Il Ponte e i nostri politici

Leggo sempre con attenzione i vostri articoli a riguardo dei ponti di Paderno e di Brivio e mi chiedo come mai i parlamentari eletti con i voti dei cittadini del collegio del meratese sono sempre così distanti da questo argomento. Anzi non pervenuti.
In particolar modo Maurizio Lupi è del tutto assente rispetto a questo tema così sentito dalla popolazione.  Dalle nostre parti lo si vede solo in occasione di mostre oppure per l’elargizione di contributi alle associazioni di volontariato a seguito di ricche donazioni alla sua fondazione da parte dell’imprenditoria brianzola.
Anche i rappresentanti del partito delle tasse, la Lega che ha tradito il nord con l’aumento delle accise sul gasolio e con l’introduzione di altri balzelli, stanno ben alla larga da questi argomenti.
Per non parlare dei presidenti delle province di Lecco e di Bergamo, completamente appiattiti sulle posizioni dei rispettivi leader locali. Dalla signora Hoffmann nemmeno una parola di sostegno sulla richiesta dei comuni di Brivio e Cisano sulla passerella ciclopedonale e poco, troppo poco, a sostegno dei territori interessati dall’argomento San Michele. Speriamo tutti nella concretezza del prossimo presidente della Provincia, Fabio Vergani, sicuramente più vicino ai nostri territori e libero da opprimenti vincoli come quelli che, purtroppo, hanno condizionato la politica della Provincia.
I signori Piazza, Zamperini e Fragomeli: i primi due troppo impegnati a sbandierare milioni di euro a destra e a manca, come se fossero loro denari, il terzo quantomeno si è fatto sentire sia a Paderno sia Brivio e qualche quesito a livello regionale lo ha posto, pur senza troppo mordente.
I politici di Fratelli d’Italia e Forza Italia? Completamente assenti su questi temi.
Questo è ciò che oggi ci riserva la politica ai piani alti. Gli eletti dal popolo che si attribuiscono ogni giorno meriti per aver finanziato qualcosa, che in realtà altro non è se non l’esito di una programmazione ordinaria di bilancio che prevede la ridistribuzione delle risorse derivanti dalla tassazione diretta del lavoro e degli scambi commerciali.
E mentre da Roma, con la legge di bilancio, finanziano con milioni di euro chi cura i gatti randagi oppure il restauro di fontane, parrocchie ed oratori con emendamenti ad personam, chi chiede la messa in sicurezza dei pedoni che attraversano un ponte trafficatissimo rimane a bocca asciutta. 
Troppa propaganda dettata da ego smisurati che ha stancato tutti. Adesso basta ! Il territorio ha bisogno di risposte e soluzioni, non solo di slogan e veline a suon di milioni, perché la chiusura di un ponte e la costruzione di un ponte incidono direttamente sulla qualità della vita di centinaia di migliaia di persone.
M.L. Casassa
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