Merate: ''Casa Amica'' si reinventa. Inaugurato il reparto ad alta tecnologia per apparati elettronici realizzato da Elemaster


"Elemaster e Casa amica apparentemente sembrano due realtà distanti tra loro ma da oggi, insieme, creeranno valore una per l'altra congiuntamente per il territorio nel quale operano, perseguendo e realizzando il bene comune di tutti".


E' racchiuso in queste parole dell'ing. Luca Ceppi, vicepresidente di Elemaster di Lomagna, che suonano come una promessa carica di entusiasmo e impegno, il futuro della cooperativa sociale di Merate, ubicata in Via Campi, e che solamente fino all'anno scorso minacciava di chiudere i battenti e che ora, dopo un investimento da parte delle istituzioni e di realtà imprenditoriali, ha ripreso quota, dandosi obiettivi di medio e lungo termine.

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Oggi, alla presenza delle principali autorità del territorio, degli amministratori, di tutti coloro che nel tempo hanno sostenuto questa realtà ma soprattutto dei ragazzi, veri protagonisti e destinatari di questi sforzi, è stata inaugurata la nuova Casa amica, cioè quel settore altamente tecnologico che, grazie all'interessamento e al coinvolgimento del colosso lomagnese, avvierà un ciclo di lavorazione per la produzione di apparati di alto livello applicati al settore avionico, dell'alta velocità e medicale.

Da sinistra Fulvio Beretta, Luca Ceppi, Giulio Boscagli, Andrea Robbiani, Daniele Nava e Romano Negri

Soddisfatto ed emozionato il presidente Fulvio Beretta, da poco alla guida di Casa Amica e che in essa ha creduto, prodigandosi per far sì che il territorio credesse e investisse su questa realtà. "Con questo accordo" ha spiegato "abbiamo calcolato di poter avere anche dei ricavi che serviranno per gestire quelle divisioni della cooperativa sociale che, per loro stessa definizione, non possono essere in attivo. Un grazie particolare lo dobbiamo alla fondazione Cariplo che ci ha dato 150mila euro a fondo perso e alla BCC di Alzate brianza".


"Queste istituzioni"
è intervenuto il presidente della fondazione Romano Negri "danno la misura del grado di civiltà e umanità di un territorio e noi siamo ben contenti di sostenerle". La parola è passata poi all'assessore regionale alla famiglia Giulio Boscagli, preceduto dalla lettura di un messaggio del governatore Roberto Formigoni, al sindaco di Merate Andrea Robbiani che ha sottolineato l'impegno dell'amministrazione fin dai primi mesi del mandato a favore di Casa amica, al presidente della Provincia Daniele Nava che ha indicato l'ente come "un esempio da seguire".

Gabriele Cogliati, Luca Ceppi e Luca Viviani

Gabriella Mauri, Emilio Zanmarchi e Antonio Conrater

I più emozionati sono apparsi loro, gli utenti che, chiamati di fronte al pubblico a sorreggere quel nastro tricolore, simbolo ideale di un filo che unisce tutti e che, tagliato, apre il cammino per guardare al futuro, hanno gioito all'apertura ufficiale di questa nuova ala di lavoro.



Nella parte infatti a nord sono stati realizzati due locali dove avverrà la verniciatura dei componenti elettronici delle schede elettroniche alcune delle quali vanno a comporre i contatori per la lettura del gas o dei sistemi degli sportelli bancomat. Un processo, come ha spiegato il project manager Luca Viviani (che con l'ing. Antonello Ciappesoni general manager del gruppo Elemaster unitamente all'intero team del patron Gabriele Cogliati hanno fortemente creduto in questa sfida) si svilupperà in tre fasi: una verniciatura manuale, una semi-automatica con l'aiuto di cappe di aerografo e un'altra, in una terza fase, totalmente robotizzata. Per una produzione annua, a regime, di 90mila schede.


Insomma Casa amica, a 25 anni dalla sua fondazione (avvenuta nel 1987) come cooperativa di appoggio ai disabili si re-inventa con un percorso di inserimento qualificato nel mondo del lavoro della persona portatrice di handicap, valorizzandone le capacità e puntando sempre all'integrazione e al coinvolgimento del territorio.
S.V.

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