Merate, ordine del Sindaco: sono vietati i botti la vigilia di Natale e a San Silvestro
L’ordinanza l’ha firmata direttamente il sindaco in quanto il comandante della Polizia locale ha lasciato l’incarico la scorsa settimana e ora è in corso il bando per la ricerca di un nuovo comandante tramite mobilità.
Tuttavia il senso sfugge, a parte ovviamente, l’accertata impraticabilità.
Dunque vediamo: dalle ore 19:00 del 24/12/2025 e fino alle ore 07:00 del 25/12/2025 dalle ore 19:00 del 31/12/2025 e fino alle ore 07:00 del 01/01/2026 Il divieto assoluto nelle aree pubbliche di utilizzo di materiale esplodente, fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili artifici pirotecnici, ancorché di libera vendita e in genere artifici contenenti miscele detonanti ed esplodenti, ascrivibili alle cat. F2 e F3 di cui all’art. 3 del D. Lgs. 123/2015; Il divieto di utilizzo di fuochi pirotecnici, non posti in libera vendita, nei luoghi privati senza la licenza di cui all’art. 57 TULP . . . . .
Ma il divieto sussiste tutto l’anno, salvo autorizzazione, come previsto dal regolamento comunale, e quindi non si capisce la delimitazione di date. C’è poi l’inapplicabilità oggettiva dell’ordinanza: ci spiega il Sindaco come intende impedire i botti anche considerando che la sanzione va da 25 a 500 euro?
Ce la ricordiamo tutti la notte di Natale, ma non da ora, ma da anni: il bar di viale Lombardia molti anni fa aveva addirittura ingaggiato un disc jockey con musica techno a palla. Salvo poi sospendere il tutto grazie all’intervento dell’allora comandante dei carabinieri capitano Giorgio Santacroce (ora colonnello). Da lì non è trascorsa notte di Natale senza botti e sirene. Meglio, o peggio dipende dai punti di vista, della notte di Capodanno, quando, con i locali chiusi, i “bombaroli” trovano scarso entusiasmo a stare nella piazza vuota.
Comunque sia l’ordinanza c’è. Ora attendiamo di vedere il piano di battaglia di Mattia Salvioni.
P.S. In attesa delle grandi opere non sarebbe il caso di rivedere i regolamenti comunali (P.L. polizia rurale ecc.ecc.) risalenti a una quindicina o ventina d’anni fa almeno per adeguare all’inflazione l’ammontare delle sanzioni?
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Tuttavia il senso sfugge, a parte ovviamente, l’accertata impraticabilità.
Dunque vediamo: dalle ore 19:00 del 24/12/2025 e fino alle ore 07:00 del 25/12/2025 dalle ore 19:00 del 31/12/2025 e fino alle ore 07:00 del 01/01/2026 Il divieto assoluto nelle aree pubbliche di utilizzo di materiale esplodente, fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili artifici pirotecnici, ancorché di libera vendita e in genere artifici contenenti miscele detonanti ed esplodenti, ascrivibili alle cat. F2 e F3 di cui all’art. 3 del D. Lgs. 123/2015; Il divieto di utilizzo di fuochi pirotecnici, non posti in libera vendita, nei luoghi privati senza la licenza di cui all’art. 57 TULP . . . . .
Ma il divieto sussiste tutto l’anno, salvo autorizzazione, come previsto dal regolamento comunale, e quindi non si capisce la delimitazione di date. C’è poi l’inapplicabilità oggettiva dell’ordinanza: ci spiega il Sindaco come intende impedire i botti anche considerando che la sanzione va da 25 a 500 euro?
Ce la ricordiamo tutti la notte di Natale, ma non da ora, ma da anni: il bar di viale Lombardia molti anni fa aveva addirittura ingaggiato un disc jockey con musica techno a palla. Salvo poi sospendere il tutto grazie all’intervento dell’allora comandante dei carabinieri capitano Giorgio Santacroce (ora colonnello). Da lì non è trascorsa notte di Natale senza botti e sirene. Meglio, o peggio dipende dai punti di vista, della notte di Capodanno, quando, con i locali chiusi, i “bombaroli” trovano scarso entusiasmo a stare nella piazza vuota.
Comunque sia l’ordinanza c’è. Ora attendiamo di vedere il piano di battaglia di Mattia Salvioni.
P.S. In attesa delle grandi opere non sarebbe il caso di rivedere i regolamenti comunali (P.L. polizia rurale ecc.ecc.) risalenti a una quindicina o ventina d’anni fa almeno per adeguare all’inflazione l’ammontare delle sanzioni?
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