “Castello” di via Bolona a Brivio, il simpatico vecchino di rosso vestito l’hanno disegnato utilizzando centinaia di lucine colorate. Su una parete, ecco dunque accendersi al calare del sole il faccione sorridente del più tipico personaggio natalizio con tanto di berretto e barba.
LOMAGNA
Il Santo Natalee una tradizione famigliare come quella del presepe torna ad affacciarsi all'attenzione di tutti con la sua peculiare capacità evocativa: la nascita del Bambino, la povertà e il calore della stalla, la vita quotidiana che vi scorre intorno, i pastori, i cammelli, l'attesa e l'omaggio dei Magi. E in tantissime famiglie del meratese, con più o meno impegno, si è realizzato anche quest'anno quel particolare lavoro di artigianato scenografico.
Difficile però immaginare che qualcuno possa raggiungere i risultati - almeno per quanto concerne a perizia tecnica nelle animazioni e ricchezza di particolari scenografici - di Elio Brioschi, appassionato "artigiano" lomagnese del presepe. I tre lavori che abbiamo potuto ammirare nel suo laboratorio casalingo rappresentano sicuramente i risultati di un lavoro appassionato cominciato certo non da ieri.
"Ho più di settant'anni e faccio presepi da quando ne avevo due - ci ha spiegato Brioschi - Certo la mia esperienza nell'ambito dell'elettrotecnica mi ha aiutato a realizzare in maniera compiuta le mie idee per quanto concerne le animazioni meccaniche."
MONTE: IL PRESEPE TORNA NELLA GROTTA
L’edizione 2011 del presepio realizzato per conto della parrocchia di Monte di Rovagnate nei locali dell’oratorio vuole essere un omaggio alla tradizione: dopo aver infatti “spaziato” negli ambiti più disparati cercando l’ispirazione per l’ambientazione della loro Natività, Carlo, Cristian, Emanuele, Emi, Corrado, Paolo, Giuseppe e Roberto, alias “I Bagaj del presepi” sono tornati all’origine, rappresentando la Sacra Famiglia in una grotta.
Per la loro “opera d’arte”, curata nei minimi dettagli e costata oltre un mese di lavoro, i ragazzi hanno realizzato, come sempre materiale di recupero. In modo particolare, quest’anno, sono state impiegate colla vinilica e fogli di giornale in gran quantità per creare l’effetto della roccia, poi reso ancora più fedele alla realtà con applicazioni in polistirolo e in schiuma poliuretanica. Ad impreziosire il tutto, poi, una vera cascata e gocce d’acque che, lentamente ma in maniera costante, cadono dalle stalattiti modellate sulla volta della grotta.
Come raccontano i suoi ideatori, la cosa più difficile non è “il farlo” ma “il pensarlo”: è infatti dal 1995 che il gruppo propone ogni anno alla comunità un presepe completamente nuovo e in questi anni infinite sono state le variazioni sul tema, partendo dalla prima opera a forma di mulino, passando poi per paesaggi montani e rurali, riproducendo la chiesa parrocchiale, due borghi diversi, Gerusalemme, una sala e una “cà di noni” con statuine a grandezza naturale fino al ponte di Paderno con tanto di traghetto leonardesco dello scorso anno.
Il presepe, aperto nella notte di Natale, resterà visibile fino al 15 gennaio, il sabato e nei giorni festivi, dalle 14.30 alle 18.00.
MONTEVECCHIA: TORNA IL NATALE DI MARCO PANZERI E DEI SUOI COLLABORATORI
Come ormai da 9 anni a questa parte è tornato il presepe alternativo di Marco Panzeri. L’artista, aiutato dai suoi validissimi collaboratori (Aldo Sabatina, Claudia Colombo, Francesco Crippa, Andrea Carzaniga e Maurizio Panzeri) offre una rivisitazione del tradizionale presepe natalizio.
