Cisano: chiusure e cantieri ma come ci sposteremo?

Egregi, Sono una mamma con due bambini rispettivamente di età 3 e 6 anni, frequentanti, ambedue, la scuola materna di Calco e la sua primaria. Io stessa lavoro a Milano e faccio la pendolare dalla stazione di Olgiate Molgora. Abitiamo a Cisano Bergamasco. Sono assolutamente consapevole che l'interesse del singolo soccombe rispetto ad un interesse collettivo, ergo, ad un bene comune auspicabile per i più. Ma, onestamente, questa nuova ed ulteriore manutenzione straordinaria, mi chiedo, se sia assolutamente necessaria, specie in un momento storico come questo, dove, vari cantieri manutentivi per potenziamento Infrastrutturale stanno spuntando e continuano a spuntare come funghi. I titoloni che, quotidianamente scorro sulla situazione di disagio che vivono i cittadini lecchesi è sotto gli occhi di tutti perchè si contano almeno quattro cantieri sul territorio, che operano contestualmente e noi, leggermente più a sud, rischiamo di vivere una situazione simile. Mi chiedo, con il dovuto rispetto, perché il cronoprogramma dei lavori debba essere strutturato "a catena di montaggio"(prima chiusura strada tre fontane a Cisano Bergamasco per implementazione Variante due di Cisano Bergamasco, poi quella del ponte di Brivio a chiusura delle Olimpiadi di Cortina 2026), con la quasi probabile chiusura anche del Ponte di San Michele a Paderno d'Adda... tutto insieme? Non credo di essere la sola ad avere queste perplessità, i principi di efficienza e di efficacia valgono in ogni P.A. e il coordinamento, a livello più alto, per eseguire i vari lavori, evidentemente, tutti necessari ad oggi (non ho elementi per giudicare diversamente ma sarebbe utile e trasparente mettere a disposizione del cittadino-utente tutti gli atti utili e le motivazioni per fare delle valutazioni più corrette), vale sempre in ogni luogo ed in ogni misura ed in tutti questi anni, non ho mai vissuto una paralisi della Viabilità lombarda come quella di adesso e che ci travolgerà a brevissimo tra capo e collo su tutti noi. Il programmare delle mere chiusure perché lo impongono, per esempio, delle leggi obiettivo, senza un coordinamento tra i vari cantieri e non considerando i grandissimi disagi per la Comunità ( i vantaggi non credo siano superiori ai costi) la vedo e la vivo come un'azione cieca ed a senso unico. Tornando al Ponte di Brivio, si è considerato l'idea di slittare i lavori di tre mesi, almeno a chiusura delle scuole, in modo da dare la possibilità, a tutti quei genitori come me, di organizzarsi per l'anno scolastico che verrà, senza ritorsioni e disagi per un anno in corso? Inoltre, mi permetto di chiedere, se per esempio, siano stati valutati dei bus navetta rispettivamente alle due sponde del Ponte, per tutti i pendolari. Verosimilmente si sarà anche pensato al traffico di auto verso Calolziocorte e verso Villa d'Adda e Arlate/Imbersago a seguito di tutte queste iniziative. Mi permetto, sempre in maniera rispettosa, di scrivervi perché io, come chiunque vive sul mio stesso territorio e svolge quotidianamente, affetti, lavoro ed interessi su queste realtà, nutriamo dubbi e perplessità sulla direzione inn cui siamo proiettati rispetto ai futuri sviluppi della viabilità. Una volta eseguiti tutti i lavori indubbiamente ci saranno delle migliorie la mia perplessità riguarda le tempistiche dell'esecuzione delle stesse.
Vi ringrazio, un cordiale saluto 
una cittadina di Cisano Bergamasco
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