Tema di quest’anno la crisi ma evidenziata in modo diverso rispetto lo scorso Natale: infatti viene accentuata la dicotomia tra crisi invasiva che non salva nessuno e acquisto smodato e senza senso di prodotti di altissima tecnologia (addirittura indebitandosi o pagando a rate). Babbo Natale, forse ancora poco aggiornato sulle novità tecnologiche, è molto spaesato e, circondato da ogni innovazione i-tech, futuristica, apparentemente incomprensibile ed inutile augura a tutti i passanti “I-guri”.
Si tratta di una piccola opera di grande fantasia e ingegno: ogni particolare infatti è stato realizzato tutto a mano da Marco e dai suoi collaboratori (da lui chiamati “piccoli aiutanti di Babbo Natale) in circa una settimana.
VALGREGHENTINO: IL PRESEPE E' A 360 GRADI
Quello che ha trovato posto nella “chiesetta” di Valgreghentino è un presepe davvero particolare, che si può vedere da ogni lato. Ha infatti una forma circolare e occupa l’intera area dell’ingresso della struttura religiosa che sorge a pochi passi dal palazzo comunale del paese.
“L’hanno realizzato un gruppo di ragazzi dell’oratorio insieme ai loro papà” ha spiegato uno dei coinvolti nella realizzazione. “Per farlo abbiamo utilizzato radici e rami di vecchie piante tagliate anni fa sul nostro territorio, abbiamo voluto creare una rappresentazione che si potesse ammirare da ogni lato e non solo da una prospettiva”.
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In ogni anfratto è possibile infatti ammirare piccole “scene” ispirate alla vita contadina delle cascine di alcuni decenni fa, l’interno illuminato, i personaggi intenti negli antichi mestieri. Completano il quadro piccole cascate d’acqua e pecorelle arrampicate sui pendii tra vigne, in un presepe “a 360 gradi” che rimarrà esposto nella chiesetta fino alla fine delle festività.
VILLA SAN CARLO: I MISTERI DEL ROSARIO NEL PRESEPE
Il presepe in chiesa parrocchiale rappresenta i misteri del Santo Rosario che raccontano dell’inizio della storia e della vita della famiglia di Nazareth. L’arrivo dell’Angelo Gabriele da Maria, il viaggio della donna da Elisabetta, la nascita di Gesù e la presentazione al tempio di fronte ai saggi. Il tutto è reso attraverso scene semplici e ben distinte, dove al centro di tutto c’è la nascita del Bambino.
PESCATE: IL PAPA NEL PRESEPE
Davvero suggestivo il presepe installato in una delle cappelle laterali della chiesa parrocchiale, sovrastato dalla statua della Vergine e la rappresentazione del Papa. Il monte Resegone fa da sfondo alla classica capanna, immersa in una piana in cui dalle case sulle colline soprastanti giungono personaggi e animali ad adorare il Signore. Un paesaggio ispirato a quello del territorio, per un presepe che sembra ambientato in paese.
OLGINATE: GESU' BAMBINO ARRIVA IN CASCINA
Il “gruppo presepe” ha fatto nascere Gesù nel cortile di un complesso di cascine, dove è possibile ritrovare alcuni degli elementi caratteristici della vita contadina della Brianza di alcuni decenni fa. Il fienile, le pannocchie stese ad asciugare, le galline che razzolano nell’aia, le case in pietra e mattoni.
Il tutto a simboleggiare come Gesù si sia fatto “povero tra i poveri”, e per suggerire di vivere il Natale come un tempo, lodando il Bambino che apre la strada alla speranza.
GARLATE: IL LAGO E IL RESEGONE INCORNICIANO IL PRESEPE
Protagonisti del presepe in chiesa parrocchiale sono il Resegone e il lago, due elementi caratterizzanti il paesaggio del comune stretto tra la collina che sale a Galbiate e le acque dell’Adda. Anche qui non mancano i riferimenti al territorio, e la capanna della Santa Famiglia è costruita con tronchi intrecciati.
